Il Bollettino di venerdì 17 febbraio

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #7
Il Bollettino della settimana #7

Vi siete ripresi dalla settimana sanremese? Se avete bisogno di scacciare dalle orecchie l'infilata di brani dell'Ariston siamo qua apposta: dalla dichiarazione d'amore di Auroro Borealo all'arpa frammentata di Kety Fusco, passando per il rito futurista dei Mombao, la frustrazione mascherata da dolcezza di Sillyelly, la ballata agrodolce di Rareş, ecco tutto il meglio della nuova musica nel nostro bollettino del venerdì!

Adriana – N.M.W.

La voce di Adriana è capace di lanciarsi in ricche melodie soul, salire in acuti energici come scendere in profondità: tutto questo succede nell'introspettivo N.M.W., dando vita a uno sfogo di fronte agli ostacoli pressanti della vita che mescola elegantemente hip hop e r&b. 

Auroro Borealo – Ti amo

Ti amo è un'apostrofo rosa (circa) tra le parole Auroro e Borealo, una serie di paragoni sentimentali tra il surreale e l'esilarante, per celebrare un San Valentino freak e ricordarci che non serve saper cantare quando la voce è quella del cuore.

Kety Fusco – Starless

Kety Fusco scompone e ricompone i suoni della sua arpa, per addentrarsi in terreni ricoperti da una nebbia da diradare: Starless è un brano dai tratti crepuscolari ricco di tensione, che solo con frammenti sonori riesce a immergerci in una notte senza luna. 

Mombao – Rasti

Il nomadismo sonoro del duo Mombao questa volta finisce in Serbia, trasformando un canto tradizionale nella colonna sonora di un rito tribale futuristico: Rasti guarda sia alle radici dell'umanità che allo spazio siderale, per proiettare mente e corpo in una dimensione ultraterrena.

Sillyelly – Gudetama

Sillyelly, una delle queen della scena hyperpop italiana, nasconde dietro un'apparente dolcezza tutta la frustrazione e il disagio di una generazione schiacciata dal peso dell'ansia, confessando le proprie paranoie con vocine pitchate e un beat martellante.

Stain – Kindergarten (Pt. II)

La band pugliese degli Stain osa ancora di più nel secondo capitolo di Kindergarten: 6 tracce imprevedibili, dove spirali soffocanti allentano di colpo la presa per lasciare spazio a visioni oniriche e viceversa, in un groviglio inestricabile di elettronica e alt rock.

SVD – Honda

La voce di SVD porta dentro l'urgenza di chi ha un bisogno viscerale di farsi ascoltare: Honda è la sua corsa a zigzag per non farsi travolgere dalle emozioni e le fragilità di tutti i giorni, sapendo che comunque, prima o poi, arriveranno tutte insieme.

Disco della settimana: Starving Pets – No Shake, No Feels

Il disco di debutto del progetto di Andrea Sassano si poggia su un intimismo post rock dalle atmosfere tetre e avvolgenti, con una sottile nebbia che si stringe al cuore e la rarefatta malinconia in bianco e nero dei Cigarettes After Sex.

Dischi

Colla Zio – Rockabilly Carter: I Colla Zio corrono senza meta per chilometri, lasciandosi guidare solo dal proprio istinto, mettendo tutta la loro fotta e vitalità in un disco pop dall'energia dirompente.

Crema – Cinema Soda: Il trio marchigiano guidato da Ruben Camillas ci porta in un vortice delirante di versi sconnessi, filastrocche allucinogene e pensieri di bambini troppo cresciuti, da cui farsi stritolare ancora e ancora.

Faiah – Nemmeno per sogno: Faiah ci fa entrare all'interno della sua cameretta, dove tra le pareti rimbalzano sogni, ansie, incertezze e frustrazioni, fino a condensare il tutto in un ep ricco di colori.

Marrano – Carne ossa: Il terzo album dei Marrano si infuoca di sfoghi alt rock fuori controllo, lasciando alle loro spalle solo emozioni ridotte in cenere.

Simon Cole – Panico: Simon Cole scava dentro le ansie e le paure che lo animano, portandole alla luce del sole sotto forma di un ep di delicato pop, con cui provare a sconfiggerle o, almeno, imparare a conviverci.

