Nagìra

Nagìra

Mauro Carrero

2022 - Cantautoriale

Descrizione

Nagìra (2022), può essere definito in buona parte un album di World Music, dove la varietà degli stili e il melting pot culturale rappresentano uno dei maggiori tratti caratterizzanti.
Pur partendo ancora una volta dal territorio, con tre brani ispirati a Torino, il raggio si fa via via più ampio. Già dal brano di apertura, Fred, uno swing dedicato a Buscaglione, è evidente la commistione tra la musica e i rimandi all’America contenuti nel testo, ma con l’utilizzo del piemontese, fedelmente all’immaginario e all’epoca del protagonista.
La seconda traccia, Torino, è appunto un ritratto del capoluogo piemontese visto da lontano, nonché un omaggio alla città della prima infanzia dell’autore.
Bar dell’Angelo fa riferimento a un tragico episodio degli anni di piombo a Torino. Una canzone in cui si mescola storia personale e storia collettiva, dedicata alla memoria del barista Carmine Civitate e del giovane studente Emanuele Iurilli, vittime del terrorismo.
La quarta traccia è una ballata ispirata al fiume Tanaro, dopodiché si parte per un viaggio intorno al mondo e ai generi con Orangotango, un divertissement già evocato dal gioco di parole ma anche una danza tra il sensuale e l’aspetto animalesco del sesso.
Segue Jugoslavia, un brano in puro stile balcanico nato dalle suggestioni di frontiera, e da amicizie e frequentazioni dell’autore in quel di Gorizia. Con Canto dei naufraghi si balza invece alle atmosfere africane, dominate da percussioni e cori, per un testo dedicato alla tragedia dei morti nel Mediterraneo.
L’ottava traccia, Sogno di Natale, sembrerebbe quasi un corpo estraneo se non fosse stata scritta anch’essa, come il resto dei brani, in quella condizione particolarissima dell’isolamento in quarantena. Motivo che sta alla radice di quest’opera, cioè il viaggio immaginario consentito dalla fantasia. E’ proprio la canzone che dà il titolo all’album, infatti, che si incarica di esprimere tale idea, questa volta utilizzando gli stilemi della musica cubana. Segue ancora Saudade da cidade de Lisboa (quasi Fado), il cui titolo è sufficiente a ribadire il concetto. Infine l’album si chiude con Rinascerò, una ballata retta dal piano, dagli archi e dalla commovente tromba di Gianpiero Malfatto, un inno alla speranza concepito in un momento difficile per molti.

Credits

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia