Il Bollettino di venerdì 14 maggio

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #19
Il Bollettino della settimana #19

Dopo un'attesa che stava iniziando a diventare insostenibile, è arrivato finalmente l'album più atteso dell'ultimo anno e mezzo: IRA di Iosonouncane è il nostro disco della settimana, un'opera mastodontica come raramente se ne sentono. Ma non è questa la sola uscita di oggi, anzi: Populous tira la gola con un altro singolo del suo prossimo album, ritornano i Casino Royale, Liberato ha fatto la sua ricomparsa abbandonando Napoli (almeno visivamente), e ancora Lorenzo BITW, VV, cmqmartina, Golden Years con Gregorio Sanchez, Altre di B, New Candys e una marea di altra nuova musica.

Novità importante per Casual Friday, il nostro appuntamento settimanale su Twitch: oggi saremo in onda dalle 18 alle 19 e avremo come ospiti i Ministri, freschi del loro ep Cronaca nera e musica leggera, e Margherita Vicario, che ha appena pubblicato il suo Bingo. A dopo!

Altre di B – SDENG

Sdeng, come il rumore che fa una palla da basket quando colpisce il ferro per poi finire fuori: le scelte passate degli Altre di B condensate in un disco, nato in un granaio della provincia emiliana, tra grandi freddi e caldi torridi, in cui buttarsi su jangle pop, twee, indie rock e powerpop.

Banda Maje – Ufo Bar

Sotto il sole di una Salerno che sembra la California, i Banda Maje sono il ponte che collega la library music italiana degli anni '70 con il presente. Una sorta di rivoluzione disco dei Calibro 35, che ammicca alla Average White Band come a Piero Piccioni, con il funk come stella polare a brillare in alto nel cielo. 

Liberato – E te veng’ a piglià

9 maggio, ormai, significa solo una cosa. La "bachata shock" tra urban, pop e stravolgimento neomelodico segna il ritorno del cantante senza identità, questa volta non accompagnato da Lettieri, e dà inizio a una svolta latin ancora tutta da esplorare.

Marco Giudici – Sette vite

Quella di Marco Giudici è una sensibilità preziosa e rara, da custodire gelosamente. Sette vite è una lacrima che scende senza vergogna sulla guancia, una ninnananna rarefatta che si staglia su synth nebbiosi e si avvolge di una luminosa malinconia.

Ministri – Cronaca nera e musica leggera

"Andrà tutto bene" per un cazzo. In meno di un quarto d'ora, i Ministri fanno a pezzi il tavolo su cui stavamo costruendo il nostro frivolo castello di carte: più che l'ottimismo, è il caso di sbattere il muso con il caos che ci circonda e riaprire gli occhi di fronte all'orrore.

Populous – Pietre roventi

La necessità di fermarsi e rallentare. Tempi dilatati, cosmici, sospesi in una dimensione parallela. Populous dà la sua, personale chiave ambient alla sua musica, cercando la catarsi in un gioco ipnotico di voci ancestrali e beat sognanti.

Margherita Vicario – Bingo

In 14 tracce, di cui 8 già ben note e seminate nel corso degli ultimi 2 anni, Margherita Vicario cambia abito e cambia volto in un gioco di sorprendente trasformismo, senza perdere il suo incrollabile sorriso e concedendosi anche momenti introspettivi e messaggi politici.

Disco della settimana: Iosonouncane – IRA

IRA è un disco violento che ci cambia con violenza, che scava nella lava del vulcano e sviscera la terra alla scoperta di occulte stratigrafie. Un mix inestricabile di lingue da torre di Babele ci guida all’interno di una voragine inesplorata, complessa e imperscrutabile, in cui vale la pena passare un’eternità.

 

Dischi

Lorenzo BITW – Pantea: Culti religiosi, storie misteriose e presenze celestiali: il producer romano celebra il suo rituale mistico elettronico, a metà tra contemporaneità e esoterismo.

