Il Bollettino di venerdì 15 marzo

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

I ritorni di due grandi artisti come Vasco Brondi e Cosmo, ma anche di una colonna del rap italiano come i Cor Veleno, i debutti di Arianna Pasini e Tueri Damasco, il producer album di Stabber, e ancora Riviera, Milanosport, Mecna, Leon Faun, Selmi, e moltissimo altro ancora nel nostro bollettino del venerdì!

Disco della settimana: Vasco Brondi – Un segno di vita

Il nuovo disco "solista" di Vasco Brondi è un grande cantiere aperto su paesaggi spontanei, contaminati dall'urbanizzazione silenziosa. Un disco pieno di grandeur pop, malinconie rock e orchestrazioni aprono un varco speranzoso sul domani.

Arianna Pasini – Verso una casa

Il disco d'esordio da solista di Arianna Pasini arriva dopo un lungo percorso, con ogni canzone plasmata con cura e dolcezza, per farne venire fuori tutta l'anima delicata che cerca di trovare un punto di equilibrio sopra la precarietà.

Cor Veleno – Fuoco sacro

L'ottavo album dei Cor Veleno, uno dei gruppo più riconoscibili del rap italiano, si impreziosisce di tanti feat. per un'immersione nell'hip hop dagli anni '90 ad oggi, dove trovano spazio anche sperimentazioni jazz e hardcore, tocchi di drill e riferimenti alla tradizione cantautorale.

Cosmo – Sulle ali del cavallo bianco

Sulle ali del cavallo bianco, nuovo album di Cosmo, è un insieme di spigoli, un disco di pop compresso inondato di luce, dove si manifesta ancora una volta l'eredità di Battisti sciolta in un bicchiere, in una danza, in un amore. 

Fusaifusa – Lamana

Il trio di musicisti di origine siriana e tunisina parte dalle sonorità mediorientali e dalla cultura tradizionale sub-sahariana, tra afrobeat, ritmi nordafricani e sufismo elettronico, per creare un disco eterogeneo di continuo scambio, evocando una sana fiducia verso il prossimo.

Gaia Morelli – Rumore

La voce dei Baobab! dà il via al suo progetto solista con Rumore, un modo di maledire e celebrare la sensibilità al tempo stesso che si snoda su un arrangiamento destrutturato fatto di una tensione costante sempre sul punto di esplodere.

Stabber – Trueno

Stabber firma il suo primo producer album con 20 ospiti di peso al suo interno, da Angelina Mango a Noyz Narcos, da Venerus ad Annalisa, per un disco variegato e dove il pop segue strade impreviste e non ha paura di uscirne sporcato.

Tueri Damasco – Analisi portafoglio danni

Il debutto di Tueri Damasco tratteggia su un cantautorato intimo una mappa di scenari alternativi e delle infinite possibilità in cui rischiamo di cadere quando ci lasciamo prendere dall'overthinking, per ricollegarsi e mettersi in qualche in modo in pace con quello che abbiamo lasciato indietro. 

Dischi

Hello Mimmi – Canzoni accelerazioniste per ragazze apatiche: Hello Mimmi fa un passo al di fuori della dimensione in cui l'abbiamo conosciuta per avventurarsi verso un pop elettronico dove si scontrano uk garage, indie, breakcore e un'inedita vena conscious.

I Segreti – Bellissimo (lato A): La prima metà del nuovo disco dei Segreti ci immerge nelle loro caratteristiche ambientazioni fatte di synth, di indie pop e di richiami brit anni '90.

Kayla Trillgore – Tragedy of the Body: L'ep della musicista italo-rumena è un complesso lavoro che affronta le esperienze fisiche più caratterizzanti della vita umana, incrociando l’elettronica sperimentale, l’art pop e il metal.

Kyoto – Limes Limen: La musicista Roberta Russo, aka Kyoto, si serve di un tappeto ripetitivo tra elettronica contemporanea e tradizione come base per i suoi versi, declamazioni dalle tinte foschissime.

Milanosport – Concrete: Il disco di debutto dei Milanosport guarda con disillusione alle contraddizioni del presente, servendosi di un post punk abbastanza tagliente da scrostare il catrame che ci portiamo addosso.

