Dopo averli visti l'ultima volta, appena qualche settimana fa, prendersi il palco del MI MANCHI, ecco che i Vanarin fanno ancora centro con Treading Water, loro secondo album e nostro disco della settimana. Ma non ci sono solo loro in questo afoso venerdì di giugno, anzi: dal ritorno di La Municipàl al feat di Blanco con Sfera Ebbasta, da Immanuel Casto che canta l'orrore dei cazzi in chat all'apocalisse di Tom Morello con The Bloody Beetroots, passando per la svolta psichedelica di Go Dugong col nome di Gianpace, la compilation dedicata a Babalot, Marco Castello, Ginevra, Tatum Rush, Rareș, Inude e molto altro ancora, ecco tutto il meglio di questa settimana musicale.
AA. VV. – Doppelganger #2
Compilation dedicata interamente a Babalot, cantautore siciliano tra i veri precursori della scena indie, con la partecipazione di Maggio, Jesse the Faccio, Cosmetic, Lo Stato Sociale e un inedito dello stesso Babalot.
Gianpace, Mace – Golden Teacher
Go Dugong cambia volto e diventa Gianpace: assieme a Mace, il suo primo singolo è il primo step di un rinascimento psichedelico in cui esaltare le nostre percezioni fisiche, per proiettarle in una dimensione extrasensoriale.
Ginevra – Club
Mettiamoci le cuffie, immergiamoci nel suono e scivoliamo nel buio in un Club come fa Ginevra, in cerca di "tutto quello che ero, che sono e che sarò" ed evocando un universo di leggerezza e libertà. Ma anche di solitudine e d’amore.
Leatherette – Mixed Waste
I Leatherette compongono e disgregano qualsiasi combinazione di scarti fisici e digitali trasformandoli in incubi post punk e no wave. Mixed Waste è un ep di appena 4 tracce densissime, che guardano alle ritmiche paranoiche dei Viagra Boys e alla ruvida eleganza di King Krule.
LNDFK, Chester Watson – Don't Know I'm Dead Or Not
LNDFK ritorna con un brano alienante e scomposto sul fenomeno della depersonalizzazione, dove un beat aspro ci accompagna tra flussi di coscienza, immersioni subacquee e disturbanti glitch. Il tutto con la partecipazione dell'astro nascente del rap americano Chester Watson.
Marco Castello – Avò
Un intero minuto di strumentale serrata – quasi utopia, nel pop di oggi – diventa una sussurrata ballata funk jazz in siciliano con qualche accenno di psichedelia, tra le visioni dei Traffic di Steve Winwood e la raffinatezza degli Steely Dan.
Tatum Rush – Luna nera
Sarà che abbiamo ancora negli occhi il suo incredibile live nella serata di Sogno di una notte di mezza estate in Triennale, ma Tatum Rush sembra ormai essere inarrivabile nel suo ruolo di maestro di groove ed eleganza. Sotto questa Luna nera di dance ammiccante è impossibile stare fermi.
Disco della settimana: Vanarin – Treading Water
I Vanarin riescono a fare pop senza essere pop: sfumature funk sfilacciate, intarsi chitarristici dal vago sentore psichedelico, synth sospirati e una scrittura che evoca i Tame Impala e l'ultimo Mac DeMarco fanno di Treading Water un gioiellino catchy.
Dischi
Castelli – Castelli: Ep d’esordio della voce dei Clone Culture, in cui ostinati synth new wave anni ’80 incontrano l’indie rock dei primi anni 2000.
Caveleon – Sometimes I’m Still: Secondo capitolo della trilogia che andrà a comporre il nuovo album della band milanese, questa volta incentrato sulla ricerca di sé stessi e su quelle domande che spesso non trovano risposta.
Degà – Golden hour: Ep costruito sull’inseguimento di un tramonto per riscoprire il valore terapeutico della musica, capace davvero di salvarci la vita.
Dinelli – Tiny Seeds: Dinelli si stacca dal suo passato hardcore punk con i Seed ‘n’ Feed per un disco intimo e personale, tra venature folk e alternative rock.
Dropout – Memories from a distant future: La visione distopica di Davide Burattin si traduce in un album stratificato, influenzato dal kraut rock, dal folk e da un futuro che ancora non riusciamo a immaginare.
Halba x Foldino – Immaginario: 14 tracce sospese tra il reale e l’astratto, in cui il duo ondeggia tra hip hop, trap e r’n’b. A dare un tocco di colore in più al disco ci sono i feat. con Vegas Jones, Bleu Smith, Masamasa e Ticky B.
La municipàl – Per resistere al tuo fianco: Il quarto album di La municipàl è una dichiarazione di guerra al tempo che passa e all’apparenza, ma anche di amore incondizionato. Una preghiera laica sulle cose importanti della vita.
Malacarna – Malacarna: Un continuo mix di sacro e profano, credenze religiose e superstizioni, storie al confine tra il mitologico e il grottesco, in cui il dialetto lucano si unisce a sonorità blues, goth e industrial.
Mecna – Mentre nessuno guarda deluxe edition: 6 inediti più i due singoli già usciti nelle scorse settimane che vanno ad ampliare l’ultimo disco di Mecna.
Moder – Acrobati: 5 brani in cui le interminabili notti del lockdown prendono una nuova forma, per liberare quell’insopportabile senso di claustrofobia e di fragilità che tutti abbiamo vissuto.
Modulaar – Eternal vol. 1: Esplosioni di bassi avvolgenti increspano lo spazio siderale, aprendo squarci interdimensionali da cui emergono voci eteree e melodie digitali.
