Dal ritorno della band culto dell'emo Riviera all'abbattimento dei confini degli Addict Ameba, dal primo disco di Clauscalmo ai nuovi singoli di La Rappresentante di Lista, Marta Del Grandi e I Hate My Village, senza dimenticare i nuovi nomi da scoprire al MI AMI, come Coca Puma, Pietro Mio e Juck: scopri il meglio della nuova musica nel nostro bollettino del venerdì!
Disco della settimana: Clauscalmo – Passo Monteluna
Il primo disco di Clauscalmo ha la struttura di un viaggio fatto a piedi, un gioiello di folk "da camera" scritto come una poesia enigmistica del quotidiano e suonato con una cura immensa, che attraversa paesaggi alt folk con un'andatura imprevedibile.
Addict Ameba – Caosmosi
Da Milano al resto del mondo: gli Addict Ameba aprono la frontiera della possibilità a un mondo sempre più chiuso e ostile, invitando a entrare con loro in un flusso di energie tra afrobeat, ethio-jazz e latin rock per ricostruire le sbrindellate connessioni umane del presente.
Coca Puma – Panorama Olivia
Coca Puma ha formazione nu jazz, ma la sua musica spazia un po' ovunque, in una terra di nessuno tra l'elettronica, il dream pop, l'ambient e il post-rock e che si può ben ammirare con sguardo incantato nel suo disco di debutto, Panorama Olivia.
Juck – #Leonardo
Juck non ha paura di sgretolare l'EDM e crearne un Frankenstein elettronico: così il suo #Leonardo va a sbattere contro le pareti di un club nel tentativo di abbatterle, imbizzarrito dalle scariche dubstep e glitch hyperpop che gli scorrono nelle vene.
Marta Del Grandi – The Best Sea
A Marta Del Grandi bastano pochissimi elementi per stringere il cuore e portare altrove. The Best Sea è una dedica intima, un canto delicato per un legame inscalfibile, protetto da una corazza invisibile fatta di una manciata di strumenti.
Pietro Mio – Un drink più deciso
Pietro Mio è l'ideale punto d'incontro tra il canto distaccato di Tutti Fenomeni, l'aplomb di Pino D'Angiò e la posa ironica di Fred Buscaglione, qui tormentato dai suoi pensieri mentre si trova su una pista da ballo 80s senza sapere come starci su.
Riviera – Sempre
Il terzo disco di una delle band più apprezzato del nostro emo si schianta spietato contro il disordine delle nostre vite, nella costante ricerca di qualcuno o qualcosa per cui valga la pena ancora sorridere nonostante tutto sembri tenerci distanti.
Simone Matteuzzi – Invito per colazione
Cosa significa essere un giovane artista oggi? È quello che si chiede ogni giorno Simone Matteuzzi, finendo per raccontarsi mescolando la sua poetica cantautoriale con il nu jazz, la sperimentazione elettronica e un velo di ben dosata ironia.
Dischi
3D – Empirìa: 3D sceglie di farsi guidare dalla bellezza come ideale per 12 brani di immersione totale nell'hip hop, per celebrare l'essenza stessa del fare musica.
Ainé – Buio: La prima parte del nuovo concept album di Ainé è fatta di 5 brani per iniziare a elaborare una separazione, lasciando che il suo disorientamento si specchi in una malinconia soul notturna.
Cheriach Re – Radici: L'ep della cantautrice comasca è un viaggio alla ricerca delle proprie origini, fino a ricostruire i tasselli fondanti della propria identità e illuminarli con la dolcezza del suo folk minimale.
Chiaré – Chiaré: L'omonimo debutto della cantautrice salentina è avvolto da atmosfere soffuse tra jazz e cantautorato, dove si manifestano i traumi lasciati da un amore difficile.
Disturbat! Altr! – Disturbat! Altr!: Un collettivo artistico composto da oltre 20 persone per reinterpretare i brani dell’ultimo disco dei Disturbati Dalla CUiete, come omaggio a questo gruppo pioniere della spoken music italiana e al suo fondatore Alberto Dubito.
Duo Bucolico – Cerbottane: Il ritorno del Duo Bucolico mette insieme una sfilza di canzoncine folleggianti, filastrocche surreali guidate da tastiere saltellanti per rendersi di conto di quanto la vita sia uno scherzo.
Jack the Smoker – Sedicinoni: Le barre di Jack the Smoker, assieme a quelle di tanti ospiti, disegnano una realtà compromessa da relazioni complesse e situazioni di inevitabile precarietà, senza che il gelo delle strumentali spenga la piccola fiammella di speranza rimasta nel futuro.
