Quando la letteratura cantautorale assume toni goliardici e inaspettatamente “assurdi” ecco che nasce il cantassurdautore. Così ama definirsi Matteo Schifanoia nel vestirsi di etichette e punti di riferimento terreni quando, del parlar d'arte, si rischia di non restar legati alla realtà e a ciò che di concreto resta. Un esordio questo di gustoso swing tinto di jazz, con premature dissonanze pop, qualche distorsione elettrica appena condivisa e decise incursioni popolari, latin, blues, rock, funk, surf. Un lavoro che parla dell'amore sociale, dello status quo e dell'essere irrimediabilmente scapoli. Ironia e bizzarre chiavi di lettura, intervallati da inaspettati momenti di “poesia”, sono il vero leitmotiv di tutto l'ascolto. “Lo Scapolo” arriva dopo anni di gestazione e di gavetta live in cui Schifanoia, ai tempi della scrittura rigorosamente scapolo, ha saputo ben misurare le note e le parole prima di approdare ad una produzione discografica. Il disco è stato realizzato dalla Urban Records per mano di Diego Radicati e Simonfrancesco Di Rupo.
In rete il primo video ufficiale del singolo che dà titolo al disco, realizzato da Farm Studio Factory per la regia di Alberto Fabi. Un bellissimo camera car che, sempre con estrema ironia delle parti, dà pieno valore al concetto dell'essere, irrimediabilmente e definitivamente, uno SCAPOLO.
Lo scapolo
Matteo Schifanoia
Descrizione
Credits
Matteo Schifanoia: testi, musica, arrangiamenti (con musicisti), voce, chitarra acustica, chitarra classica Rufini
Alessandro Ricci: batteria
Roberto Gatti: percussioni
Alessandro Bossi: basso elettrico
Lorenzo Baldinelli: chitarra elettrica e acustica
Giacomo Tosti: fisarmonica e pianoforte
Rossano Emili: sax baritono, sax alto, clarinetto
Francesco Angeli: sax baritono
Alessia Donatelli: trombone
Daniele Francia: tromba
Giulia Zeetti, Francesca Marcucci, Annalisa Ambrosi, Michele Maraglino, Marazzita, Emiliano Pinacoli, Lorenzo Melloni, Danilo Nardoni, Nicola Cappelletti, Giacomo Tosti: coretti
Laura Velardi: supervisione artistica
Prodotto da Diego Radicati e Simonfrancesco Di Rupo per Urban Records, 2016.
Registrato presso Urban Recording Studio, Perugia.
Mix Diego Radicati, master Filippo Strang
Progetto grafico AMBO Photografica
Edizioni Cramps
Ufficio stampa Prosound Press
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