ARCADIA

ARCADIA

MANICAs

2025 - Punk, New-Wave, Electro

Descrizione

Esce per Wires Records “Arcadia” il nuovo album dei MANICAs. Anticipato dal singolo “Bl4ck M4rk3t” “Arcadia” è il secondo disco dopo l’esordio del 2022 con “Posh Punk“.
La nostra “Arcadia” non è una terra bucolica dove l’uomo vive in pace con la natura ma piuttosto è l’esatto contrario: la foresta ormai ingloba la città con tutti i suoi palazzi e le sue strade e qui la natura, matrigna, decide dell’avvenire dell’uomo che è troppo arrogante per prepararsi al peggio.
Quest’album è un “memento mori” che marcia in un territorio inedito tra il postpunk avanguardistico e una dimensione cantautorale sospesa con richiami alla New wave ed all’elettronica britannica.
Arcadia è un percorso che va dal collettivo al personale; dopo il nostro precedente album “Posh Punk” che era così concentrato sul “nostro tempo” abbiamo deciso di cambiare pelle guardandoci dentro con severa onestà per cercare quello che più vogliamo dalla musica.
Abbiamo costruito quindi qualcosa di ‘pericoloso’, un suono arcaico che non accarezza l’orecchio dell’ascoltatore rassicurandolo. Esiste, infatti, una minaccia antica che aleggia da sempre sulla testa dell’uomo e la musica, se attenta, ne è medium. Il nostro non è solo un discorso musicale ma un manifesto pragmatico.
Vogliamo distaccarci dal melodramma italiano e raccontare la melodia attraverso il fragore. Vogliamo approcciarci alle tematiche più svariate (anche le più difficili) cercando la bellezza che si trova attraverso l’orrore. Vogliamo cantare in italiano e suonare all’inglese. Vogliamo sperimentare senza sosta un suono che sia dirompente. Vogliamo proteggere il nostro “covo”, un punto di vista che sia alternativo al mondo della musica attuale (siamo sicuri che in tanti stiano cercando quest’isola fuori dal mainstream!).
Vogliamo lavorare con gli amici, senza porci alcun limite…così sono nate le collaborazioni migliori con Robert Wheeler (polistrumentista nei favolosi Pere Ubu) e il talentuosissimo Carmelo Pipitone.
Arcadia è una terra in movimento e un’invocazione, dentro al nostro noise ci possiamo interrogare sul futuro addentrandoci nel passato. Un po’ come guardare dentro la sfera di cristallo per felicitarsi di essere sempre diversi, ascolto dopo ascolto

Credits

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