Nigredo

Nigredo è un viaggio nelle profondità dell’essere, un passaggio alchemico in cui tutto si disgrega per poter rinascere. È la fase oscura della trasformazione, il momento in cui il vecchio si dissolve e il nuovo ancora non è visibile. In questo spazio sospeso tra la fine e l’inizio, la musica diventa un rito, un’eco della terra e del cielo, del sangue e della memoria.

Al centro di Nigredo c’è la voce: cruda, evocativa, capace di farsi sussurro o invocazione. Una voce che attraversa il silenzio, si stratifica, si frammenta e si ricompone, come un battito primordiale che risuona nel buio. Attorno, le atmosfere elettroniche si intrecciano con il respiro, creando paesaggi sonori sospesi, dove riverberi e synth dilatati dialogano tra il palpito organico della terra e il richiamo siderale dell’infinito.

Nigredo racconta la mancanza, la fame di qualcosa che non si può nominare, il moto interiore che ci attraversa e ci spinge oltre. È un EP che abita il limite, che sussurra e avvolge, che esplora la malinconia e la speranza misteriosa di chi, anche nel buio, sa che il seme è già pronto a fiorire.