Caleido – Pop corn: Dieci tracce attraverso le quali spiare momenti di vita, ritrovarsi in ricordi che si credevano sepolti e emozionarsi alla loro riscoperta.

Chinegro – Pelle dura: Dopo aver ritrovato la sua famiglia d’origine nel 2019, Chinegro incanala la sua esigenza di ripartire in 4 tracce energiche e aggressive.

Cyma – Port Ami: Una riflessione sul suono tra nord e sud del mondo, dove jazz ed elettronica vengono filtrate attraverso ritmi e sonorità africane e portate in una dimensione da club.

Sara Fattoretto – Limpida: 10 brani ispirati alle stagioni, metaforiche e non, al cambiamento, alla vita in sé e alla bellezza, su arrangiamenti jazz che deviano verso la bossa nova.

Gaia Gentile – Sono fuori: Un disco spontaneo e schietto di pop raffinato, con contaminazioni elettroniche che supportano l’intimità dei pezzi.

Dario Jacque – Wait What: una sintesi dell’evoluzione artistica e del percorso di crescita personale del bassista pugliese, tra l’ansia nei confronti del domani e il desiderio di abbattere le logiche e le certezze dell’oggi per andare incontro all’ignoto

Jeson – Fuori da un oblò: Dopo l’Odissea psicologica vissuta durante il primo lockdown, Jeson traccia su una mappa le coordinate del suo stato emotivo

Nex Cassel – Vera pelle - Made in Italy: Repack del disco uscito l’8 gennaio scorso, con 3 inediti, 2 remix e 4 nuovi featuring in più.

Not Good – Erba nei jeans: Una lucida e cruda interpretazione della realtà vista con gli occhi di un ventenne, che solo con la musica riesce a dar voce al caos di emozioni che lo travolgono

Rugo – Affondo: Il dinamismo e la confusione che caratterizzano il periodo tra i 25 e i 30 anni messi in 9 brani densi e disinvolti, che rivelano un ragazzo sensibile ma deciso nell'affrontare con slancio la vita.

Dario Skèpisi – Paradossalmente: Il cantautore jazz Dario Skèpisi riesce a fondere perfettamente suoni e sonorità brasiliani alla lingua e alle storie baresi.

Setak – Alestale: Ballate romantiche e intense che Setak riempie con la sua voce piena e riconoscibile, quasi sussurrata, in cui il dialetto abruzzese incontra il cantautorato contemporaneo.

Torchio – Non vi appartengo: una sorta di autobiografia musicale che nasce dall'urgenza di raccontarsi sinceramente, attraverso testi diretti e sonorità tra rock e pop.

VV – Verso: La cantautrice milanese di casa Maciste Dischi inizia a dettare le sue regole col suo primo ep, ricco di pop intimo e sincero.

Singoli

20025XS – Credo in te: Hyperpop acceleratissimo dall'attitudine punk, qui volto a costruire uno stralunato safe space in cui rifugiarsi.

Julia Bardo – Do This To Me: La cantautrice bresciana trapiantata a Manchester ci trascina di nuovo nel suo universo nostalgico e affascinante, dove l’eco degli anni ’60 rimane una presenza costante.

Anna Bassy – Wind Rain: La descrizione di un senso di smarrimento, di incapacità di progredire, e di contro un movimento interiore inarrestabile dei pensieri che trascina il brano.

Blista Kane – Rewind: Blista Kane cerca di lasciarsi alle spalle i passi falsi già compiuti, su una strumentale in cui spiccano i suadenti fraseggi di chitarra.

Belly Button – Non mi sopporto più: Al suo esordio, il giovane artista romano si stacca di dosso tutte le sue insicurezze e le difficoltà nell’accettarsi, imperfezioni comprese con una canzone carica di energia.

Casino Royale – Fermi alla velocità della luce: Un singolo drammatico e al contempo pervaso di speranza, con l’urgenza di rimettere al centro l'individuo, di rileggere la storia passata per poter indirizzarci verso un nuovo futuro sostenibile.

