Biografia Modern Music Heroes

Modern Music Heroes: le note prima del resto Gli inizi La band MMH nasce a Roma sul finire degli anni '80. Composta perlopiù da matricole universitarie, si propone come cover band, con il nome di Rain Thoughts ed orienta il suo repertorio soprattutto verso la musica degli U2. Dopo un paio anni trascorsi tra sala prove e locali romani (non più esistenti; allora erano due quelli dove la band si è esibita più volte: Sottosopra ed Equatore/Esperimento, non disdegnando qualche esibizione nei centri sociali). La formazione dell'epoca vedeva una voce solista, due chitarristi, un bassista e un batterista. Le prime composizioni La vena compositiva della band comincia ad affacciarsi all'inizio degli anni '90. La band decide di non cercare più esibizioni live, salvo quelle dove fosse stato possibile proporre propri pezzi. Ma tali occasioni non erano molto frequenti nella Roma di 16 anni fa. Viene comunque realizzato un demo, "live in a absent town", con 9 canzoni originali. A posteriori si può dire che quei pezzi risentano un pò troppo delle influenze d'Oltremanica, ma è notevole l'energia e la voglia di fare musica che esse trasmettono. Metà anni '90 A metà degli anni '90, la band trova la sua formazione attuale: Luca Romano: voce solista Roberto Pasetti: chitarre Stefano Flego: batteria Alessandro Tombolini: basso L'attività della band si indirizza verso un repertorio funky – rock, molto esteso con accostamenti di brani molto coraggiosi per diversità di stile e periodo. Si esibisce, con il nome Love Street, in tutti i locali più famosi di quel periodo a Roma; Akab; Classico; Hang Out; Sweetwater; Coetus; Giardini di Adone e altri. Questa fase si protrae per molti anni (quasi fino ai giorni nostri) e serve alla band per acquisire esperienza live, affinare le capacità tecniche individuali e per ottenere quel qualcosa che distingue un gruppo rispetto a quattro musicisti che suonano la stessa canzone: l'affiatamento. Intangibile ma presente, inspiegabile ma ben chiaro per tutti quelli che facciano musica ad un livello non amatoriale. La nuova fase compositiva Suonare pezzi di altri non può dare gli stessi stimoli per molto tempo. Ne, può diventare una professione, salvo divenire una "Tribute band", cosa che agli MMH non è mai interessata. Pertanto, ciascuno con i propri lavori "seri", la propria famiglia e il poco tempo disponibile ci si ritrova in sala prove per cercare di esprimere qualcosa di personale, di artistico che sintetizzi 20 anni passati a calpestare le assi dei music club e che dia soddisfazione a chi compone e soprattutto a chi ascolta. Così nasce il primo album autoprodotto della band: tre anni di duro lavoro, di scrittura, di arrangiamento e di registrazione. L'album si compone di 10 brani, due dei quali cantati in italiano, così come la bonus track. Cosa c'è di eroico: l'amore per la musica, che va al di là di ogni ostacolo e di ogni difficoltà che quattro ragazzi devono incontrare per poter esprimere quello che viene dalla loro anima, da quello spazio del cuore dove alberga sempre la musica, quella con la emme maiuscola!

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