Si intitola Beehives of resistance, il quarto lavoro in studio del musicista e compositore Massimo Giangrande, in uscita martedì 8 giugno in formato vinile e distribuito su tutte le piattaforme digitali da Musicrails.
L’album, anticipato dall'uscita di Metal rain (link al videoclip: youtu.be/5P1si33-Rs8), è stato registrato in gran parte nello studio del songwriter tra i boschi dell’Appennino tosco-emiliano, dove da qualche anno segue e cura le sue produzioni.
Giangrande, che suona quasi interamente tutte le parti strumentali e vocali del disco, è affiancato alla batteria da Gioele Pagliaccia (Will Bernard, Idris Ackamoor and the Pyramids, Joe Lally) e da Andrea Biagioli al pianoforte, rhodes e synth.
Il sound dell’intero album sembra apparire volutamente ruvido e quasi “non finito”, ma ad un ascolto più attento si aprono ambientazioni sonore e trame musicali che, negli arrangiamenti, sia pur scarni ed essenziali, rivelano un’eleganza e una raffinatezza mai scontate.
Giangrande ha voluto così mettersi a nudo in questo suo nuovo lavoro, liberandosi degli stilemi compositivi che gli erano più congeniali, percorrendo una strada emotiva più spontanea, a tratti visionaria. Un disco che mostra una necessità e un’urgenza quasi giovanili, ricco di ambientazioni ed influenze sonore che lo stesso autore padroneggia con disinvoltura come nel caso di Let it all go dalle venature soul, scritta in memoria del padre o lo stile bossa della più intima Electronic Eye, fino al sound neo-psichedelico del primo singolo Metal rain.
Nelle dieci tracce, tutte in inglese, il songwriter affronta il tema della ricerca di un “paesaggio interiore” inteso come unico scenario ancora possibile per l’uomo contemporaneo. In una realtà che nasconde l’”orizzonte” e occlude la “vista” l’alveare di resistenza” rappresenta la roccaforte in cui poter custodire un nuovo linguaggio, ed una nuova visione del mondo, necessari per esplorare quell’altrove emotivo rimasto assopito nell’anima collettiva.
Questo nuovo lavoro sembra ridisegnare le mappe musicali di Giangrande, spingendo chi ascolta a scoprire una dimensione sonora in cui i brani corali, si sposano con un “crudo” modo di svelare i sentimenti.
«Beehives of resistance – racconta Giangrande – è quasi un’opera di utopia che mi aiuta a camminare, spostandosi di continuo, così come fa la linea dell’orizzonte quando la inseguiamo, sempre un passo più in là».
Beehives of Resistance
Massimo Giangrande
Descrizione
Credits
Words and music written by Massimo Giangrande, except track 10 by M. Giangrande and Andrea Biagioli. Produced and arranged by M. Giangrande, additional producer A. Biagioli. Recorded at Bosco Studio, drum sessions recorded at Mob Studios. Tracks 1-2-3-4-5-8 mixed by Matteo Spinazzè at Howlin’ Studio. Tracks 6-7-9-10 mixed by Maurizio Loffredo at Gli Artigiani Studio. Horns arrangement on track 5 by A. Biagioli. Mastered by Giovanni Versari at La Maestà Studio.
Giangrande - acoustic, electric and slide guitars, bass, vocals and percussions / Gioele Pagliaccia - drums and percussions (G.Pagliaccia uses bosphorus cymbals) / Andrea Biagioli - acoustic piano, rhodes, synth, Korg MS-20 and organ / Glauco Benedetti - trombone / Sergio Gonzo - trumpet / Antonio Gallucci - tenor saxophone. Cover design - Gianluca Maruotti / Artwork - Patrizio Piastra.
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