Il Bollettino di venerdì 15 aprile

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #15
Il Bollettino della settimana #15

Dal ritorno dei Cosmetic in un pop disomogeneo – nostro disco della settimana – alla dichiarazione di BigMama come Next Big Thing del rap italiano, dalla Notte insonne di Cucina Sonora alla celebrazione dell'amicizia tra Zen Circus e Motta, passando per il debutto urlato di Centomilacarie, il coinvolgimento emotivo di Ginevra e il primo capitolo del disco frammentato di Verano. E ancora Ceri, Ginevra Nervi, Iside, Rancore, Dardust e Massimo Pericolo, Bipuntato e moltissimi altri nel nostro bollettino del venerdì.

BigMama – Next Big Thing

Con questo titolo/manifesto/gioco di parole si presenta BigMama al primo album, dopo una sfilza di singoli uno più convincente dell'altro. Next Big Thing è la rivendicazione del proprio posto nel rap game, per abbattere i cliché del genere con le sue stesse armi.

Centomilacarie – Strappami la pelle a morsi

Dalla claustrofobia della cameretta agli spazi immensi di un mondo che fa ancora più paura: Strappami la pelle a morsi è l'urlo nella testa di un 17enne nel pieno di un'adolescenza angosciante, che diventa uno sfogo ovattato di chi ha solo bisogno di essere ascoltato.

Cucina sonora – Notte

È una Notte insonne, disturbata e piena di pensieri angoscianti quella di Pietro Spinelli, in arte Cucina Sonora. Il concept album del musicista toscano si muove nel buio, criptico e affascinante, con un'elettronica nervosa e classicheggiante che si trasforma in sogno lucido.

Ginevra – Briciole

Si apre con un esitante giro di chitarre Briciole, ultimo singolo di Ginevra. È la fragilità di chi si getta capofitto nei propri sentimenti "fino a perdere il senso di me", con la voce della cantautrice che si lascia avvolgere da ventate elettroniche in una delicata dichiarazione d'amore.

Rancore – Xenoverso

Rancore si trova ad affrontare un'odissea in solitaria attraverso le pieghe dello Xenoverso, una realtà inconoscibile e infinita. L'ultimo album del rapper romano è un disco corposo e impattante, che lavora su diversi piani di lettura e ci porta in territori inesplorati.

Sleap-e – Wounded

"A life to live now, but how?". Dubbi, apatia e emozioni ferite vengono condensate da Sleap-e in un singolo bedroom pop contaminato da soul e r'n'b che non supera i due minuti di durata, tra richiami macdemarchiani e una trascinante ritmica terzinata.

The Zen Circus, Motta – Caro fottutissimo amico

Da una citazione di Mario Monicelli parte la prima collaborazione tra Motta e Zen Circus, che fino a oggi avevano fatto qualsiasi cosa insieme, tranne una canzone. Caro fottutissimo amico è un brano di ben 12 minuti, che dal cantautorato a cui siamo abituati ad associarli sfocia in territori di elettronica liberissima e viscerale.

Disco della settimana: Cosmetic – Paura di piacere

I Cosmetic si armano di chitarre che abbracciano i synth, facendosi più liquide, voci del lamento di un cuore allargato all’inverosimile: Paura di piacere è l'incontro tra le spigolosità della band e una veste pop indossata con ambiguità, dove è l'incertezza a fare da legame. 

Dischi

Bipuntato – Cose sparse: Un disco che sa di secondo esordio, come una playlist disordinata in cui si susseguono ricordi preziosi perduti dentro casa.

Ceri – Waxtape III° movimento: Il Waxtape di Ceri inizia ad assumere dimensioni monumentali con il suo terzo movimento, portandoci sempre di più dentro una notte eterna di danze libere.

Criptabasement, Mattia Salvadori, ARJANNAKC – Wonderland: Il collettivo Criptabasement questa volta coinvolge il producer Mattia Salvadori e la cantautrice ArjannaKC in un singolo dai contrasti tra elettronica, r'n'b e songwriting dark, accompagnato da due stravolgenti remix.

Flaminia – Komorebi: Un viaggio denso e delicato attraverso al contrasto e allo scambio tra il calore della voce della giovane cantautrice torinese e l'elettronica degli arrangiamenti, come la luce che filtra tra gli alberi – in giapponese – che dà il titolo all'ep.

Ginevra Nervi – An interior of strange beauty / Incoming call: Elettronica spezzata ed eterea, investita di una sacralità corrotta, che Ginevra Nervi declina in un lacerante doppio singolo.

Mattak – Due: Due singoli, due esclamazioni rappresentare elementi in disarmonia l’uno con l’altro, ma che allo stesso tempo coesistono insieme, aspetti inseparabili e connaturati alla vita.

Raina – 1000 cose: 10 tracce, due featuring e sonorità che partono dal classico sound reggae e roots dancehall, fino ad arrivare a rub-a-dub, afro beat, soca e hip hop.

Riccardo Morandini – Il leone verde: L'eclettismo di Riccardo Morandini abbraccia ventate psichedeliche, scatti rock, ritmiche sudamericane e armonie jazz, per smussare gli aspetti più duri dell'ego e trovare un nuovo senso di umanità condivisa.

Riccardo Ruggeri – Non ci aspetta nessuno (se non miliardi di foto): In 12 tracce di schietto cinismo Riccardo Ruggeri racconta il contemporaneo attraverso un coinvolgente mix tra electro pop e funk.

