Nel 2015 sono stato a Ypres in Belgio e poi a Verdun in Francia, entrambe città dilaniate durante la prima guerra mondiale, per un campo di volontariato ed un seminario sul tema dei conflitti.
Viviamo in un mondo violento. Ancora oggi a Ypres, dal 1928 ogni sera alle 20, sopra la musica di un'imperterrita banda, vengono letti tutti i nomi dei soldati morti nella battaglia che porta il nome della città. Era ottobre, e fuori dal museo cittadino un golem di legno con una porticina posta sul cuore ha raccolto i nostri pensieri, tra cui un pezzo di questa canzone. Avevamo appena girato in bicicletta sotto la pioggia i 170 cimiteri di guerra della città, mappando a casaccio tombe ignote per conto del museo.
Un mese dopo ero a Verdun. Mentre tra noi si parlava di gestione nonviolenta dei conflitti, tra una tazza di thè e un laboratorio di teatro dell'oppresso, la sera del 13 novembre c'è stato l'attacco a Parigi che ha coinvolto anche il Bataclan. Lì la musica si è fermata. Il giorno dopo ero in una grigia Parigi, pessimo giorno per fare il turista. Alle 18:00 mi chiudo in ostello e termino questa canzone.
Questo e molto altro è Conflitti moderni, una canzone nata otto anni fa, ma descritta perfettamente dal deserto dei nostri giorni.
Conflitti moderni
MEDAGLIA
Descrizione
Credits
Testo e musica di Francesco Medaglia
Batteria - Tommy Ruggero
Basso - Mattia Bigi
Chiatarra, tastiere, voce - Francesco Medaglia
Prodotto nel gennaio 2022 da Alessandro Cosentino presso Groove Factory Studio, Bologna.
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