MIZOOKSTRA ė un incontro tra free jazz e musica elettronica. È improvvisazione radicale senza strutture formali.
MIZOOKSTRA è la creatura a due teste del produttore e musicista Mario Conte e del sassofonista Simone Garino, conosciutisi nel 2017 e uniti dall’attrazione verso la musica più coraggiosa e sperimentale.
MIZOOKSTRA si presenta sulle scene con il primo (doppio) singolo SESSION#5, pubblicato il 12 giugno 2020 su tutte le piattaforme digitali da Sangue Disken, accompagnato come ideale B-side da un altro brano inedito, l’outtake SESSION#9, e tratto da un album di prossima uscita, Also Sprach MIZOOKSTRA (Nietzsche e Strauss sorridono, da un’altra dimensione…).
La componente sintetica è analogica: non ci sono computer di mezzo. I suoni degli strumenti a fiato sono rielaborati, campionati e filtrati in tempo reale in un costante flusso improvvisativo, in equilibrio tra dimensione acustica ed elettrica. Ogni elemento, ritmico, rumoristico e melodico, è creato istantaneamente e poi rielaborato durante la performance. Nulla è pre-programmato.
La filosofia alla base del progetto è rispettata ovviamente anche dal vivo: i live show che ne derivano sono sempre irripetibili e diversi, determinati dal mood degli artisti, dall’ambiente circostante e dal momento in cui si svolgono.
L’ascoltatore viene così proiettato in un ideale viaggio dalla New York degli anni 70 alla Berlino del Berghain, in uno stato di confusione emozionale.
MIZOOKSTRA deriva da una parola inventata da Bertolt Brecht: “misuk”, letteralmente “misuca”. Per Brecht, infatti, “misuk” significava il contrario di “musik” (la musica colta ottocentesca), nel rifiuto di ogni formalismo e nell’auspicio di una proposta sonora allo stesso tempo intellettuale e popolare. “Misuk è un termine completo per tutti i tipi di rumore, di cui la musica è solo una ridicola sottocategoria. E oggi sarebbe importante privare questa suddivisione della sua richiesta di esclusività”, sosteneva Brecht. Conte e Garino hanno modificato la grafia e vi hanno aggiunto il suffisso “-stra”, da orchestra: i suoni del duo possono essere infatti modificati e moltiplicati all’infinito, come se fossero manipolati da una specie di instant orchestra immaginaria.
MIZOOKSTRA è un open duo. Ma rappresenta più che altro un intento: aprire una finestra sull’ombra, sulla “dark side” della musica e di chi la suona. Senza distinzioni di genere o provenienza culturale.
“MIZOOKSTRA nasce da una necessità di comunicazione. Nella nostra carriera abbiamo intrapreso collaborazioni molto diverse tra loro e abbiamo notato che spesso gli artisti non esprimono al cento per cento quello che sono realmente. Tutti noi abbiamo una ‘dark side’: spesso non ce ne rendiamo conto finché qualcuno o qualcosa non ci fornisce l’occasione per farla uscire fuori. MIZOOKSTRA è la nostra occasione. È il rito che libera la nostra anima nera e permette di metterci in gioco. Stiamo già lavorando per coinvolgere in futuro vari musicisti. Questo è soltanto l’inizio”.
SESSION#5
MIZOOKSTRA
Descrizione
Credits
All songs composed and performed by MIZOOKSTRA in a one day session.
No overdubbing, no computer used.
MIZOOKSTRA are:
Simone Garino: baritone and alto saxophones
Mario Conte: Octatrack, Moog Rogue, sound objects, realtime sampling
Artwork: Davide Tosco & Barnaba Ponchielli
Produced by MIZOOKSTRA
Recorded And Mixed By Mario Conte @Mobsound Electronic Room, Milano
SESSION#5 mastered By Jeremy Lubsey @Vlado Mastering, New York (NY)
SESSION#9 mastered By Giovanni Versari @La Maestà Mastering, Faenza (RA)
Mario Conte, di base a Milano, è uno dei più importanti producer italiani, è un ricercatore che si muove dentro e fuori la musica elettronica, attratto dal connubio fra terra e dancefloor. Musicista, compositore, sound designer, produttore e remixer, ha fatto parte dell’indie band napoletana Panoramics e ha lavorato con Peppe Barra, Colapesce e COLAPESCEDIMARTINO, Alfio Antico, Technophonic Chamber Orchestra, Abudllah Chadde, Rachele Bastreghi e molti altri. Nel 2008 ha fondato il collettivo Phone Jobs, con cui ha iniziato un percorso di riciclo di oggetti elettronici come i telefoni cellulari, riutilizzati per creare ed eseguire musica: da questa sperimentazione è scaturito uno spettacolo interamente eseguito con iPhone e una serie di show al fianco di Meg (Meg Vs Phonejobs – Psychodelice Show 2.0). Nel 2011 ha fondato insieme ad Alessandro Quintavalle e a Luca Reale un’etichetta, Zoff82, la stessa che nel 2014 ha pubblicato il suo primo disco da solista, Overtones, in collaborazione con la label tedesca Attenuation Circuit. Conte lavora anche per progetti audio/video transmediali e come consulente musicale per fondazioni d’arte, media e pubblicità. È cofondatore e direttore musicale di GIGANTIC, galleria d’arte indipendente a Milano.
Simone Garino, musicista eclettico e multiforme, torinese di nascita, suona tutta la gamma dei sassofoni e dei clarinetti. Il suo spettro di influenze e interessi musicali va dal jazz alla musica elettronica, passando per la musica classica europea e indiana. È co-leader del quartetto Night Dreamers, resident band della trasmissione Rai5 Nessun Dorma, e fa parte del gruppo pop-rock Miriam, oltre a portare avanti varie collaborazioni. Ha suonato dal vivo o in studio con Peter Gabriel, Billy Cobham, Anthony Braxton, Enrico Rava, Patrizio Fariselli e Vinicio Capossela, tra gli altri. Si è esibito in alcuni dei principali festival, club e teatri internazionali, dal Festival Jazz di Edimburgo alla Carnegie Hall di New York. Recentemente è stato selezionato dal MIDJ (l’associazione Musicisti Italiani di Jazz) come uno dei migliori giovani talenti del jazz italiano. Nel 2020 partirà per una residenza artistica presso l’Istituto Italiano di Cultura a Stoccolma.
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