Brano scritto di getto, in un piovoso pomeriggio autunnale, chitarra in mano e lo sguardo rivolto oltre il vetro appannato della finestra.
Il testo, scritto in un momento di meditazione, parla dell’incertezza della vita e dell’inquietudine dell’esistenza.
In una prima fase, la canzone descrive la sensazione di incatenamento al senso materiale dello scorrere del tempo.
Di conseguenza il pensiero ci conduce alla sensazione di imbarazzo che può avere la libertà di espressione in un contesto sbagliato, condannando indirettamente questa forma di ipocrisia.
Musica ambient, chitarre acustiche e profondi riverberi ci accompagnano in questo viaggio interiore.
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