Nel 2010 comincia a suonare per la prima volta in un gruppo, il gruppo si chiamava Camena e diventerà la sua band principale di sempre con influenze di musiche latinoamericane, ma anche del folk e della black music. In parallelo alle sue scoperte musicali lui studia e finisce per mandato sociale e culturale gli studi di commercialista nella Universidad di Buenos Aires e si laurea nel 2012.
Ma ancora a quel tempo non era sicuro di cosa volesse fare nella vita, quindi, continua col mandato sociale e comincia a lavorare in una grande ditta edile dove in 3 anni riesce a fare carriera e ad essere capo di risorse umane e a guadagnare molti soldi, che però non li portarono altro che infelicità. Lui a quel punto sapeva che voleva altro, quindi nel 2015, dopo un episodio dove lo costringono a licenziare 300 persone, si licenzia pure lui e crea insieme a degli amici e compagni di band una comunità di artisti con i quali fonda un centro sociale e culturale chiamato La Comunidad Del Sotano gestito in modo orizzontale da artisti per artisti proponendo un palco aperto e libero alla comunità.
Crea un ciclo settimanale di Jam session che porterà avanti per 5 anni dove lui sarà uno dei musicisti principali e anfitrione. Si innamora così della jam e della improvvisazione diventando per lui una filosofia di vita.
In parallelo suona con tante band locali e con la sua band principale riesce a suonare nei più grandi palchi e festival locali come la Fiesta Clandestina, Tecnopolis, El emergente, Comufest, ecc.
Nel 2016 fa un viaggio in Europa e conosce l’arte di strada, poco diffusa a Buenos Aires, e decide, per la durata del viaggio, di provare a suonare per strada. è stata una svolta. Si innamora subito della magia e della libertà. Nel 2017 conosce l’amore della sua vita, una ragazza fisarmonicista di origini italiane, e nel 2019 decidono insieme di trasferirsi in Italia a seguire i loro sogni.
Al giorno d’oggi la sua carriera è in ascenso con il suo primo disco sotto il braccio pubblicato il 31-05-2024
L’album si chiama “Oltre il mio confine” e contiene 10 tracce che raccontano i momenti più importanti della sua vita, tra gioie e dolori, sfide e conquiste, amore e amicizia. Si può ascoltare l’album su tutte le piattaforme digitali. Le sue canzoni sono in doppia lingua, tra lo spagnolo e l’italiano, perché vuole esprimere la sua identità di immigrante e di artista che si adatta a due culture diverse ma molto vicine e cerca di essere un piccolo ponte tra di loro.
Nell’album ci sono storie vere e personali, come quella dell’incidente quasi mortale che ha subito nella Patagonia, o come quella di quando ha lasciato il suo lavoro in una ditta importante per inseguire il suo sogno di diventare musicista, o quella del suo grande amore, che li da la forza di andare avanti. Ci sono anche canzoni che parlano di temi universali come quella della storia di un immigrato in italia che deve fare il Permesso di Soggiorno. C'è una canzone che racconta la comunità di artisti che ha fondato a Buenos Aires per promuovere la cultura emergente, un’altra per esprimere le sue domande esistenziali, perfino il suo rapporto con l’inconscio e i suoi disagi. Insomma, c'è di tutto e di più dentro il suo primo album!. Tutte le canzoni sono state scritte testo e melodie da Martin Navello e coprodotte con il maestro Luca Partisani di San Marino responsabile degli arrangiamenti, mix e master.
Con il suo brano Permesso di Soggiorno è arrivato in finale dello Scatena Festival, il festival di canzoni per i diritti umani presentandosi dal vivo al Jazz Club di Torino nella serata finale.
Lo stile musicale è cantautorale, sono storie con diverse sfumature tra il blues, il reggae, il folk e i ritmi latini. Si ispiro a grandi artisti come Fabrizio De André, Paolo Nutini, Spinetta, Mercedes Sosa, Jorge Drexler e Manu Chao. La sua musica è un ponte tra due mondi, un modo per comunicare le sue emozioni e le sue esperienze, un invito a viaggiare con Martin a scoprire una nuova realtà.
---
L'articolo Biografia Martin Navello di Martin Navello è apparso su Rockit.it il 2024-12-09 13:12:42