Vedrà la luce il prossimo 14 ottobre il secondo album dei Mother Island dal titolo "Wet Moon".
La band vicentina, che l'anno scorso si era distinta grazie all'ottimo esordio con "Cosmic Pyre", anche questo uscito per Go Down Records, torna con un disco registrato da Matt Bordin (Squadra Omega / The Mojomatics) che segna una svolta nel percorso psichedelico del gruppo e un avvicinamento a sonorità e composizioni più pop.
Una testimonianza di queste nuove atmosfere è la traccia d'apertura del disco, "To The Wet Moon": una ballata molto sostenuta in cui la voce di Anita graffia e trasporta le chitarre, vere protagoniste di una canzone che potrebbe essere stata scritta da Allah Las o Growlers.
Si definiscono malinconici i Mother Island e la loro musica ne esalta gli stati d'animo come la luna piena che si specchia sull'acqua: ecco spiegato il titolo dell'album, frutto di una notte dissoluta passata a vagare in barca tra i canali dopo un concerto a Venezia.
Il suono che ne esce però è caldo e avvolgente, ammiccante e sensuale, grazie anche al lavoro di produzione di Matt Bordin, che si è avvalso unicamente di strumenti analogici e di un registratore Studer a 24 piste.
Wet Moon
Mother Island
Descrizione
Credits
All songs written by Mother Island
Produced, Engineered and Mixed by Matteo Bordin at ‘Outside Inside Studio’, Montebelluna (TV)
Mastered by Carl Saff at ‘Saff Mastering’, Chicago (IL)
Artwork by Jacopo Berlaffa, Madalina Antal
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