MOHABITAT | CRISALIDE
(Autoprodotto, Aprile 2019)
1. INELUTTABILE
2. LE NINFE
3. QUIETE
4. MOSAICO
5. FRAMMENTI
6. FILI SOSPESI
7. OLTRE
Crisalide è il nome di questo primo disco del duo audio/video Mohabitat, interamente autoprodotto. È frutto di un percorso iniziato a Berlino due anni fa e maturato attraverso live, performance, collaborazioni in teatri e spazi
legati all’arte contemporanea. È il risultato di una ricerca, un cambio pelle necessario che riporta inevitabilmente il duo all’origine del progetto, alle radici della loro collaborazione con la consapevolezza di quello che sono adesso e con la volontà di fotografare un momento, un potenziale in divenire, una tappa di un viaggio che, ogni volta, è una nuova partenza. Hanno sentito forte l’esigenza di fermare questo momento e dare una forma compiuta a quello che è il loro immaginario adesso, con gli echi di quello che hanno vissuto e coi relativi desideri.
Due anime, due mondi che si compensano, il maschile e il femminile, il nero e il bianco, il suono e il visual, l’analogico e il digitale.
Il sound è una commistione di riferimenti, dai compositori attuali quali Olafur Arnalds, Nils Frahm e Jon Hopkins, fino alle escursioni elettroniche/idm di Apparat, Rival Consoles e Loscil. Gli echi post-rock sono retaggi delle
esperienze passate del duo, dai Sigur Ros agli italiani Port-Royal. La produzione video attinge da pellicole vintage, manipolate e rese proprie, fino alla produzione di materiale video nonché di visual interamente digitali dallo stampo geometrico tipico della cultura elettronica e dell’arte contemporanea. Crisalide è registrato in presa diretta nel loro studio, senza fronzoli né alterazioni. Si sente l’esigenza di affermare il proprio essere, distaccandosi dalle produzioni da club che li hanno caratterizzati in passato per dare più spazio e respiro alle atmosfere e alle suggestioni che solo le melodie possono restituire. Un approccio istintivo che potete ritrovare nel live, talvolta stravolti, scarnificati o stratificati da quello che il luogo suggerisce al duo.
L’artwork del disco è interamente curato dagli stessi Mohabitat che hanno scattato foto e raccolto diverso materiale video all’interno di una cava abbandonata, un luogo che è stato, fin dalla prima volta in cui lo hanno visitato, fonte di fascinazione ed ispirazione.
Il disco verrà presentato in location molto particolari, insolite e ricercate, dove la musica e i visual cuciranno, ogni volta, un’esperienza nuova.
Il calendario, ancora in divenire, li vedrà toccare diverse città italiane ed europee, in primis Berlino.
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