Dall'umanità secondo Appino alle barre surreali di Pufuleti, passando per l'elegante ironia di Marco Castello, la decadenza techno degli European Vampire, Angelica, Popa, TA GA DA, Umberto Maria Giardini e moltissimo altro: scopri tutto il meglio della nuova musica nel nostro bollettino del venerdì!
Disco della settimana: Pufuleti – Perle ai porci
Circondato da rapper sparatutto, El Pufu decide di sparare meglio di tutti: Perle ai porci è soave e traballante al tempo stesso, un gioco linguistico tutto da scoprire e da cui imparare nuove posture, che partono dal rap e non si sa dove possano finire.
Anna And Vulkan – Comm'è
Anna and Vulkan si presenta con brano disco funk che parte dalla natia Napoli e abbraccia i suoni mediorientali, con un giro armonico ipnotico dove aprire gli occhi e rendersi conto di come sia impossibile allontanarsi da qualcosa o qualcuno.
Appino – Humanize
La voce degli Zen Circus presenta il suo progetto più ambizioso, un concept album di 72 minuti tra canzoni e interviste pasoliniane sul significato di umanità, ritrovando la bellezza dell'imperfezione contro l'infallibilità del digitale.
Club Rivera – Elements
I siciliani Antonio Calandra e Francesco Arena insieme sono i Club Rivera, duo di pura contaminazione tra fusion, jazz, hip hop, soul e house, che in Elements affina la sua ricerca sonora avvicinandola ai grandi nomi della scena nu jazz londinese.
Eugenio Sournia – Eugenio Sournia
La voce dei Siberia fa il suo debutto solista con l'album omonimo Eugenio Sournia, prodotto da Emma Nolde e capace di affondare la testa anche in temi complessi e difficili, per tornarne fuori con un grido di doloroso che lacera la quiete.
European Vampire – Céline Rivotril
Le ombre della notte degli European Vampire brillano di nuovo nel riflesso di un sorriso sadico, con uno slancio autodistruttivo verso l'estasi. Céline Rivotril è un'ode di decadente techno dove perdere lentamente il controllo sui proprio freni inibitori.
Marco Castello – Pezzi della sera
Pezzi della sera è il secondo disco di Marco Castello, realizzato totalmente da indipendente, un gioiellino di cantautorato mescolato al funk e al jazz, con un taglio ironico sempre più collaudato e uno stile talmente irresistibile da suonare già come un classico.
Popa – Arte e finanza
In bilico tra italo disco e sfarzo esagerato, lo champagne pop di Popa gioca con l'esagerazione del lusso, ammiccando nel suo muoversi tra sobrietà e kitsch. Arte e finanza è un quadro antropologico che offre mille prospettive, senza mai rivelare quanto sia profonda l'infatuazione.
Dischi
Brain Saga – Computerized Vintage Music Vol. II: La seconda parte del viaggio cerebrale dei Brain Saga entra ancora più dentro le distorsioni del genere umano, dove continuare a chiedersi cos'è che davvero separa il bene dal male.
Forse Danzica – Tymah (Vol. I.): Dentro lo scenario sintetico di Forse Danzica è facile perdersi, così da accettare lentamente il disorientamento che la perdita dei punti di riferimento può portare.
May Eyes Love – Letters to a Dead Friend: L'oceano di riverberi dei May Eyes Love ha un impatto emotivo devastante, scavando con tocco gentile nei nostri traumi mai risolti.
Miele – Una (1000Nessuna): A 7 anni dal disco precedente, Miele cerca di mettere ordine dentro sé stessa con un nuovo album dai tratti autobiografici, dove ognuno può trovare un pezzetto di sé.
San Leo – Aves Raras: Il quinto album del duo San Leo è un vibrante mantra sonoro che si stratifica fino a sommergerci, in una sorta di oscuro rituale ricco di fascino e di mistero.
Sidstopia – Asma: Il concept album di Sidstopia è una corsa senza fiato dentro le sue riflessioni, trasformando un ostacolo che lo segna da sempre in un'opportunità per scavarsi dentro e scoprire come brillare.
Svegliaginevra – Nessun dramma: Un compendio di storie d'amore spezzate da cui trarre piccole grandi lezioni di vita, impacchettate in canzoni pop dolceamare ed eleganti.
T Vernice – Sempre, always... siempre: Le canzoni di T Vernice sono piantine bizzarre che si contorcono per cercare la luce del sole, una fuga a passo lento dagli ingranaggi del presente per entrare in una dimensione di libertà lisergica.
TA GA DA – This Is How We Dance: Il power trio interno all'etichetta padovana Dischi Sotterranei fa il suo debutto con un disco di spintissimo dance punk, per scompigliare e sfogare tutta la tensione repressa che abbiamo in corpo.
