Endcyclopedia

"Endcyclopedia va letto come un vecchio poema, visto che inizia con un’invocazione alle muse e finisce con la perdita del senno, e poi la morte, del protagonista. Il viaggio in mezzo comprende storie di perdita e di redenzione, certezze e dubbi, un diluvio e un tentato suicidio. La musica accompagna questo caleidoscopio, spaziando da cavalcate psichedeliche a power pop sbilenco, passando per tutti i punti intermedi."

Endcyclopedia è il nuovo album dei Monoscopes, in uscita il 26 gennaio 2024 per Big Black Car Records.

Dopo il debutto Painkillers and Wine, accolto con entusiasmo dalla stampa anglosassone (4 stelle su Mojo, intervista su Shindig! Magazine), e italiana (ottime recensioni su Rockit.it, Buscadero, Rumore, Blow Up), i Monoscopes ritornano con un album a nervi scoperti, come l’illustrazione di copertina.

Endcyclopedia si apre come un poema epico, con l'invocazione alla musa di The Electric Muse (I wanna know why), che si interroga sul senso stesso del comporre musica e canzoni, e si conclude con un personaggio che, come Orlando, smarrisce il senno sulla luna (A Quiet Life). Nel mezzo, una carrellata di storie di ordinaria follia, un campionario di emozioni ed eventi, un’indagine impietosa sulla natura umana.

Una sequenza di brani che toccano temi complessi come l’insostenibilità del dolore (Today Today Today), l’impotenza che si prova di fronte a un dio che manda il diluvio (The Maker), il rimpianto per il passato (The Green Bed), l’amore come ossessione (You’re Gonna Be Mine). In mezzo ci sono anche squarci di ottimismo, come Hey Atlas, che invita l’ascoltatore (o il cantante?) a non portare sulle proprie spalle tutto il peso del mondo come il personaggio che dà il titolo al brano, o la jazzata This Silly Night, in cui il rapporto di coppia diventa un antidoto alle brutture del mondo esterno.

L’album passa dal rock psichedelico con venature pop di The Electric Muse alla cavalcata noise di You’re Gonna Be Mine, dalle atmosfere notturne di A Quiet Life al garage pop velvettiano di It’s A Shame About You. In mezzo rumore, melodia, sperimentazioni armoniche e ritmiche (su tutte l’alternanza di tempi dispari e pari in The Green Bed), e un recupero del middle eight, tanto caro ai Beatles, come elemento portante della forma canzone. Nei brani si sentono echi della psichedelia rumorosa degli Spiritualized, della PJ Harvey più apocalittica, del power pop dei Big Star, ma anche dei R.E.M. e della ricerca melodica degli indimenticabili LA’s.

Oltre ai membri dei Monoscopes, il disco vede ospiti Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione, che presta la sua voce e la sua sensibilità pop a The Things That You Want To Hide, e dell’ex Jennifer Gentle Francesco Candura, che con Paolo Mioni ha condiviso un intero tour americano, che suona il basso in Today Today Today.