In attesa dell'intensissimo weekend che ci riporterà al Circolo Magnolia per Tough As You Fest, festival realizzato da Dr. Martens e MI AMI, abbiamo un venerdì carico di musica nuova in cui buttarsi a pesce: dal debutto solista di Chiello (nostro disco della settimana), al singolo a sorpresa di Nayt, passando per la svolta elettronica post lockdown di Jesse the Faccio, un'inedita Matilde Davoli in italiano, il ritorno di Brividee e molto altro ancora. Ecco tutto il meglio della nuova musica nel nostro bollettino del venerdì.
Anna Bassy – Monsters
5 tracce, 5 diverse richieste d'aiuto: la cantautrice italo-nigeriana ruota con delicatezza attorno alle sue paure, riuscendo a muoversi con disinvoltura tra ritmiche afrobeat, vocalità soul, approccio pop, contaminazioni elettroniche e richiami folk.
Candra – Io no
Candra esordisce con un'autobiografica lettera di scuse rivolta a una madre e un padre, come ringraziamento per esserlo stati comunque, nonostante tutto. Una voce rotta dalla consapevolezza di aver ferito i propri. Accompagnata da un docile chitarra, che vomita tutto il suo sincero dolore.
Giovapiùgiova – Sarebbe bello
Sulla schizofrenica strumentale di Grindalf, che alterna cassa dritta con sonorità jungle, Giova guarda dentro sé per mostrare tutti i suoi sogni inespressi. Che presto si trasformano in incubi, preda delle angosce e delle paure che lo attanagliano.
Jesse the Faccio – Credo mi vedi
Dalla claustrofobia post lockdown esce un nuovo Jesse the Faccio, più intimo, più chiuso in sé stesso, più smarrito nel mondo. L'estetica "sfasciona" lascia posto a una disarmante e onesta sofferenza, turbata da ansiogene interferenze elettroniche, in cui sentirsi meno soli di quanto non lo siamo davvero.
Laila Al Habash – Gelosa
Dopo aver mostrato tutta la sua dolcezza, Laila Al Habash esalta il lato più deciso del suo carattere in un singolo che anticipa il suo primo album: Gelosa è un elettro pop fiero che diventa quasi aggressivo, il manifesto di chi non è capace di stare in secondo piano, ma affronta la vita di petto.
Marco Shuttle – Cobalt Desert Oasis
Partendo da una fotografia della riva di un lago, Marco Shuttle lega i colori freddi di strumenti analogici e digitali in una fusione a tratti inscindibile, che con lentezza inesorabile ci mostra i fotogrammi mozzafiato di un mondo che altrimenti sfuggirebbe ai nostri occhi.
Nayt, 3D – La mia noia
Così, a sorpresa, Nayt torna a rubare la scena con un singolo direttissimo e, al solito, dall'incredibile lucidità: ne La mia noia, sull'eleganza di un arrangiamento jazzy, Nayt parla con brutale onestà del suo rapporto con il mondo che lo circonda, tra l'impotenza di cambiare le cose e la necessità di una mano che venga tesa in aiuto.
Disco della settimana: Chiello – Oceano paradiso
Chiello si toglie la veste di trapper e mostra, finalmente, tutte le sfaccettature del suo cuore sanguinante, con l'aiuto soprattutto di Colombre e Greg Willen. Il suo è un autentico dolore ululato alla luna, alla ricerca ostinata di una pace destinata, comunque, a svanire.
Dischi
Dirt O'Malley – Profondo: Il rapper palermitano fa la sua personale rincorsa della felicità, con testi introspettivi che mettono a confronto rabbia, frustrazione e ansie con una immortale vena romantica.
Leo Pari – Live at Jedi Sound Studio: Mini ep con 4 brani estratti dal precedente disco Stelle forever, suonate dal vivo in versione intimista.
