Moretti ha fatto anche cose buone

“Moretti ha fatto anche cose buone” è l’album d’esordio di Moretti, disponibile dal prossimo 11 novembre su Spotify e tutte le principali piattaforme streaming per Bradipo Dischi, distribuito da ADA Music.

Dopo un ricco preludio composto da sei singoli pubblicati a partire da gennaio 2022, arriva “Moretti ha fatto anche cose buone”, il primo album di Moretti. Questo multiforme esordio si muove tra poesia, rabbia, sarcasmo, impegno sociale e questioni esistenziali. Nella produzione si percepisce l’influenza del cantautorato italiano degli anni ’70, da Francesco Guccini a Roberto Vecchioni, da Alberto Camerini a Flavio Giurato. I temi affrontati sono variegati: si spazia tra il racconto di una Milano spettrale durante il lockdown ("Il Bosco Verticale"), delusioni d’amore intrecciate a riflessioni sulla scena musicale italiana ("Miami o non mi ami"), desideri di immortalità ("Il Corpo") e tendenze autodistruttive ("Antiedipo"). Il filo conduttore è il personalissimo e riconoscibile stile di scrittura di Moretti. Il release party si terrà all’Arci Biko a Milano il 10 novembre, serata in cui il disco verrà presentato e suonato in formazione completa.

“Avrei voluto scrivere una bella presentazione di questo disco, di quelle ufficiali, quasi da parata; poi ho pensato che di onanismi qualunquistici e intellettuali ne è pieno il mondo. Credo che le canzoni abbiano due momenti di vita: quando vengono scritte e quando vengono suonate per la prima volta. Diciamo quindi che la pubblicazione di questo album è un bel funerale di canzoni, questa presentazione un bel necrologio e veniamo a noi. In breve, questo album è venuto su autonomamente, ossia senza che io lo cercassi, integrando due concept ben definiti e antitetici tra loro: il primo, che definirei domestico, con caratteri più classicamente cantautorali ('Introduzione', 'La hit dell’estate', 'Il Corpo', 'La verità', 'Love Crash'); il secondo più sarcastico, parodistico e politico - nel senso più ampio della parola - nato da input ambientali e dinamiche che ho vissuto passivamente ('Il Bosco Verticale', 'Vincenzo io ti spacco il culo', 'San Junipero', 'Miami o non mi ami', 'Antiedipo'). Ho sempre avuto un feticismo per le biografie dei miei artisti preferiti in relazione alle canzoni – poi ammetto che farmi i cazzi degli altri è uno dei miei sport preferiti: di conseguenza, per contrappasso, chi vorrà ascoltare l'album potrà farsi i miei.”