TESTO
Perdimi
nascondi i miei sandali
che ancor ripetono
zitti sotto il tavolo
i tuoi malcelati ritmi
la molle metrica
i tuoi fiati deboli
Perdimi
allungami due acini
e passa un filo tra i miei denti
e poi il vino e i baci spenti
e poi il vimo e i baci spenti
e sciacquati la bocca dai serpenti
sotto un semaforo bagnato
cola il giallo e dura sempre meno
piove zitto sotto il tavolo
sul tuo seno sardo
dove cerchi, pancia in alto
i miei colori e i miei accenti
e il vino che ricordi
e i miei ricordi unti
dei miei ricordi
resta un fiato come sai
come ti dicevo sempre...
Perdimi
che non ti possa più sfiorare
nè guardare quando arrivi
quanto ti dovrei spiegare
dove ho messo i tuoi due acini
i tuoi due acini
e i miei occhi luminosi
Perdimi
non tornare dai tuoi viaggi
dai tuoi gatti a pelo medio
dai tuoi amici saggi
dai bicchieri comunisti
fra i cassetti libertari
non tornare dal manuale
non tornare dal manuale
dove sei voluta stare
Fiore senza bocca leccami
che non ti possa più sfiorare
nè guardare quando arrivi
quanto di dovrei spiegare
dove ho messo i tuoi due acini
e i miei occhi luminosi
E tu tapparelle basse
che vorresti pure un'eco
pure un'eco
dei miei gran ti amo in musica
Non tornare dai tuoi viaggi
dai tuoi gatti a pelo secco
Resta un fiato come sai
come ti dicevo sempre...
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DESCRIZIONE
Perdimi, nascondi i miei sandali che ancor ripetono zitti sotto il tavolo i tuoi malcelati ritmi la molle metrica, i tuoi fiati deboli Perdimi, allungami due acini e passa un filo tra i miei denti e poi il vino e i baci spenti e poi il vimo e i baci spenti e sciacquati la bocca dai serpenti sotto un semaforo bagnato cola il giallo e dura sempre meno piove zitto sotto il tavolo sul tuo seno sardo dove cerchi, pancia in alto i miei colori e i miei accenti e il vino che ricordi e i miei ricordi unti, dei miei ricordi resta un fiato come sai, come ti dicevo sempre... Perdimi, che non ti possa più sfiorare nè guardare quando arrivi quanto ti dovrei spiegare dove ho messo i tuoi due acini i tuoi due acini e i miei occhi luminosi Perdimi, non tornare dai tuoi viaggi dai tuoi gatti a pelo medio dai tuoi amici saggi dai bicchieri comunisti fra i cassetti libertari non tornare dal manuale non tornare dal manuale dove sei voluta stare Fiore senza bocca leccami che non ti possa più sfiorare nè guardare quando arrivi quanto di dovrei spiegare dove ho messo i tuoi due acini e i miei occhi luminosi E tu tapparelle basse che vorresti pure un'eco pure un'eco dei miei gran ti amo in musica Non tornare dai tuoi viaggi dai tuoi gatti a pelo secco Resta un fiato come sai come ti dicevo sempre...
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone giallo si trova nell'album bestiario uscito nel 2005.
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L'articolo Nasodoble - giallo testo lyric di Nasodoble è apparso su Rockit.it il 2012-02-28 12:07:43
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