Cheriach Re – Farfalle: Ispirata da Dalla e Baudelaire, la cantautrice invoca la sua ode alla scoperta di sé e dell’altro, una ninna nanna prima della metamorfosi.

cmqmartina – Pensieri sbagliati: La regina della nu dance italiana racconta il suo modo incontrollato e doloroso di amare, nell’ormai consolidata formula di elettronica e cantautorato.

Diodato – L'uomo dietro il campione: Struggente brano scritto per Il divin codino, film di Netflix incentrato su Roberto Baggio.

DJ Fastcut, Onyx – Bad Poets: Tre minuti di puro rap direttamente dalla vecchia scuola, dove una delle band più rappresentative dell’hip hop mondiale di tutti i tempi si confronta con uno dei più apprezzati beat maker di casa nostra.

Golden Years, Gregorio Sanchez – Colpo di scena: Gregorio Sanchez descrive quei momenti in cui ci si trova incastrati in situazioni in cui non vorremmo essere, dialogando con la produzione di Golden Years, costruita attorno a un tema di archi ripetuto quasi a diventare spirituale.

Maffei – Italia ’90: Una fotografia di un preciso periodo storico del nostro Paese, dove il periodo patinato degli Anni '80 lascia il posto a un decennio di profonde trasformazioni.

Mahmood – Klan: Il mondo crudo della provincia e le dinamiche di aggregazione di chi vive quasi in simbiosi, come in un branco.

Malvax – Elefanti: I Malvax mostrano il loro lato più intimo, in una ballata in bilico tra la voglia di volare e la sensazione di non poterlo fare.

Merifiore – Valentina: Merifiore canta, con il suo stile tagliente, della sua “coinquilina pazza”, vittima dell’individualismo metropolitano e di uno smisurato perfezionismo.

Nevica – Aperture: Una straziante ballata lo fi dedicata al padre recentemente scomparso, dove muri di synth distorti accompagnano la canzone a un finale noise glorioso.

New Candys – Zyko: L'ultimo, martellante singolo dei New Candys prima dell'album è un ossessivo delirio stoner, trainato da un basso gloriosamente martoriato.

PIOVE., Claver Gold – Fagli vedere chi sei: Atmosfere spettrali, da film horror, in cui gli incubi prendono forma, per poi lacerarsi nel momento in cui riusciamo ad affrontarli.

Praino – Morderti: Uno sguaiato inno di libertà sessuale, sfrontato e ammiccante, con un ritornello esplosivo come uno schiaffo in faccia.

Roshelle, Shablo, Gué Pequeno, Mecna - Ti amo ti odio: Guidata da una potente linea di basso e impreziosita dalla presenza di Gué Pequeno, Mecna e Shablo, Ti amo ti odio vede la nuova metamorfosi di Roshelle, qua protagonista di un tripudio pop senza tempo.

Sacramento – Mama: un anticipo della più lontana e allucinata delle estati, che ci proietta in un paesaggio da western in mezzo ai cactus.

Samuel, Francesca Michielin – Cinema: "Ricominciamo a saltare": Samuel evoca l'assembramento in una notte senza fine, assieme alla voce di Francesca Michielin.

Scirocco – Litigare: l’anima acustica e intima di Scirocco incontra feedback, synth e pad elettronici, in un singolo che racconta come litigare sia un pretesto per trovarsi.

Side Baby – Fontanelle e sampietrini: Il caos e la creatività di Roma raccontati su una produzione scura e cruda, per sancire il legame viscerale tra Side Baby e le sue radici.

Tropico - Carlito's Way: il racconto a luci soffuse di due anime elette perse in un mondo troppo stretto, in cui l’unica soluzione per ricominciare è la fuga verso l’ignoto, anche a costo di perdere tutto.

Vettosi – 50 Colpi: Nel limbo sottile tra bene e male, Vettosi chiede perdono per i suoi errori, su una strumentale cupa e frenetica influenzata dalla drill.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 14 maggio di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2021-05-14 10:00:00

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