Il nostro secondo album, “Il Vizio”, rappresenta il punto di arrivo di un percorso durato due anni. Una volta capito cosa volevamo ottenere, siamo riusciti a scrivere la tracklist definitiva ancora prima di aver completato gli ultimi brani. Ogni tassello andava, da solo, al suo posto.
Obbligata è stata la scelta del metodo di registrazione: solo la presa diretta riesce a cogliere quella intesa maturata nella sala prove e nei concerti dal vivo. Nonostante la generale tendenza di puntare alla pulizia estrema, talvolta fino all'impersonalità delle registrazioni, abbiamo voluto valorizzare quelle piccole imperfezioni che rendono umana ogni take. In linea con questa scelta, abbiamo azzerato gli interventi di editing e limitato l'uso di simulatori digitali, in cerca di sonorità quanto più reali possibili. Ampio spazio è stato inoltre dedicato a momenti di improvvisazione, in cerca di una musicalità istintuale, viscerale.
Ogni brano affronta temi dei nostri giorni. Non si tratta di un concept album, ma in tutte le canzoni emerge un elemento comune: il Vizio, inteso come abitudine radicata a comportarsi in modo non regolare, che conduce a conseguenze negative e, potenzialmente, irreversibili. Vogliamo esortare all'ascolto di sé, alla ricerca personale, alla presa di coscienza di ciò che siamo e delle conseguenze dei nostri comportamenti.
Grazie dell'attenzione, buon ascolto.
TRACKLIST:
I - Mura Domestiche
Punto di Ascolto “Non ti scordar di te”, Gallicano.
II - Incolore
Mature Version. Non sei ancora stanco di pesare sui tuoi?
III - Notte
La crisi
IV - Scolopendre
“Le Scolopendre sono artropodi solitari (se messi insieme, si combattono fino alla morte di uno dei due) e notturni. Non si spaventano facilmente e di solito si dileguano con dignità senza mostrare un atteggiamento aggressivo.”
V - Mantra
Uscire dal locale, incamminarsi verso casa e pronunciare a bassa voce.
VI - Delfini
“La Leggenda parla di Dioniso, che trasformò i pirati in delfini”
VII - Radici (Introduzione)
جذور/Radicis/ῥίζα
VIII - Usi e Consumi
Per poter cambiare bisogna conoscere, ancor prima di ciò che si insegue, ciò che si è adesso.
IX - Il mio Corpo Fantastico
Per trarre sincero godimento, è bello e buono il faticare.
X - La Città dei Piccoli
“La città dei bambini” di Francesco Tonucci
XI - Blob
Fu sempre troppo tardi.
Il Vizio
Miriam Mellerin
Descrizione
Credits
MIRIAM MELLERIN:
Diego - voce, basso
Daniele - chitarre, urla
Pietro - batteria, voci
Ospiti:
Andrea Barsali - bouzouki
Bernardo Sommani - voce
Registrato in presa diretta a casa di Diego, Pisa, il 26-27-28 Novembre 2013
Riprese, missaggio e mastering a cura di Edoardo Magoni
Prodotto da Miriam Mellerin e Edoardo Magoni
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