Selmi – Perderci nell'attimo: La voce di Selmi è capace di passare da melodie morbide a sfoghi ruvidi, facendo di questo ep un piccolo e prezioso compendio emotivo in cui rifugiarsi.

Singoli

Addict Ameba – Caosmaosi: La title-track del prossimo album degli Addict Ameba omaggia con un vivace afrobeat l'omonima opera del filosofo francese Felix Guattari, alla ricerca di una via d'uscita dai deliri della postmodernità.

Angelo Sicurella – Crack: Il Crack di cui canta Angelo Sicurella incarna le contraddizioni delle nostre vite prosciugate dal consumismo affannato, con la produzione di Dario Mangiaracina de La Rappresentante di Lista che richiama Subsonica e TV on the Radio.

Centomilacarie – Notte vodka: Nel cuore della notte la voce di Centomilacarie illumina tutte le fragilità nascoste nel profondo del suo animo, rese ancora più brillanti e potenti dagli accordi del pianoforte.

Easy! Easy! – Phy: Il producer Andrea Gamba e il batterista Matteo D'Ignazi presentano il loro duo con un singolo dalle frammentate sonorità dark e tribal, che riescono a incastrarsi in un'inaspettata danza.

Leon Faun – Funerale mio: Un nuovo passo nel nuovo percorso di Leon Faun, dove la rabbia che si è portato troppo a lungo dentro diventa uno sfogo in musica con un bagliore di speranza all'orizzonte.

Lola Pix – Deriva: Il nuovo singolo dei Lola Pix si muove con passo deciso alla ricerca di una via di fuga in primis da sé stessi, mentre un muro di chitarre traccia i confini di questo labirinto da cui si sta cercando di scappare.

Lorenzo Minozzi – Among The Fjords: I campioni registrati da Lorenzo Minozzi attraverso i fiordi norvegesi diventano le radici su cui sviluppare un paesaggio sonoro altrettanto affascinante, fatto di chitarre evanescenti, infiltrazioni elettroniche e una tromba eterea.

Luca coi baffi – Cocaina: Quello di Luca coi baffi è un urlo disperato di fronte agli aspetti della propria vita su cui non si ha controllo, una frustrazione che brucia sulle scariche di chitarre elettriche di cui è pervaso il brano.

Lunedì Notte, Cimini – L'amore in dieci: La fuga dei problemi di Lunedì Notte e Cimini passa per un brano che nasconde la sua anima malinconica con una  chitarra cumbieggiante e un canto all'apparenza spensierato. 

Margherita Principi – Up&down: Il nuovo singolo di Margherita Principi è un saliscendi emotivo continuo, dove il ritmo dancepop diventa la soluzione per ripulirsi dai pensieri negativi in agguato.

Mazzariello – Finestre verdi: Mazzariello si trova a sbattere la faccia contro una separazione necessaria, che in mezzo al dolore per la distanza fa germogliare la speranza che l'altra persona possa inseguire i suoi sogni. 

Mecna – 07:34: Mecna e il producer Fudasca firmano un pezzo dove due amanti si trovano a vivere una storia con la stessa purezza e ingenuità di due adolescenti, anche quando le pieghe della vita rendono tutto molto più complesso.

Pinhdar – Frozen Roses: Le rose congelate di cui cantano i Pindhar sono lo specchio del nostro presente, dove la bellezza dell'umanità rimane intrappolata dentro un presente incerto.

R.Y.F., Skin – Can I Can U: La rabbia di R.Y.F. trova un'alleata nella voce di Skin, per rivendicare con orgoglio i propri ideali contro ogni forma di discriminazione sopra un potente arrangiamento tra dance e alt rock.

Riviera – Terra violenta: La storica band screamo romagnola ritorna con viva furia sulla scena, pubblicando un singolo con il testo firmato da Maggio e una violenta tempesta sonora a bombardarlo.

Schiuma – Domani sarò un ragno: Un brano delicato e minimale, dove Schiuma racconta con semplicità le difficoltà di fare coming out e del dover in qualche modo giustificare chi si è a un mondo che spesso non è disposto ad ascoltare.

Yosh Whale – Woody: Gli Yosh Whale mostrano la continua ricerca della luce in mezzo al buio, lasciando che sia la musica ad aprire le strade necessarie per mettersi in salvo.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 15 marzo di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-03-15 10:30:00

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