Loop – The Leaf: La band milanese pubblica uno sfaccettato ep di quattro brani a cavallo fra indie, classic rock, folk punk e alt country, dove il concetto di duplicità lega tutte le tracce.
marasmo – fuorisede: marasmo, dalla sua casa fredda, divisa con mille coinquilini e con la dispensa vuota, scava nell'underground di Milano e ne offre una visione del tutto nuova, facendo brillare la frenesia della città.
Kaufman – Parkour (Lato A): I Kaufman si fanno portavoce di una generazione disinvolta ma inquieta, in un racconto a occhi aperti della precarietà.
Rinky Tinky Jazz Orchestra – Ready For Another Universe: L'ensemble funk si cimenta per la prima volta nella scrittura di brani originali, in un’evoluzione inarrestabile che parla di cambiamento, di rinascita e di amore.
Rollover Djs – Just a Little Bit in My Pocket: 5 tracce di elettronica chill soffusa e variegata, che ci portano dal tramonto all'alba su di un'isola in mezzo al mare.
Vanishing Twin – Ookii Gekkou: La band cosmopolita della batterista Valentina Magaletti arriva al suo terzo, raffinatissimo album incorporando elementi di afrofunk, improvvisazione jazz e avanguardia, sulla scia dei fratelli maggiori Stereolab.
Singoli
Aftersalsa – Matteo davvero: La band milanese trova un rifugio future pop nel mare di notte, con suoni sommersi ed echi synth, dove galleggiando si gode anche la vista del buio.
Aligi – La mia luce: Nel suo esordio solista Aligi ritorna bambino, si perde, fantastica, conosce nuovi lati di sé e si lancia in una nuovo percorso clubbing nel buio di una notte dilatata all'inverosimile.
Andreotti – Vinaccia: Il lo fi sognante e tinto da una leggera psichedelia di Andreotti sfocia nei primi Tame Impala, con un singolo che guarda sfacciatamente agli anni '70.
Brividee – Niente torna come prima: Immerso in sonorità scure, Niente torna come prima parla del faticoso processo di accettazione di un passato che, nel bene e nel male, non si può cambiare.
Circolo Lehmann – Polarizzato: Un brano trascinato da un riff di chitarra potente e suggestivo che sembra rincorrere la speranza di una vita nuova, tra sogno e incertezze, senza mai rivelare verso quale destino si andrà a scontrare.
Ganzo – Me pienze ancora: Su una strumentale dalle sfumature r'n'b cucita da No Label, Ganzo si trova a riflettere sulle incomprensioni in un rapporto di coppia con una morbida ballata.
Kaze – Lasciami/Non c'è spazio per le foto: Doppio singolo per Kaze, con la storia di due relazioni agli opposti che finiscono per specchiarsi l'una nell'altra.
Matilde Davoli – Il coraggio di provare: Al suo primo singolo in italiano, Matilde Davoli si trova sussurrare parole su un muri di docili synth, per poi lasciare che la voce cresca fino a cercare di domare il muro sonoro che tenta di sommergerla.
Michael Venturini – Il mondo degli adulti: Col suo nostalgico occhio verso gli anni '60, Michael Venturini veste i panni di un uomo che si ritrova a essere ciò che non sarebbe mai voluto diventare, confortandosi nei suoi sogni di gioventù.
Ndrskillz – Forza centrifuga: Ndrskillz racconta di scenari in cui la rabbia, alimentata da un passato burrascoso, lo porta a intraprendere strade sbagliate, rischiando quasi di compromettere tutto.
The Tangram – Feel: I Tangram anticipano il loro nuovo album con un brano che rappresenta la libertà e la possibilità di decidere chi si vuole essere senza filtri e in completa onestà.
Vasco Rossi – Siamo qui: Ballatona alla Vasco in cui batte forte quel "noi" collettivo, che ci unisce tutti di fronte alle avversità. Uno sprazzo di umanità tanto semplice quanto prezioso.
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L'articolo Il Bollettino di venerdì 15 ottobre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2021-10-15 11:10:00
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