Il Bollettino di venerdì 11 novembre

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #45
Il Bollettino della settimana #45

Dal canto liberatorio di Cosmo all'odissea spaziale degli Aquarama, dal canto sensuale di LaHasna alla meraviglia negli occhi dei C+C=Maxigross, passando per i Tonno, Elephant Brain, Moci, Mistaman, Close Listen con Lil Jolie, Arssalendo: tutto questo e moltissimo altro nel nostro bollettino del venerdì!

Aquarama – In orbita

Andare In orbita, per gli Aquarama, significa lasciarsi levitare su un arrangiamento da library music anni '70 che passa dal funk jazz a inaspettati scenari western, con qualche punta di immancabile psichedelia, a bordo di una navicella che ha tutta la forma della Flying Teapot dei Gong.

Arssalendo – Quaderno

Arssalendo condensa un anno in cui si è trovato più che mai macinato dentro gli ingranaggi del music business in un singolo destrutturato, ricco di glitch e di distorsioni, con immagini sfuggenti che passano una dietro l'altra a mostrarci tutta la confusione e la solitudine latente che lo circonda.

C+C=Maxigross – Ooh, and It Makes Me Wonder

I C+C=Maxigross partono da uno dei versi più iconici dei Led Zeppelin per dare forma allo stupore con cui guardare il miracolo della vita: Ooh, and It Makes Me Wonder si appoggia su un manto iridescente, brulicante di synth oscuri e di venature lisergiche, per cercare la meraviglia nelle fessure del suono.

Cosmo – La verità

In prima linea perché la musica dal vivo si riconquistasse il suo spazio Cosmo c'è stato fin dal primo momento. La verità è il canto liberatorio ed essenziale con cui ricordarsi una battaglia vinta, un abbraccio sonoro da cui farsi scaldare per quando e se verranno i tempi bui e in cui ritrovarsi, sempre.

Dada Sutra – Il fuoco della lente

Echi di elettronica e di dub, un giro di basso ipnotico, una voce magnetica, tutto che si muove in sintonia con le imperscrutabili leggi che regolano l'universo: Il fuoco della lente è il canto ancestrale di Dada Sutra, che trae la sua forza vitale direttamente dalla luce del sole.

Lorenzo_BITW, LaHasna – Fiori di loto

Fiori di Loto unisce la ricca produzione di Lorenzo_BITW, con percussioni sensuali e incantatrici, con la voce suadente di LaHasna, che tra sospiri e morbidi vocalizzi diventa una sirena del nuovo millennio, da cui ci si può lasciar ammaliare senza correre alcun rischio.

Tonno – Non lasciarmi andare

Tre parole, che dentro nascondono tutta la paura di essere abbandonati, qualcosa che vive anche quando si cerca di nasconderlo con meme e immagini ironiche: Non lasciarmi andare. Così cantano i Tonno, anticipando il loro album con un singolo dove ammettere il proprio malessere, cercando di buttarlo fuori in un necessario delirio noise.

Disco della settimana: Valentino Vivace – Meteoriti

Gli anni '80 come luogo dell'anima dove rifugiarsi: i Meteoriti di Valentino Vivace prendono tutto il meglio e il peggio della italo disco, senza mancare momenti più intimi e malinconici, per un sorprendente processo terapeutico da ballare come se nessuno ti stesse guardando.

Dischi

Antonello Papagni – Visti da qui: Il cantautorato di Antonello Papagni è un leggero sussurrio sugli arpeggi intrecciati di una chitarra onnipresente, che scava fino a guardare con occhio dolce il profondo dell'animo umano.

Edoardo Elia – Pianeta Acquario: Edoardo Elia fa cadere il suo sguardo inguaribile romantico su un pianeta a gravità zero, dove le sue canzoni d'amore possono volteggiare nell'aria senza mai toccare terra.

Elephant Brain – Canzoni da odiare: La gioia e il dolore di vivere per la musica, il tutto urlato con una violenza esasperata dal lockdown, in un processo terapeutico che riporta gli Elephant Brain verso una ritrovata libertà. 

Dead Horses – Sunny Days: Post punk, country punk e noise sono i territori in cui la band ferrarese si muove liberamente, per proteggerli e diffonderli con i loro brani febbricitanti.

Diamarte – Transumanza: L'esordio dei Diamarte, con la produzione di Carmelo Pipitone, si muove tra noise, stoner e alt rock, in cui si specchia sempre più alterata una realtà ormai compromessa.

Moci – Rosso profondo: Moci affronta le sue paure più intime in un ep personale, di pura fragilità, dove condividerle con chi come lui le vive quotidianamente, per trovare nella collettività una necessaria via di uscita.

Modern Stars – Space Trips for the Masses: I Modern Stars ondeggiano nello spazio più onirico, allontanandosi dalla Terra verso pianeti inesplorati, alla ricerca di una meta irraggiungibile solo per chi non ha il coraggio di provarci.

Moretti – Moretti ha fatto anche cose buone: Moretti si presenta con una manciata di brani da poeta di strada, in cui immagini irriverenti e qualche picco di rancore si susseguono con una inaspettata e sgangherata eleganza.

Mutamento – Passare attraverso: Il batterista ravennate Andrea Allodoli dà sfogo alla sua passione per l'elettronica in un soffocante vortice dark, come in un labirinto senza via d'uscita.

