Michael The Skillerz - Castore e Polluce testo lyric

TESTO

Vengo da un secolo di sonno come Art Cullagh
Penna cubano e Macallan
Vivo fasi
Scrivo Frasi sopra navi di carta per rimanere a galla
Fuori sto freddo mi scalda
Luna contraria
Brucio dieci ore col barman e
Vaffanculo al karma
La vita è un bushido per ciechi
Una danza di coltelli appeso sugli anelli come Yuri Chechi
Lavori dormi ripeti fino che crepi
Sacrificati al progresso come gli Aztechi
Figli di due comete in rotta pronte alla caduta
Chi balla un tango lava le mani nel fango dopo ti saluta
Il gioco che ti tiene in scacco
Vomita chicuta
Ti guarda dentro con il volto coperto
Un sacco di yuta
Quando la luce del giorno scoglie la coltre
Ti accoglie un cielo terso
Dimmi solo quanto hai perso e dopo passa oltre
Io come mille stelle morte mille lune storte
Mille storie dette nell'orecchio dopo un bacio in fronte
È l'ambizione che ha reso l'uomo arido
Che se si chiude una porta si apre un bartatro
Io mi preparo al salto a passo stanco
Rido mentre piango
Come un ubriaco fradicio
Ti cerco dentro l'aria eterea
Dentro una chimera
Dentro la luce del tramonto quando viene sera
Per un abbraccio degli amanti col mondo che trema
Notte di lividi e brividi corrono la schiena
Ora che assaggio le tue labbra per unirmi a Dio
Tu dammi un bacio col veleno dopo dimmi addio
Di te sarà solo un ricordo
Di me
Un corpo nella cenere
Noi
Come marte e venere stesi sopra l'oblio
#INSTRUMENTAL

Ti cerco in notti senza tempo
Notti senza luce
Tu guardami negli occhi cantami la tua voce
Come il vento che soffia sulle tue pelli nude
Nel cielo dei gemelli castore e polluce
Ti cerco in notti senza tempo
Notti senza luce
Tu guardami negli occhi cantami la tua voce
E questa sabbia che scorre sulle tue pelli nude
Io e te fino alla morte
Castore e polluce

Vado in un secolo di sonno e non posso allinearmi
Umanità di stolti, di falsi e sonnanbuli
Ora che ho già ricordi come avessi mille anni
E gli anni già mi piegan le ginocchia, sommandoli
Ai pianeti visti
Ricordo anche chi c'era
Quando rimavo e si finiva in fischi
Quando tremavo se finiva il whisky
Con tanta fiducia e poi costanza nei rischi
Nelle eclissi sere tristi di fogli e condanna
Lo faccio senza dirlo a loro senza disco d'oro
Visto l'obrobrio ai piedi di sto podio
Assisto allo stupro dell'arte sai che rischio l'odio
Per quanto spesso urga il foglio è il mio purgatorio
Il vero rap in italia è come il petrolio
E dopo sedici anni al mic io rinasco
Di fare rap in italia un po mi vergogno
Ma dopo se a invitarmi è mike ci ricasco
Io come mille lune storte ho fregato ombre
Ho sprecato donne, pregato forte
Piegato colpe, e poi di notte sfregiato il viso pregiato della morte
Sperando in un qualcosa oltre
Litigo in fogli come alterco, io mi ci tengo
Sdraiato a terra in questo albergo Luigi Tenco
Se il vuoto si va irrigidendo
Fra questi volti belli fuori ma grigi dentro
Coltivo questa solitudine e se a volte poi mi manco mi aspetto
Non vendo il mio talento frate manco per scherzo
Un tempo m'illudevo adesso manco mi aspetto
Che non scambiate l'arte per sterco
Per contenere cento vite dentro una canzone
Dentro il bicchiere acquavite fuori acquazzone
Ed io sicario tra il cielo ed il divano
Da quando si chiude una porta e si apre un sipario

Ti cerco in notti senza tempo
Notti senza luce
Tu guardami negli occhi cantami la tua voce
Come il vento che soffia sulle tue pelli nude
Nel cielo dei gemelli castore e polluce
Ti cerco in notti senza tempo
Notti senza luce
Tu guardami negli occhi cantami la tua voce
E questa sabbia che scorre sulle tue pelli nude
Io e te fino alla morte
Castore e polluce

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ALBUM E INFORMAZIONI

La canzone Castore e Polluce si trova nell'album Aeternum uscito nel 2025.

Copertina dell'album Aeternum, di Michael The Skillerz

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L'articolo Michael The Skillerz - Castore e Polluce testo lyric di Michael The Skillerz è apparso su Rockit.it il 2025-02-02 21:09:43

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