Singoli

Alberto Cipolla – Untitled 14: Il compositore Alberto Cipolla si fa ispirare da due poesie del premio Nobel Wisława Szymborska, intrecciandole in una cupa ballata neoclassica da cui lasciarsi destabilizzare.

Anonima Sentimenti – Pancia piena: Un pasto che sembra un banchetto per l'Anonima Sentimenti, dove fare indigestione delle barre esplicite e ironiche dei vari membri del collettivo su un trascinante beat boom bap.

Carolina Bubbico – Portami a ballare: La musicista salentina ritorna con un sospirato canto d'amore, che si snoda elegantemente sotto una pioggerella fine.

Dead Cells Corporation – Born this way (but not the Gaga's one): Il delirio sintetico dei Dead Cells Corporation spinge ancora di più l'acceleratore sui bpm, portandoci in un rave con un sample in arabo a fare da traino.

Dirty Söcks – Bambino neviskio: Il collettivo Dirty Söcks ribalta Xdono di Tiziano Ferro con un singolo urban crepuscolare, caratterizzato da un susseguirsi di immagini ruvide e ritornelli carichi di pathos.

Esteban – Milano, abbracciami: Il girovago Esteban scrive la dichiarazione d'amore per la città che, più di tutte, è la sua, dove il grigiore che lo circonda si confonde con l'arcobaleno che gli illumina gli occhi.

I Fiumi – Quanto più rumore: I Fiumi rispondono all'entropia del presente con ancora più imprevedibilità, dando sfogo ai nostri sentimenti repressi per lasciarli ballare liberamente sulle macerie di tutto ciò che va distrutto.

La musica di Forte – Bilocale: Una storia d’amore non vissuta mai appieno, dove si rivive un bel ricordo col rimpianto che potesse essere qualcosa di più grande e intenso.

Lady Vie – Nina Says: La chitarra di Giorgio Canali traccia la strada per la voce di Lady Vie, che riprende un'intervista realizzata da Nina Simone per lanciare il suo canto di libertà. 

Mattak – Lacrime di coccodrillo: Mattak esorcizza la coda emotiva di una relazione dannosa attraverso liriche e punchline taglienti, trovando una chiave ironica per rileggere quanto successo.

Qualunque – 32 denti: Qualunque, bloccato in coda in tangenziale, coglie l'occasione per guardarsi dentro, riflettere mentre il mondo è fermo, lasciando che sia la sua profonda sensibilità a guidarlo.

Rareş – Peggiore mossa: Rareş affronta la fine di una relazione con una ballata agrodolce dalla coda elettronica, in cui lo struggimento si scioglie nell'arpeggio essenziale di chitarra e nelle manipolazioni vocali alla Bon Iver.

Romanderground, Beatrice Gatto – Arpanet: Il trio di rapper formato da Prisma, Mister T e DJ Snifta viene affiancato dalla cantante Beatrice Gatto per proiettare uno scenario distopico, con beat futuristici e tecnologici mischiati a suoni tribali e animaleschi.

Rumba de Bodas, Newen Afrobeat – Chale: I Rumba de Bodas portano la forza del loro ritmo oltre l'Atlantico, fino alle orecchie dei cileni Newen Afrobeat, per un inno di libertà del corpo dalle variopinte sfumature afrolatine.

Supernino – B-uongiorno: Supernino unisce atmosfere solari e scanzonate con un testo doloroso, per raccontare le difficoltà del vivere senza morali o inutili giri di parole.

The Visionaire – Actress: Una ipnotica litania 80s, a cavallo tra new wave e post punk, sorretta da synth vaporosi e da una sezione ritmica che richiama Atmosphere dei Joy Division.

Ufo Blu – Cresci bambino: Gli Ufo Blu offrono la loro guida all'età adulta con un singolone future pop che invita a lasciare spazio all'emotività che ognuno di noi ha dentro, senza vergognarsene, ma facendone un motore creativo.

Westcross, Rayan & Intifaya – UFC: Westcross collabora con i suoi concittadini Rayan & Intifaya per un banger che li unisce a livello di suono, immaginario e background.

Yamba, Diss Gacha – No Gangsta: I due rapper si alternano sul beat per mettere a confronto la loro prospettiva sul mondo, in un incontro/scontro che passa da una sfilza di rime serratissime.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 17 febbraio di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-02-17 10:30:00

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