Torna Myale con L'Innaffiatoio e con lui torna anche il suo inconfondibile indie pop dalle marcate influenze internazionali: sound fresco e armonie piacevolmente ritmate per dieci pezzi che hanno come comune denominatore le tracce che gli altri lasciano sulla nostra pelle nel corso della vita, comprese le cicatrici che ci fanno crescere e i bei ricordi. Tanta nostalgia dunque ma anche tanta speranza e occhi che guardano al domani, ne sono un esempio lampante Hubble e Grosso Guaio che ci spingono a fare un passo al di là del buio per rialzarci e ricominciare a vivere. Ogni canzone è una storia, vissuta, consumata, sentita, conservata nella memoria, a volte semplice e come l'incontro tra i due ex amanti cantato in Noi in Un Caffé altre volte immensa e indimenticabile come quella di Leica che ci racconta la storia d’amore tra i due fotoreporter Robert Capa e Gerda Taro. Per dirlo con le parole dell'autore, "alla fine ogni cosa ha un suo senso. I ricordi sono li a dirci che quello che è stato è stato. Adesso c’è da vivere al meglio il futuro."
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