Come negli altri tre episodi che hanno preceduto la mia produzione, anche qui ci sono brani scritti recentemente, brani più “anziani” ed altri ancora messi nero su bianco non meno di cinque o sei anni fa. Credo che ogni disco a suo singolare modo debba avere nella scelta dei brani un suo filo conduttore e pur non comprendendo bene se questo fil rouge unisse veramente le 12 tracce, ho scelto di metterle sotto l’appellativo di “La pace elettrica”, titolo dalle lontane origini, quando negli anni ’80 venni a conoscenza di una cult band hard rock blues americana chiamata, per l’appunto, Electric peace.
È un titolo che può avere varie interpretazioni e se vi va attribuitelo pure alle abrasive, ma anche melodiche, chitarre del disco. Ma “La Pace Elettrica” può essere la silente tensione fra due persone, in una situazione di gruppo, la guerra fredda e l’orgoglio che si consuma tra esseri umani che non si chiamano e non si parlano da una vita. Però “La Pace Elettrica” è anche l’energia, la parte invisibile, la luce che permea il tutto ed anche noi stessi; come diceva Tiziano Terzani “Credo che c’è una vita unica che ho sentito così forte, seduto sui contrafforti dell’Himalaya. La vedevo in un maggiolino, nelle formiche, nei fili d’erba, nei stupendi alberi di deodara… e quella vita che circolava li era anche la mia…”. Ecco, questa è la pace elettrica che preferisco.
La pace elettrica
Marco Sanchioni
Descrizione
Credits
Marco Sanchioni: voce, chitarre, percussioni
Simone Cardinetti: chitarre
Alessio "Vinz" Vincewnzetti: basso
Diego Romagnoli: battreria
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