Le domande sono due e sono semplicissime: hai voglia di girare i migliori festival italiani della prossima estate? E poi: hai voglia di raccontarli per Jack Daniel’s e Rockit?
Se hai risposto sì, la tua estate potrebbe chiamarsi Be My Reporter!
Be My Reporter è un’iniziativa di Rockit e Jack Daniel's: cerchiamo una coppia vincente formata da un/a reporter e un/una fotografo/a che voglia girare tre dei migliori festival musicali italiani per raccontarli in modo fresco e nuovo.
Due persone che abbiano l’energia e la spinta giusta per partecipare al MI AMI di Milano (5-6-7 Giugno), al Siren Festival di Vasto (23-24-25-26 Luglio) e all’Home Festival di Treviso (3-4-5-6 Settembre), prendere tutto il meglio e farlo rivivere attraverso parole e immagini.
Un viaggio in musica che porta avanti l'esperienza di Jack On Tour e grazie alla quale Rockit e Jack Daniel’s vi spediranno sotto i palchi di questi tre festival, coprendo tutte le spese di viaggio, vitto e alloggio, per regalarvi un’esperienza unica da vivere e da raccontare a chi c’era e a chi non c’era.
La selezione partirà subito e si chiuderà il 26 maggio e la condizione per poter partecipare è una sola: avere tra i 18 e i 25 anni.
Se siete aspiranti reporter potete partecipare alla selezione inviando una mail di presentazione e un vostro scritto a bemyreporter@rockit.it
Se siete aspiranti fotografi, invece, potete inviare una mail con una presentazione e un link al vostro portfolio a bemyreporter@rockit.it
Sceglieremo chi dimostrerà di sapere raccontare la musica come un’esperienza, chi sarà in grado di trasmettere emozioni con le parole e con le immagini.
Vivi la migliore musica dell’estate, raccontala con Be My Reporter e #jackontour!
Jack fa girare la musica, non la testa. Bevi responsabilmente
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L'articolo Vivi la migliore musica dell’estate e raccontala con Be My Reporter! di Redazione è apparso su Rockit.it il 2015-05-11 11:00:00
COMMENTI (13)
Sì, vi siete sbagliati in tre ragazzi, forse presi dalla foga della vostra battaglia. Se controllate le condivisioni sui social dei giorni scorsi c'è scritto sempre "tutto spesato".
Ci saremo sbagliati in tre, le spese del vitto e alloggio non comparivano... ora ci sono almeno quelle. Meno male.
@chiara_meattelli hai ragione su tutto. abbandono anche io, tanto non ha molto senso...
Allora si vede che sia io, che tutte le altre persone che hanno commentato riguardo le spese sui vari post condivisi che ho letto su Facebook, ci siamo sbagliati.
Il succo della faccenda non cambia.
Ora abbandono la discussione e già mi pento di avere partecipato. Non amo esprimermi via commenti pubblici ma a volte non resisto quando sento odore di presa in giro.
A me pare @chiara_meattelli che quella frase c'era fin dall'inizio.
Uollallà! Vedo ora comparire per magia nell'articolo la frasina: "Coprendo tutte le spese di viaggio, vitto e alloggio" :-)
Le foto e gli articoli che produrranno non saranno "un modo come un altro per raccontare quest'esperienza" ma sono il modo preciso con cui Rock.it raccontera' questa esperienza sul suo canale. Quindi usera' il lavoro di alcune persone senza retribuirlo.
Se non una controparte in denaro, il minimo che l'offerta dovrebbe includere e' un premio per chi verra' prescelto, che sia una macchina fotografica, un obiettivo, un buono che corrisponda al valore di mercato per un servizio di questo tipo.
L'iniziativa "Be My Reporter" ha come obiettivo quello di far vivere un'esperienza di musica live a dei ventenni che abbiano voglia di viaggiare e di partecipare a dei festival musicali estivi. Le foto e gli articoli che produrranno saranno un modo come un altro per raccontare quest'esperienza.
In nessun modo l'iniziativa è da intendere come un concorso per fotografi o giornalisti.
Allo stesso modo, avremmo potuto scegliere di far raccontare l'esperienza con dei video girati con lo smartphone e la cosa non sarebbe stato in nessun modo un affronto al lavoro dei tanti registi e videomaker in Italia.
Speriamo che questo chiarimento sia d'aiuto a spiegare la natura dell'iniziativa.
Non scrivo agli organizzatori, per loro provo lo sdegno nel vedere la scarsa professionalita di chi promuove un evento, svalutando i suoi stessi artisti con foto e recensioni amatoriali.
Scrivo agli aspiranti fotografi che stanno pensando di mandare il loro portfolio per accettare un lavoro che li sfruttera', senza ricompensarli.
Se pensate che le vostre foto non valgono nulla piu' di un accredito, dovete lavorare molto di piu' sulle vostre immagini fino a che non le riterrete degne di una ricompensa.
Una volta che regalate il vostro lavoro non potrete mai pretendere che qualcuno ve lo paghi, vi diranno sempre "ma a Jack Daniels glielo hai regalato".
La visibilita' e' un mito che non porta niente, c'e' una letteratura infinita online cercatela e leggetela.
I credits non sono una forma di pagamento, ne di premio, ma una cosa dovuta ad ogni fotografo per ogni foto.
Ogni immagine che vi pubblicano, gratis, toglie dal mercato una foto che qualcuno aveva scattato per essere pagato e con cui si paga da vivere.
E' inconcepibile che nel 2015 ancora si deve puntualizzare cio'
Ovviamente le spese sono tutte a carico vostro: dopotutto chi non pagherebbe per lavorare di questi tempi?!
Non vediamo l'ora di leggere i vostri articoli amatoriali non pagati e sgrammaticati.