Oggi abbiamo in ascolto l'anteprima di un album tutto speciale. È il primo disco del progetto L'avversario, l'ultima idea del songwriter varesino Andrea Manenti, attivo da decenni in svariate formazioni. Se in tutti i dischi c'è una componente di spontaneità/semplicità/pancia che se la deve vedere con un'altra di artificio/tecnica/sperimentazione, qui L'avversario non ha avuto esitazioni nello spostare l'asse della bilancia sulla seconda metà, creando un disco che ha soprattutto il sapore di un gioco da artigiani della musica.
Insomma, questo disco è palindromo: la musica dei primi pezzi di questo disco è l'esatto reverse delle ultime. Questa idea, oltre a essere utile per parlare di temi come il tempo, la fine, l'inizio e il ritorno delle cose, è stata un ottimo pretesto creativo per l'Avversario, una sorta di regola per scrivere questi pezzi: magari ha limitato molti aspetti, ma ne ha illuminati altri, rari da trovare normalmente.
La scrittura delle voci, non sempre totalmente convincente, è in ogni caso più interessante di quello che potrebbe essere. C'è qualcosa di più del semplice chiudere un lavoro già determinato dalla sua personale stranezza, e anche i testi sono spesso più belli di quelli di tanti progetti analoghi. Vedremo cosa si inventerà la prossima volta l'Avversario, qui l'ascolto dell'album.
Per chi (come noi) volesse provare per credere, ci siamo preoccupati di caricare una versione capovolta con Audacity del disco. Provate a confrontare le tracce con le proprie "tracce gemelle". Solo "Bucarest" è gemella di sé stessa, con metà brano reverse dell'altra metà.
---
L'articolo L'Avversario ha fatto un disco che si può ascoltare in reverse di Redazione è apparso su Rockit.it il 2018-11-26 11:23:00
COMMENTI