I Masai si conoscono dal 2013. Sono tre, lavorano insieme, suonano insieme.
Tutto questo a Torino.
Sono accaniti masticatori di film, di notizie, di cazzate. Partono dal presupposto che tutto sia interessante, tutto sia fertile.
Va bene la letteratura, va bene la filosofia, va bene l’attenzione nella composizione, ma poi c’è la quotidianità che è incredibile, ci sono le persone, c’è quello che passa in tv e per radio, c’è il nonsense, l’assurdo, il grottesco. Soprattutto il grottesco, perché tiene i piedi per terra.
E ricorda loro quello che alla fine gli piace fare, ovvero burlarsi di quella massa informe di informazioni che macinano in ogni momento.
Tutto può diventare il testo di una loro canzone, proprio perché sono ricettivi a tutto tondo: discorsi, stralci di libri, aforismi di grandi pensatori o conversazioni su Skype.
C’è tanta di quella magia nelle frasi dette là fuori, che pare uno spreco di tempo scriverne di loro.
Assorbono le informazioni, assimilano le parole che leggono o ascoltano per poi divulgarle, filtrate dal loro senso critico.
Sono i Masai.
“Le quarte volte” è il loro primo album.
Le Quarte Volte
Masai
Descrizione
Credits
MASAI:
Oscar, Pippo, Stefano
Registrato e mixato da Mattia Cominotto, un gentiluomo, al Greenfog di Genova.
Fabrizio Farfa - cori in Dalìa
Fabrizio Broda - cori in PKD
Davide Ibba - chitarra in Silvio
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