Fin dagli esordi, l’artista ha abituato il suo pubblico ad ascoltare la sua musica in tutte le lingue mentre la passione per le sette note e la ricerca della libertà spingono Nadia a esibirsi fin da giovanissima, passando indenne dalle gloriose assi del Rolling Stone ai peggiori bar delle Galapagos fino al 2009, quando arriva il primo frutto di questo viaggio: Song Fairy Tales, album autoprodotto e registrato dal vivo tra Londra e l’Italia. Qui s’incontrano alcuni temi che costituiscono l’essenza del suo pensiero, come la fiaba, un coniglio mannaro che ci corre dentro e che aspetta di incontrare i suoi simili.
Ed è proprio di questo periodo l’incontro con un branco di Rabbits, che cominciano a seguirla, trovando modo di presentare questo nuovo ensemble anche a Vienna e in Germania, oltre che nei luoghi già marcati in precedenza, con vari tour durante i quali si mette a fuoco tutta l’attitudine pop-folk di Nadia & The Rabbits.
È un incontro determinante che porta oggi alla nascita di un progetto internazionale, in cui convergono le esperienze di musicisti italiani, germanici, austriaci, francesi, americani, giapponesi, spagnoli e coreani impegnati nell’estrapolare da 32 strumenti il meglio dei suoni, accompagnando la voce di Nadia.
Dal suono del loro Folk Obliquo nasce Noblesse Oblique, realizzato con la co-produzione di LeLe Battista, e registrato in Italia (Milano, Firenze, Rubiera e Cantù), negli USA (New Orleans), in Austria (Vienna), in Germania (Detmold) e in UK (Londra) verrà pubblicato da Mescal il 29 Gennaio 2013.
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L'articolo Biografia Nadia And The Rabbits di Nadia And The Rabbits è apparso su Rockit.it il 2013-06-25 14:50:27