Facendo tabula rasa di tutta una serie di preconcetti legati a questa musica, non ne ripropone la fotocopia e al tempo stesso non sfrutta quegli elementi superficiali che per certi versi hanno dato il la al movimento definito «Fusion» o «Crossover», spesso ad opera proprio di chi con Miles aveva condiviso quella stagione. Molester sMiles scava in profondità nella musica di quel periodo e riparte dalle fondamenta costruendo un edificio sonoro, sempre cangiante e dinamico, profondamente connesso con la contemporaneità. La musica che ne nasce è quindi un prodotto originale, anche nelle composizioni che si delineano quali possibilità alternative dello sviluppo di quell’estetica, ma soprattutto di quel linguaggio.
Il nome del gruppo, apparentemente irriverente e socialmente disturbante, fa di fatto riferimento a un episodio oscuro della vita di Miles Davis, accaduto nel periodo della registrazione di On the Corner. Miles fu infatti accusato di aver trattenuto con la forza una donna all’interno del suo appartamento. In seguito alle accuse fu arrestato e portato in tribunale, ma in sede di giudizio fu scagionato da tutte le accuse. Già nel corso della fase istruttoria, Miles rilasciò un’intervista nella quale si pronunciava innocente e tra lo sfregio e lo scaramantico dichiarò che il prossimo disco si sarebbe intitolato «Miles the Molester». E così fu. Un’estratto di «Black Satin», dal disco On the Corner, sarebbe stato effettivamente pubblicato da Columbia Records con il titolo «The Molester».
Molesters are:
Massimiliano Milesi • sassofono soprano e tenore
Achille Succi • sassofono contralto, clarinetto basso
Enrico Merlin • chitarra, live electronics
Giancarlo Tossani • Rhodes el. p., laptop, live electronics
Giacomo Papetti • basso elettrico, live electronics
Filippo Sala • batteria
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L'articolo Biografia Molester sMiles di Molester sMiles è apparso su Rockit.it il 2016-12-12 18:30:02