Torso Virile Colossale – Mondo Peplum: Torso Virile Colossale omaggia il cinema storico/mitologico italiano, collocandosi in bilico tra la musica classica, la colonna sonora e il rock più muscolare.

Vanina Vincent – Vibrante: La cantautrice italo-argentina unisce il pop anni '80 della sua terra d'origine con l'elettronica della Berlino contemporanea, cercando nel ballo il punto di contatto con il ritmo vitale della natura.

Vintage Violence – Violenza primordiale: Best of per celebrare i vent'anni della band, con altrettanti brani scelti dai fan attraverso un sondaggio e dall'inedito Tema.

Voglio tutto – Stupido ep: Quattro amici – Generic Animal, Tadzio Pederzolli e Alvin Mojetta e Manuele Povolo dei Notimeforin – in preda a un meraviglioso attacco di nostalgia dell'emo e del pop punk di primi anni 2000, declinato in un ep in cui ritrovare la propria adolescenza perduta.

Wiser Keegan, Dj Fastcut – Space Avenue: Wiser Keegan riprende il viaggio metaforico e fisico di Aporco11, già protagonista del precedente Magic Boulevard, alla ricerca della propria identità stilistica in un universo ricco di vita.

Singoli

AMarti – Pietra: La voce di Martina Alberi rompe le ombre che la circondano per portarci verso le morbide luci di un indie folk etereo, dove lasciarsi cullare da una ritrovata e consapevole serenità.

Cilio – Scappa via: Cilio lascia scivolare via i suoi pensieri in un filo di voce che si stende su un arrangiamento essenziale, per cantare la lotta inevitabile tra la voglia di buttarsi e la paura di soffrire. 

Close Listen, Lil Jolie – Lingue: Close Listen si fa ispirare tanto dalla techno più notturna quanto dalle visioni di Battiato, per un singolo guidato dalla voce incantatrice di Lil Jolie.

CLTV Decameron, Oida – Quante volte ancora: In un momento storico in cui ci si sente impotenti e frustrati di fronte ai grandi cambiamenti del mondo, i CLTV Decameron si fanno accompagnare da Oida in un grido di protesta che si nasconde dietro un giocoso brano funk pop.

Effenberg, Rachele Bastreghi – L'ultima mestruazione: Effenberg, accompagnato da Rachele Bastreghi, sfida con leggerezza uno dei tabù più radicati nella società, in un ossessivo susseguirsi di ritmi incalzanti e chitarre e bassi distorti.

Esteban – Meda: La profonda paura di essere abbandonato si manifesta in un singolo scanzonato, tra influenze anni '70 e un senso latente di fragilità.

Exagora – Hara: Le voci di Paul Pears e Giummo Lakari, membri di Exagora, aggrediscono la produzione con violenza e grinta, facendo emergere tutta la determinazione con cui vogliono affermarsi attraverso la musica.

Foe – Gallerie: Foe affronta un amore non convenzionale, una relazione dai grandi sbalzi emotivi, saltellando su un arrangiamento di luminoso funk adombrato da una vena di malinconia.

Jacopo Planet, Mokina – Come and go: Jacopo Planet e Mokina affrontano con grande delicatezza il processo di elaborazione di un addio, tra atmosfere pop sognanti e flussi elettronici.

Les Apaches – Jane: I Les Apaches si immergono in distese psych folk che si sciolgono con lo sguardo, per cantare le visioni sfocate di una enigmatica femme fatale.

Mantis, xx.buio – Ira: Il nuovo singolo di Mantis e xx.buio spinge sull'acceleratore dei bpm, in una sorta di rituale onirico che abbraccia i più atavici e remoti istinti dell'essere umano.

Michelangelo Vood – Sotto il diluvio (nessuno tranne te): Mentre la pioggia più fredda e violenta ci si riversa addosso, Michelangelo Vood trova rifugio proprio nella musica, unica via di salvezza di fronte al buio del mondo.

Mille Punti – A gonfie vele (P L Z remix): I P L Z portano il singolo di Mille Punti in uno spazio remoto e incontaminato, con un tributo alla UK garage caraterizzato da echi distorti e bassline ipnotica.

Mistaman – Ora che la musica non c'è: Beat cupo firmato da DJ Shocca, arrangiamento jazzy di Ze In The Clouds e soprattutto i versi introspettivi di Mistaman, che lascia volare il suo bisogno di sentirsi libero e di fare della propria arte ciò che vuole.

Pablo Suzuki スズキ – Knockin' on Heaven's Door 2: No, Bob Dylan non c'entra niente, è solo il mondo delirante e allucinogeno di Pablo Suzuki, l'anima più folle di Pablo America, che ci trascina in un vortice elettronico guidato dalla voce di Emmanuelle.

Picciotto – Crack/101: Doppietta di singoli per il rapper palermitano, in un viaggio a ritroso che parte dalle atmosfere cupe e d'avanguardia trap e arriva alle radici dell'essenza old school.

Piove. – Sabba: Piove. celebra il ballo come un rito magico, in un inno fluido e ibrido che parla del bisogno di condivisione proveniente dal futuro.

Tony Scorpioni – Cocktail d'amore: Tony Scorpioni si ispira alla sigla di una trasmissione televisiva del 1979 per raccontare, con la sua calda voce sussurrata, le dinamiche che si svolgono nel club e nella sua mente.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 11 novembre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2022-11-11 10:30:00

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