Accussì

Accussì

Nakria

2012 - Rap, Reggae, Funk

Descrizione

I Nakria (evoluzione naturale dei Trinakria Rap Soul) nascono in Sicilia nel 2005: sono un gruppo musicale composto dal rapper Esse Kappa (Salvatore Cannella) e dal beat maker & rapper Dj Keyo (Claudio Ognibene).

Si e' parlato recentemente di loro, per il lancio di Un canci mai. Il nuovo singolo (supportato dal riddim di Reggaeville) è inserito all'interno di una compilation in uscita con l'etichetta discografica Oneness Record.

Si tratta di Reggaeville Riddim che ospita venticinque artisti, fra i quali Sizzla, Tarrus Riley ed Etana. A seguire Accussi', un tipico sound mediterraneo che unisce rime di speranza e ironia e ritmi della dance hall solari e melanconici; contiene diciannove tracce divise in due sezioni: il “lato A”, prettamente rap, conferisce continuità ai precedenti lavori del gruppo, il “lato B”, sonoramente reggae, costituisce il frutto della nuova inclinazione intrapresa dai Nakria.

Suddivise in due lati, sono 19 i brani del nuovo disco dei Nakria. “Accussì”, proprio così, nostalgici, ironici, propositivi, furiosi, sinceri e diretti. Melodie armoniose, rime autoctone, piene di contenuti, cantate, (presa coscienza dell’enorme potenzialità della lingua e del suo valore, per musicalità ed espressività) in larga parte in dialetto siciliano / sciacchitano. Le direzioni intraprese in questo nuovo lavoro, segnano l’evoluzione del progetto nakria, che da una parte (rap) danno continuità ai precedenti cd e da un'altra segnano questa nuova inclinazione al reggae (certificata da reggaeville.com) Non perdendo mai di vista i veri valori, gli aspetti principali della loro musica, restano il divertimento e la volontà di arrivare a più ascoltatori possibili. Unico ed originale “Accussi” rappresenta e da voce a chi ha voglia di fare, a chi non si rassegna e continua a sperare....

Credits

COMMENTI (1)

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  • utente90228 11 anni fa Rispondi

    Sono giorni interi che ascolto musica su questo sito. Questo disco dei Nakria e' uno dei pochi (forse tre) belli che ho sentito finora.

    Il loro rap si basa meno sulla trasgressione che sull'orecchiabilita'. Questo non significa che sia "musichetta", pero'. I testi non parlano solo a vanvera di come tutto va a fondo, ma sono proattivi e pieni di vita. E bisogna dire che almeno i testi in questo disco si capiscono: oggigiorno quasi tutti i musicisti italiani vogliono "fare gli Americani", cantando in un inglese che non e' inglese (ma neanche lontanamente).

    E' musica positiva in fin dei conti, e gli arrangiamenti sono azzeccati in questa ottica. Sa di retro', ma se la musica e' in crisi oggi, ci sarà un motivo: forse si stava meglio quando si stava peggio, come si dice a Roma. Capire e utilizzare la lezione di musicisti di un'epoca passata e' una cosa che pochi oggi fanno: i Nakria lo fanno a meraviglia. Continuate accussi'!