Si è conclusa la IX edizione del concorso "Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty", che mai come quest’anno è stata così ricca di emozioni. L’atmosfera di gioia e commozione si poteva già respirare nel pomeriggio, durante l’incontro al Comune di Villadose con Paola Turci e il Presidente della Sezione Italiana di Amnesty International Paolo Pobbiati, dove la cantautrice romana ha espresso tutta la sua felicità nel ricevere il Premio Amnesty Italia per il brano “Rwanda”. “La gioia è mescolata al ricordo del momento in cui ho scritto questa canzone” ha dichiarato Paola durante la conferenza stampa. “La storia del genocidio mi è arrivata addosso come un macigno, non grazie alla stampa o alla televisione, ma grazie ad un film (“Hotel Rwanda”). Quando sono uscita dalla sala mi sentivo come se fossi stata violentata, era come se dovessi espiare una colpa che non avevo, ma che sentivo comunque di avere. Ho scritto questa canzone di getto, prima la musica, il giorno dopo le parole… la musica spesso aiuta a sentirci meglio. Ho pensato di aver scritto qualcosa di banale, un testo che parlasse dell’ovvietà della guerra, della giustizia. Una canzone dovrebbe avere forse un alone di sogno, ma non potevo scrivere qualcosa di diverso. Ricevere un premio così importante per questa canzone mi rende particolarmente felice. La fiamma della candela di Amnesty riaccende in me quello che si era spento la sera in cui ho visto il film”.
Qualche ora dopo il termine della conferenza stampa la cantautrice romana è salita sul palco del Parco CRG di Villadose e ha intrattenuto il pubblico con uno straordinario set acustico durante il quale ha voluto la presenza di un gruppo in concorso, il Concerto Musicale Ambaradan, per accompagnarla nel brano “Paloma Negra”, di Chavela Vargas. Un incontro musicale e artistico del tutto improvvisato, nato nel pomeriggio durante le prove, che ha regalato ai presenti grandi emozioni. In seguito Paola Turci ha ricevuto il premio per mano di Paolo Pobbiati e ha nuovamente omaggiato il pubblico, chitarra alla mano, interpretando “Rwanda”.
Ma la serata è stata anche segnata dall’esibizione dei sei finalisti del concorso: Concerto Musicale Ambaradan, Evoè, Paolo Scheriani, Chiarastella, Neruda e ‘A 67. La giuria composta da Michele Lionello (Direttore Artistico Voci per la Libertà), Giovanni Stefani (Responsabile Amnesty International Rovigo), Sandro Cacciatori (Direttivo Voci per la Libertà), Riccardo Pozzato (Direttivo Voci per la Libertà), Enrico Rigolin (Fanzine VxL), Barbara Chinaglia (Il Gazzettino), Fausto Murizzi (Rockit), Elisa Orlandotti (Jam), Renzo Stefanel (Il Gazzettino), Paolo Pobbiati (Presidente Sezione Italiana Amnesty International), Luca Barachetti (Musicboom), Giordano Sangiorgi (Presidente Meeting delle Etichette Indipendenti), Luca Tognazzi (Wayout Eventi), Giò Alajmo (Il Gazzettino), Zio Willy (Radio Base), Giuseppe Fabris (Rockol) e Aurelio Pasini (Mucchio) hanno avuto l’arduo compito di decretare tra i sei finalisti i vincitori del concorso legato a Amnesty International.
VINCONO LA IX EDIZIONE DI VOCI PER LA LIBERTÀ - UNA CANZONE PER AMNESTY GLI ‘A 67, PER IL BRANO “VOGLIO PARLARE”. Gli ‘A 67 ricevono il premio Una Canzone per Amnesty per mano del Presidente Paolo Pobbiati. Il Premio della critica va ai Chiarastella, per “Cronache immortali”, mentre il Premio della Giuria Popolare va ai Neruda, per il brano “Neppure una bugia”.
Termina così il concorso musicale nazionale, ma ricordiamo che stasera, sempre al parco CRG di Villadose ci sarà la serata Mei Fest con i Blastema, i Nuovi Orizzonti Artificiali e la Bandabardò per la grande festa di chiusura.
Voci per la Libertà 2006 sostiene INVISIBILI, la campagna di Amnesty International per i diritti dei minori migranti nei centri di detenzione: www.amnesty.it
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L'articolo Gli 'A 67 vincono "Voci per la Libertà 2006" di Redazione è apparso su Rockit.it il 2006-07-24 00:00:00
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