Ventidue – Colmare: Il nuovo disco di Ventidue è un album che analizza il rapporto tra un io universale e l'ambiente che lo circonda, scoprendo la meraviglia dell'essere vivi e circondati di vita.
Yoniro – H e a v e n s: Il percorso spirituale in cinque tracce di Yoniro si svolge all'interno di un club proteso verso il mondo, con temi complessi che si snodano su un beat incessante.
Singoli
Angelica – Bye bye: Angelica lascia scivolare il suo addio su una produzione rarefatta, così sognante da diventare una carezza con cui imparare a lasciar andare senza ferirsi troppo.
Atarde – Mi agito: La paura di crescere senza avere alternative diventa per Atarde uno sfogo personale, dove confessare i pensieri di inadeguatezza e le paranoie che colpiscono in un momento di cambiamento.
Claudym – Uomini alfa: Claudym esprime il contrasto tra l'essere una ragazza che voler andare a ballare e non avere un posto sicuro dove farlo, con un brano da club che diventa teatro di un disagio diffuso ovunque.
Corinna – Stelle/Mattina: Un doppio singolo che attraversa la notte, dal buio più totale all'alba che filtra dalla finestra, con le pulsazioni del primo che si trasformazioni in aperture eteree nel secondo.
Cranìa – Denti da latte: La nostra precarietà di fronte ai traumi passati è al centro del nuovo singolo di Cranìa, con un palpitante arrangiamento elettronico che spezza la delicatezza della melodia.
Damon Arabsolgar – Nitida: Il primo singolo da solista di Damon Arabsolgar, una delle metà dei Mombao, è una canzone d'amore che cerca di afferrare una storia mentre ormai è finita, di un'intensità e di una potenza emotiva devastanti.
Darrn – Papi: Darrn canta il rapporto complicato con la vita adulta, riuscendo a trovare negli ostacoli superati fino a oggi una spensieratezza salvifica.
Edo – Senza questa fretta: Edo si prende il suo tempo per cantare l'importanza della delicatezza, verso sé stessi tanto quanto verso gli altri, come un piccolo antidoto a questi tempi soffocanti.
Fiori di Cadillac – Ultima nave: I Fiori di Cadillac inseguono quell'ultima, sfuggente possibilità su cui buttarsi senza guardarsi indietro, con un brano dove trovare il coraggio di farsi guidare dalla propria passione.
Lurayana – Luci//: Le luci di Lurayana sono un brulicare impazzito e imprevedibile, con scariche hyper clubbing che martellano mentre la sua voce languida ne ammorbidisce gli spigoli.
La Malasorte – Disordine: Il duo pugliese anticipa il suo disco in uscita a gennaio con un intreccio di pensieri da districare tra di loro, ma in cui è più facile abbandonarsi.
Mobrici – Polvere: Mobrici va a sbattere contro un'immagine lasciata nel passato per poi lasciare che lo travolga, riaprendo vecchie ferite che pensava ormai rimarginate.
Ornella Vanoni, Samuele Bersani – Calma rivoluzionaria: Ornella Vanoni e Samuele Bersani predicano la prudenza necessaria per non farsi trascinare nel buco nero dell'istinto a cui il nostro presente sembra obbligarci, il tutto in un riadattamento del brano Calma della cantante brasiliana Marisa Monte.
Postino – A trent'anni: Il nuovo disco del cantautore toscano è anticipato da un singolo struggente che cristallizza il tempo che passa, in cui emerge la dolceamara consapevolezza di essere ormai adulto.
RIP – Serra: Il nuovo brano dei RIP si poggia su poche parole ripetute ossessivamente, con la strumentale elettronica che si fa sempre più avvolgente, come a guidarci in uno stato di trance liberatoria.
Sgorbio – Flacone: Il debutto di Sgorbio è una danza autolesionista alla fine del mondo, trovandoci frullati in un incubo post-capitalista dove l'unica cosa che possiamo fare è ballare come pazzi.
Umberto Maria Giardini – Re: La traccia che apre il prossimo disco di Umberto Maria Giardini è una preghiera austera ambientata in un contesto rurale, rigida come l'inverno più cupo.
Valori – Il ragazzo: Valori affronta il delicato tema di un ragazzo che affronta un percorso di transizione con un brano elettronico di emancipazione carico di energia positiva.
Viò – Casa: Viò ci catapulta nel turbinio di un giorno della sua vita, dove l'unico punto di equilibrio è la consapevolezza di avere ancora il prossimo obiettivo da raggiungere.
Vnubi, ZiYou – Masri: I due musicisti di origine egiziana si alternano su una strumentale arabeggiante per un brano dove rivendicare le proprie radici, tra le difficoltà affrontate e l'orgoglio di sapere da dove si è partiti.
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L'articolo Il Bollettino di venerdì 17 novembre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-11-17 10:30:00
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