Oggi vi presentiamo in anteprima il nuovo, bellissimo video dei Big Charlie, "Save me", tratto dal cortometraggio a cui la canzone fa da colonna sonora, "L'autre" di Marco Santi. Non è la prima volta che la band barese si trova a collaborare con produzioni cinematografiche e televisive, infatti "Save me" è stata scelta anche dal regista Fabio Mollo per il film "Vincenzo da Crosia", mentre qualche anno fa Stefano Milella e Matteo de Ruggeri erano finiti (inconsapevolemente) nel promo di "Luther", serie tv prodotta da Fox, con il brano "On my shoulder" (qui potete leggere l'intervista in cui ci raccontano di questo episodio).
Ma tornando al video di "Save me", protagonisti sono due ragazzi liberi e giovani, che passano una serata insieme in un'atmosfera quasi onirica, tra incertezze, dubbi, sentimenti più o meno manifesti e tenerezze. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il regista Marco Santi per farci spiegare la genesi della collaborazione con i Big Charlie e qual è il suo punto di vista sullo stato di salute dei videoclip in Italia.
Com'è nata la collaborazione con i Big Charlie? Hai ascoltato il brano e poi ti sei messo a lavoro o stavi già lavorando su questo soggetto?
Un giorno ricevetti una mail da un incuriosito Stefano Milella tramite Vimeo. Il batterista dei Big Charlie mi chiese informazioni su ciò che facevo e di cosa mi occupavo. L'intesa è scattata subito e da lì a poco abbiamo iniziato a collaborare su vari progetti, l'ultimo dei quali è stato proprio il video di ''Save Me'', che è in realtà un estratto di un cortometraggio intitolato ''L'Autre'' che ho girato quest'estate. La colonna sonora originale è stata scritta da Stefano, il quale mi ha proposto "Save Me" da usare come brano principale. Ci serviva un brano di effetto e di spessore da usare nel momento più caratteristico del cortometraggio, dove la protagonista iniziava a ballare nel mezzo di un distributore di benzina deserto. Appena abbiamo ascoltato il brano io e i miei collaboratori siamo rimasti estasiati e l'abbiamo utilizzato in presa diretta durante le riprese. Grazie a "Save Me" questa è diventata la scena più riuscita di "L'Autre".
Sul finale ci lasciate con un "to be continued". Dove potremo vedere come finisce la storia tra i due?
Il video manca si del finale del cortometraggio. Non volevamo svelare tutto ovviamente. Prossimamente caricheremo il video online, quando questo avrà finito il suo percorso nei vari festival.
A questo proposito, so che avete già vinto un premio importante.
Abbiamo iniziato a spedire il cortometraggio a qualche festival in ottobre. Ad oggi conta 4 selezioni e una vittoria come "Miglior Corto Drammatico" all'IveliseCine Festival di Roma.
Dove è stato girato il video?
Il video è stato girato a Brescia, mia città natale. Conoscendo bene la città e i suoi dintorni, siamo riusciti a trovare le location più adatte per raccontare al meglio la nostra storia.
Hai girato altri videoclip per delle band? Qual è nel caso il tuo metodo di lavoro?
I video musicali non sono prettamente il mio campo. Mi dedico di più al cinema ed altri progetti. Tuttavia quando mi approccio a proposte artistiche interessanti e a me affini mi piace molto sperimentare e mi diverte un sacco l'idea di poter creare una storia partendo dalle emozioni che scaturisce un brano. Sono un grande appassionato di musica e per questo mi piace molto farmi trascinare e influenzare da ciò che ascolto. Sempre con Stefano ho girato il video "The Unheard" dei Fabryka nel 2014, un brano molto oscuro per il quale abbiamo creato un video altrettanto oscuro.
Qualche tempo fa abbiamo accolto sulle nostre pagine l'opinione di una giornalista che afferma che i videoclip in Italia fanno schifo. Poi per fortuna arrivano video come questi a smentirci. Tu che ne pensi in generale dello stato di salute del videoclip? Perché gli artisti spendono sempre meno per realizzarli?
Ti ringrazio innanzitutto del complimento, molto apprezzato. Ho ben presente questi articoli e, pur non dedicandomi molto a questo mondo, bazzico molto su Vimeo e negli anni ho assistito allo sviluppo del mercato in questione per lo più americano. Americano appunto, perché lo standard italiano non ha fatto nessuna evoluzione. I vecchi pilastri che monopolizzano il mercato dei grandi artisti propongono sempre gli stessi e antichi concetti videografici che non creano altro che noia e l'allontanamento del pubblico da questo mondo, che ormai anche snobbato dai grandi capitali preferendogli sempre di più progetti a basso costo. Non riesco a leggere cosa ne sarà del mondo video-musicale nel futuro prossimo. Quello che di per certo so è che ci sono tantissimi registi giovani fortissimi che hanno idee e sanno il fatto loro e che meriterebbero molto più spazio e considerazione dalle grande etichette discografiche.
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L'articolo Video première: Big Charlie - Save Me di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2016-02-17 11:05:00
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