Dopo la pubblicazione a Gennaio 2019 del singolo "welcome to the Flow", arricchito dai remix dei produttori internazionali Dissa (Canda), Igor Carmo (Portogallo) ed HiiRo (Svizzera), il 30/10/2019 sarà pubblicato dalla londinese Pins and Needles il nuovo lavoro di Modulaar, intitolato "MULANJE".
Di seguito i brani contenuti nell'ep:
Animals
The Temple
The Alchemist
Welcome to the flow
Magical rain
il disco è stato interamente mixato presso il Galileo Studio (Somma Lombardo, VA) e masterizzato a Londra presso il Rob Small Mastering Ltd Studio.
Il nuovo ep esce accompagnato dal video visionario del brano "Animals", girato e diretto da Giovanni Vaschi.(giovaschi.com)
"MULANJE" è il nome della caratteristica montagna a forma di elefante presente in Malawi che, nell' immaginario di Modulaar, rappresenta la raffigurazione ideale del mondo leggendario a cui il trio si ispira. La montagna, conosciuta anche con il nome di "Island in the Sky" (il titolo del primo brano pubblicato dai Modulaar sotto l'etichetta "Find your Soul" di Dubai) è permeata di leggende e tradizioni folcloristiche che si perdono nella notte dei tempi. Nelle sue foreste nebbiose scorre il fiume Ruo che accompagna idealmente il brano "Animals".
I suoni e i testi di Modulaar si intrecciano in un sound futuristico, dove le immagini prelevate dal folclore e il suono avvolgente dei sintetizzatori analogici sono scandite dai bit delle drum machines. La storia che scorre attraverso i testi dei cinque brani che formano "Mulanje" crea un concept album, proiettando l'ascoltatore in un mondo immaginario abitato da animali fantastici, ruscelli incantati, figure geometriche e personaggi arcaici. Queste immagini visionarie, contestualizzate nel mondo reale, lasciano scaturire spunti di riflessione legati a tematiche moderne quali l'instabilità e la fragilità dell'uomo contemporaneo e "metropolitano".
"Mulanje" sarà seguito a fine anno dai remix di "The Temple" e "Animals" di Kazemijazi (Verdena, Criminal Jokers - Londra) e Woogees (progetto del Dj house Massimiliano Giola e dal polistrumentista Doctor Pizz, alias Vittorio Pizzetti - Milano).
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