Edere

L’album apre con una sorta di dedica: ‘Ai Più Grandi Artisti Italiani’; ovvero a tutti gli artisti che sono riusciti a vivere, in passato, della propria passione e della propria arte in Italia ed infine a noi, che vorremmo raggiungere gli stessi obiettivi ma in un’epoca diversa e più ostile.
Abbiamo cercato di intervallare nella tracklist canzoni più pop (come Pronostici, Aria, Fammi Male, Ruggine, Scusa) con canzoni più articolate (come Sul Pavimento Dell’Oceano, Edere, Fotosintesi). L’album è spezzato da Luci, la ballata malinconica di Alessandro. Il brano che chiude l’album è La Ninna Nanna degli Addii, una canzone che Claudio ha scritto pochi giorni dopo la scomparsa del padre.

L’intenzione era quella di portare a termine un lavoro ambizioso ma totalmente autoprodotto ed è quello che siamo riusciti a fare.
Abbiamo registrato, mixato e masterizzato il disco completamente da soli al Pentatonic Recording Studio qui a Roma.
Come è giusto che fosse prima di entrare in sala abbiamo studiato ogni aspetto nei minimi dettagli finendo anche per esagerare; come la batteria registrata con undici microfoni. Del missaggio e del master se ne sono occupati Leonardo e Claudio.
I leoni in caduta libera stanno a significare l’eterna ‘lotta’ tra artisti che vogliono far prevalere la propria arte, in un’epoca e in un paese in cui c’è spazio solo per pochi. L’orologio rappresenta banalmente il tempo che scorre; ci invecchia e ci sprona a mettere da parte le nostre ambizioni. Una caduta libera verso l’oblio inteso come stato di abbandono di talenti e passioni. Si ricollega al testo di ‘Ai Più Grandi Artisti Italiani’ e di ‘Sul Pavimento Dell’Oceano’.