"Manuale per funamboli" è il secondo album a firma Mole Moonwalktet, progetto ideato e condotto da Mole, bellunese classe 1982 attivo sulla scena musicale da fine anni novanta.
Non è jazz, non è blues, non è funk, non è cantautorato ma ogni brano produce quello spiazzamento utile a condurre a una di queste definizioni. Però alla fine non si tratta neanche di fusion o crossover. L'approccio della Mole Moonwalktet è quello di una jam band che per registrate questi quindici brani si è chiusa tre giorni nello studio udinese Black Mirror per dare al disco un’impronta “live”. Un approccio inoltre che ben rappresenta il percorso nella musica di Mole, partito dall’hip hop, passato dal reggae (con i Maci’s Mobile) ma sempre attento a non chiudersi in un recinto o ancora, proprio come i funamboli richiamati dal titolo, sempre in bilico (tra un genere e l’altro).
Ironia, istrionismo, una scrittura che viaggia per immagini e si concentra su piccole storie per raccontare qualcosa di molto più grande, sono altri ingredienti di Manuale per funamboli, album che segue il successo di critica e pubblico ricevuto da "Visionauta" (ReddArmy, 2011).
La formazione del Mole Moonwalktet è la seguente: Mole (testi, voce, elettronica, percussioni), Ruggi “Clifton” Burigo (chitarra), Giovanni “John” Zanon (piano, piano elettrico, organo, synth), Andrea Ki (basso elettrico), Stefano Funes (batteria, batteria elettronica) e Simone Saviane (sax alto e soprano).
L'illustrazione di copertina è opera di Alberto Fiocco (albertofiocco.tumblr.com/), artista di Feltre ma di stanza a Milano.
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