Questo album nasce in modo completamente naturale dopo aver vissuto in terza persona la perdita di una persona cara, perdita causata da una malattia purtroppo molto comune, l’halzeimer.
Questo album è una mia riflessione personale sui ricordi e sul tempo, senza presunzione o saccenza cerco di raccontare con un insieme di suoni la sensazione che immagino si possa provare quando la malattia ti colpisce nella sua fase iniziale, la lenta e costante perdita di memoria di ricordi e di persone a noi care.
La spina dorsale di questo disco è il pianoforte, strumento secondo il mio punto di vista molto potente e malinconico, anche l’effettistica gioca un ruolo molto importante in questo lavoro;
Delays, echi, gate, reverberi e distorsioni fanno da sfondo a moltissimi campioni vocali e dialoghi in loop che cercano di rappresentare esperienze passate ormai sfocate che lottano per non essere dimenticate ma che lentamente lasciano spazio a rumori e ad echi vuoti e ridondanti
COMMENTI