Lum – From a Cold Valley: Il progetto del friulano Tommaso Brunello si muove in un territorio minaccioso, oscuro, dove lo stoner e la psichedelia disegnano una spirale ipnotica.
Lumen – Corrente libera vitale: Lo sguardo di Lumen si schiude sul mondo con il bagliore di chi sa ancora sognare, ritrovando nella quotidianità una meraviglia delicata da far risaltare in eterei brani tra folk ed elettronica.
Mazzariello – Antisommossa: Il nuovo ep del cantautore raccoglie un compendio di emozioni in bilico ancora di più del mondo in cui viviamo, mosse da un piglio pop tra brani più ritmati e veloci a momenti di riflessione più rallentati e sognanti.
Weird Bloom – Stargate: Il terzo disco di Weird Bloom si imbarca per un viaggio interstellare nelle galassie del glam, facendo della polvere di stelle la materia prima del suo ruvido rock figlio di Marc Bolan e New York Dolls.
Singoli
Anna – Vieni dalla baddie: Il nuovo singolo di Anna si muove su un beat sexy e incalzante, manifesto per tutto quelle ragazze che sanno di spaccare e non hanno intenzione di farsi mettere i piedi in testa da nessuno.
Anna Castiglia, Ghemon – Whitman: Anna Castiglia duetta con Ghemon su un leggero funk acustico, per trovare un senso a una relazione che finisce lasciando troppe domande e quasi nessuna risposta.
Cassio – Amore ti odio: Cassio si sfoga su un emo folk sporcato di punk, raccontando le paure di come possa andare a finire la storia quando si sentono i sentimenti farsi troppo grandi per essere contenuti.
Chadia – Le regole della bitch: Chadia si rivolge prima alle ragazze e poi ai ragazzi con un doppio decalogo crudo e direttissimo, per riaffermare la propria identità e sfanculare le violenze e gli abusi di ogni sorta.
Estremo, Rizzo – Milano: Estremo affida alla voce di Rizzo la sua fuga dalle ansie generate dalla vita frenetica di una metropoli, ben rappresentata dalla spinta martellante della strumentale elettronica.
Giovanni Pedersini – Angolo/Lisbona: Altra doppietta di singoli per il progetto solista del chitarrista dei Giallorenzo e Malkovic, due ottimi cioccolatini con cui mitigare la malinconia senza mai rallentare il ritmo.
Giovanni Ti Amo – Cocktail di gamberi: Giovanni Ti Amo ci offre la sua take sulla surf music degli anni '60, portandola di corsa nel 2024 e sempre con il cuore che scoppia fuori dal petto.
I Hate My Village – Artiminime: Il supergruppo apre la sua jam tumultuosa ai cortocircuiti e agli spigoli più affilati, fino a cavarne fuori un flusso metallico illuminato dalla psichedelia e dall'imprevedibilità.
La Rappresentante di Lista – Paradiso: Il ritorno de La Rappresentante di Lista passa per un brano dai richiami alt rock anni '90 dominato dalla chitarra, dando una nuova veste inedita a una delle band più capace di reinventarsi degli ultimi anni.
Le canzoni giuste – Metaversus: La band abruzzese fa del suo rap demenziale l'eco del delirio del metaverso, usando anche un sample di Lundini e la voce ormai mematissima di Gerry Scotti.
Leland Did It – Planets: Il singolo della band pugliese, dalla colonna sonora del corto Dear Alice, si strugge su dilatazioni di chitarra e di synth, per una ballata crepuscolare dalla veste sintetica.
Maestro Pellegrini – Non puoi rimanere: Il cantautore toscano si trova ad affrontare il tema della perdita con una canzone piena di dolore e consapevolezza, immersa negli angoli più feroci delle nostre emozioni.
Perenne – HD: Dopo la frenesia city pop dell'esordio, Perenne si concede una ballata che si adagia sulla vulnerabilità dei ricordi, a metà tra quelli che riemergono nel cervello e a quelli affidate alle banche dati perché non riusciamo a tenerli dentro.
Tony Scorpioni – Passepartout: Il tono suadente di Tony Scorpioni si avviluppa a un'ipnotica melodia da incantatore di serpenti, per poi colpire quando la guardia è abbassata.
Tutto Piange – Garageband: Sul rimbalzo di basso e chitarra la voce di Tutto Piange gioca a tenere insieme freschezza e malinconia, dandoci un quadro di immagini dolorose che si srotola con delicatezza di fronte a noi.
Ugo Crepa – Stanca: Ugo Crepa scarta il ritmo frenetico delle giornate con un pezzo dove fermarsi a tirare il fiato, per guardare per un attimo come sta scorrendo tutto troppo velocemente.
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L'articolo Il Bollettino di venerdì 19 aprile di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-04-19 10:30:00
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