Orange Car Crash – Opposition: Deliri psych-pop, fraseggi kraut, melodie quasi morriconiane, noise anni ‘90 e molto altro ancora: il nuovo disco degli Orange Car Crash è uno schizofrenico trip per i palati più raffinati.
Pablo – Povero Pablo: Il rapper casertano si apre con un disco crudo e forte come solo chi mostra le proprie ferite, con tanto di feat. con Ketama, Barracano e il francese Kira R.
Simone Graziano – Embracing the future: Da un telefono inserito all’interno di un pianoforte prende forma il nuovo album di Simone Graziano, dove il suono così inaspettato e domestico dello strumento diventa irresistibile.
Tom Morello & The Bloody Beetroots – The Catastrophists: Tom Morello si fa accompagnare da The Bloody Beetroots in un futuro apocalittico, in cui l'uomo è destinato a diventare polvere.
Singoli
Blanco, Sfera Ebbasta – Mi fai impazzire: L'ossessivo urlo disperato di Blanco trova un sorprendente compagno nell'autotune di Sfera.
Caffelatte – Sottovuoto: Caffelatte racconta il suo senso di alienazione in mezzo alla folla, l’agorafobia e il senso di soffocamento da essa causato, su un ipnotico arrangiamento fatto di enigmatici synth.
Cassandra Raffaele – Antidoto: Singolo dal suono acido, psichedelico e cinematico, in cui si miscelano sapientemente atmosfere dei polizieschi Anni '70, sentori r'n'b e suggestioni orientaleggianti.
Ciliari – Giornata di merda: Titolo inequivocabile per un singolo ironico e frizzante, per aiutare ad arrivare in fondo a quelle giornate che continuano ad andare peggio.
Cimini – Gelosia: Cimini va a pescare i ricordi sbiaditi di feste in spiaggia per dare vita al suo singolo più estivo, in cui realtà e sogno si mescolano.
Claver Gold – Lampi nel blu: 4 anni dopo la sua scomparsa, Prodigy dei Mobb Deep viene omaggiato da Claver Gold in un singolo cupo e denso, riprendendo il sound di uno degli artisti fondamentali per l’hip hop dell’East Coast.
Deleted Soul – Oblivion: Il collettivo globale dei Deleted Soul si mette a esplorare l’oblio, gettandosi in una avvolgente spirale elettronica pronta a divampare.
Ganzo – Percoca: Esordio col botto per Ganzo, giovane musicista napoletano che trova il suo percorso nella strada di contaminazione del neomelodico aperta da Liberato.
Hell On Mask – Copernico: Nel VI capitolo di Decameroom seguiamo le orme di Copernico e ci rendiamo conto che non c'è davvero differenza tra l'esplorazione dei meandri del cosmo e l'esplorazione interiore. E che gli amori terreni sono sempre interstellari.
Immanuel Casto – D!CKPIC: Nuovo inedito in bilico tra ironia e introspezione, in cui il Casto Divo riflette sul disagio che provoca un cazzo mandato in chat senza preavviso.
Inude – Ok, It’s Monday: Il nuovo singolo del trio pugliese che sembra venire da Londra è una riflessione sinestetica sull’ossessiva ripetizione della routine.
Joe Elle – Più forte: Joe Elle mette in musica una seduta psicanalitica, incrociando cantautorato, world music, trip hop, techno, Mina, e future bass.
Leon Faun – Camelot: l’artista romano continua a usare il suo filtro fantasy rap per aprire una finestra sul suo passato e raccontarsi questa volta in maniera ancora più intima, senza nascondere il proprio vissuto.
Michael Venturini – Alibò: Un affascinante bozzetto rodariano che parte dai Kinks e arriva ai Lemon Twigs, senza dimenticare la lezione dei più raffinati cantautori nostrani.
Not a sad story – Rimane l’odore: Struggente brano crudo e poetico che parte dall’esperienza personale della scomparsa di un padre dopo una lunga malattia.
Rareș – Crisi: Un Rareș frenetico ci proietta nella sua Crisi, cercando disperatamente di trovare una via d'uscita da questo loop drammatico per tornare a giorni migliori e spensierati.
Samuele Stanco e i gabbiani malvagi – Generazione: Il cantautorato acustico di Samuele Stanco è uno sgangherato sguardo sul mondo di oggi, strizzando l'occhio all'indie (e prendendolo anche un po' per il culo).
Sealow – Notti vicine: Omaggio a tutti gli animali notturni attraverso una serie di notti insonni, in cui trovare un lampo di genio o cadere preda delle proprie paranoie.
Tanca – Sbadigli: Da un'atmosfera chill di pomeriggio in casa con gli amici, Tanca e Maggio ci mettono un attimo a far esplodere tutto in un assalto jungle, con tanto di furioso cantato punk.
Te quiero Euridice – Un segreto tra di noi: Un amore che non si riconosce più, ma che è costretto ad accettarsi così com’è, con protagonisti un fuorisede tabagista e una sognatrice distratta.
The Ghibertines – In your arms: Una canzone che racconta con delicatezza la serenità che si prova a sentirsi amati e realizzati, a prescindere da tutti gli errori fatti in passato.
The Heron Temple – Sciogliersi un po’: Cantautorato electro-pop, movenze elettroniche e chitarra elettrica, per chi ha sognato almeno una volta di perdersi con qualcuno che si ama.
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L'articolo Il Bollettino di venerdì 18 giugno di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2021-06-18 10:00:00
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