Quando ne abbiamo parlato per la prima volta, Arianna del Giaccio in arte Ariete aveva 17 anni, ma era il gennaio di quest'anno e se il nome corrisponde al segno zodiacale, dovrebbe aver fatto i 18 in primavera. Cambia poco, perché ha già ampiamente dimostrato il suo valore in musica, e quello con l'età anagrafica non c'entra proprio niente.
Da quel gennaio è stata presa sotto l'ala di Bomba Dischi e ha pubblicato un EP, Spazio, che Marco Beltramelli nella recensione ha descritto così: "Bed room pop che sta al cantautorato come il soundcloud rap all’hip-hop: non si limita a esserne la rivisitazione adolescenzial-casalinga, ma ne evolve i topoi per trasformarsi in una vera e propria manifestazione generazionale. Il malessere di una wave cresciuta senza punti di riferimento fissi, lo spaesamento di ragazzi che, non avendo un vero nemico da combattere, si riflette in una totale anarchia compositiva, nella libertà di attingere da ogni movimento culturale con la genuina incolpevolezza della giovane età".
Un successo per la cantante che X Factor non ha voluto. Beh, quel talent non ha voluto neanche Mahmood, quindi tutto torna. Ariete ha sempre qualcosa da dire, lo dimostra nelle sue canzoni come in questi commenti ai muri che gridano sempre qualche verità.
È una causa per cui mi batto da sempre.
Eh, infatti non andiamo molto d'accordo.
Alla fine è sempre così.
Questa la dedico a Giulia.
E anche questa mi sa.
E tante volte è difficile pure trovarle.
Madonna questa frase mi ammazza, ma devo ammettere che in casi estremi la posso pure accettare.
Lo dico ogni mese.
Tutto vero, tante volte però non è mai così. Io ci provo sempre ma con scarsi risultati.
Eh, tante volte è così.
E non la guerra.
Ci sto lavorando, diciamo così.
Letteralmente io.
E infatti diceva mio nonno che di sicuro e irrisolvibile c'è solo la morte.
Mi ha tenuta più dentro casa lui che mia madre, infatti.
Franco nel cuore.
Tutto giusto.
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L'articolo Ariete tira giù i muri di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-07-20 11:00:00
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