Tenue – Eccezione: 5 tracce che lanciano la band verso nuovi lidi sonori passando da episodi shoegaze a deviazioni elettro pop punk, dove le assenze prendono forma in miraggi virtuali.

Troyamaki – 6 un caxxo di rave/Dolce melodia: Troyamaki anticipa l'uscita del suo prossimo ep con un'esplorazione di una relazione, dalla sofferenza di quando ci si trova persi dentro all'autoaffermazione che si riesce a conquistare una volta che se ne esce.

Verano – Supra (prima parte): Tre nuove canzoni, primo capitolo di un progetto più ampio, che alternano dolci momenti acustici a un cantautorato lo fi spezzettato e distorto.

Singoli

99paranoie – Moribondo: L’amore muore davvero con il passare del tempo? È questo che si chiede 99paranoie vagando senza meta, in un rarefatto pop nostalgico.

Andrea Blanc – Se non hai le ali: Una ballad new soul che ondeggia sinuosa e lamentosa, con il falsetto di Andrea Blanc si trova prigioniero di un amore tormentato.

Bengala Fire – Jack (non sa): Il primo singolo in italiano dei Bengala Fire vede il protagonista Jack smarrito ed esasperato dalla confusione del contemporaneo, con un rock rabbioso che ne racconta la frustrazione.

Corasan – Dipingi un sorriso: Corasan si abbandona a un canto straniante, capace di tradurre in suono l’amalgama pulsante delle nostre ossessioni, disturbato da interferenze lisergiche e dissonanze cosmiche.

Dardust, Massimo Pericolo – Il signore del bosco: L'incontro tra Dardust e Massimo Pericolo dà vita a un brano intimo e sfogato, dove una strumentale sognante ispirata dalle colonne sonore dei film di Miyazaki vengono prese d'assalto da sfoghi elettronici.

Gbresci – Pitch Black: Il duo romano torna con un singolo tra trap spettrale e witch house, dove immagini appena sfocate vengono coperte da un claustrofobico buio.

Gemitaiz, Neffa – Eclissi: La title-track dell'imminente nuovo album di Gemitaiz è un brano personale che ripercorre l'inseguimento del suo sogno, con il contributo fondamentale dell'eroe di sempre Neffa.

Giumo – Felicità: Su una cadenzata strumentale che si sfalda per poi ricomporsi Giumo s’interroga sul tema della felicità, in bilico tra cui vive inseguendola e chi ha rinunciato da tempo a crederci.

Gori – Batiment: Vincitore del contest Cantera Machete, Gori si presenta con un racconto di sliding doors che la vita ci mette davanti, dove piani scombinati e scelte si ripercuotono sulla possibilità di essere felici.

Il Maestrale – Genesi: Il collettivo pugliese presenta il suo mediterraneo postmoderno con un singolo di ispirazione biblica, dove si incontrano pop, rock, elettronica e tradizione.

Iside – Luna nera: Nella disperazione di una notte buia gli Iside rivolgono il loro grido di preghiera alla Luna nera, con un tempestoso arrangiamento elettronico che ci porta alla ricerca di una risposta che forse non arriverà mai.

Kaze – Stormi: Un sentimento che cresce lentamente è quello che Kaze racconta con un singolo di sognante romanticismo, nel suo cantato leggiadro dalla carica soul.

Leon Branco – Problemi: Leon Branco approda su un brano dalle sonorità club, in un racconto intriso di dettagli che ripercorre passato e presente dell’artista.

Marquis, Ceneri – Vicino: La disco funky di Marquis diventa questa volta sfondo della malinconia di Ceneri, il cui risultato è una ballad pop dalle sonorità ricercate ed eleganti.

Mivergogno – Filippine: La title track del prossimo disco di Mivergogno è un cantautorato che si finge sguaiato, nascondendo una scanzonata raffinatezza anni '70 dietro a un disagiato amore.

Nicolaj Serjotti – Non adesso: Ha lo sguardo sfuggente Nicolaj Serjotti, preda di pensieri accompagnati dai riverberi di un piano e di una batteria, dove è il non detto a pesare come un macigno sul cuore.

Reietto – Fatti male: Reietto si spinge verso sonorità più dance, andando oltre la paura di quello che può far male e scacciandola con un pop ricco di groove e di ritmo.

Rhabdomantic Orchestra – Emblema: Un intreccio continuo e costante di elementi di afrobeat, breakbeat dal sapore math, polifonie Baka centrafricane e samples di currulao colombiana.

Roberto Jolle – Fuori dal club: Roberto Jolle condensa le contraddizioni di una notte in discoteca in cui ci si sente totalmente sconnessi con la realtà, dove l'evasione dalla realtà della pista da ballo diventa non fa altro che amplificare il disagio.

Schiuma – Piccoli problemi: Una storia finita ancora prima di nascere, in cui già le prime crepe sembrano irrisolvibili e la fantasia si scontra di colpo con la realtà.

Svd – Libertà di parola: In mezzo al soffocamento di tutto ciò che ci costringe e ci piega a terra, SVD esplode in grido grintoso e liberatorio per rivendicare il proprio spazio nel mondo.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 15 aprile di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2022-04-15 10:30:00

COMMENTI (1)

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  • verticalnigeria 2 anni fa Rispondi

    aggiungo e segnalo la nuova uscita dei Thru Collected: l'EP ''Acne'' di Tripolare (Gabriele Centurione), prodotto con l'aiuto di Riccardo Sergio a.k.a. Corruptedsucco
    open.spotify.com/album/4p88…
    Tripolare aveva già collaborato con il collettivo producendo ''Sai cos'è un guaio'' di Altea