Il Bollettino di venerdì 19 gennaio

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

L'apocalisse sognata dall'Officina della Camomilla, Cosmo ci scuote senza preavviso, la feroce emotività di Cuperose. E poi Her Skin, Tripolare, Fuera, Bartolini, Giovanni Ti Amo, Montag, Il quadro di Troisi, Clode e moltissimo altro nel nostro bollettino del venerdì!

Disco della settimana: Cuperose – Cuperose

L'universo musicale di Cuperose si basa sulla dolcezza e sulla fragilità del suo autore, ma poi si spalanca su mondi feroci ed elettronici, distorti e ben congegnati. Un grande esordio che brilla di una luce bianca e azzurra.

Clode – Funi

Dopo averci steso col suo esordio alla scorsa Notte dei CBCR, Clode condivide al mondo il suo secondo singolo, Funi, dove i synth stringono i polsi e riportano a un passato irrisolto da cui sembra ancora impossibile slegarsi.

Cosmo – Troppo forte

Uscito a sorpresa per ribaltarci ancora una volta, Troppo forte è l'essenza più dance di Cosmo, un crescendo elettronico dove perdere il controllo di più a ogni beat e scrollarsi ogni pensiero di dosso con un ballo liberatorio, per poi riprendere il fiato nella coda ambient finale.

Her Skin – Practical Magic

Her Skin fa esplodere le proprie insicurezze con un brano power pop dalle salde radici folk: Practical Magic è lo sfogo di chi si trova sui binari della vita adulta con una sensazione costante di inadeguatezza addosso, con gli stessi errori di sempre in agguato dietro l'angolo.

La malasorte – Porta fortuna

Il primo album del duo La Malasorte cerca di aprire quelle crepe nei muri emotivi e comunicativi di cui spesso ci circondiamo guardandosi dentro, riportando a galla ciò che nascondiamo nel nostro intimo per lasciarlo libero di divampare in un conscious rap su strumentali elettroniche dominate dal caos.

Lepre – Eremo

Lepre trova rifugio dal delirio del quotidiano in una manciata di pezzi strappati al tempo che corre veloce: Eremo è uno spazio che tiene fuori tutto il resto e ci concede di trovare nelle strutture spezzate dei brani un attimo di respiro.

L'officina della camomilla – Dreamcore

Francesco De Leo condensa le immagini più vivide e violente del nostro presente in un mondo di sogno: Dreamcore è una visione onirica uscita da un film di Harmony Korine, dove la decadenza del mondo occidentale diventa un soffice materasso su cui stendersi.

Rosolo Roso – Rosolo rosa

Rosolo Roso sa essere ambiguo e inconfondibile, cantare d'amore e di quanti siamo tutti degli idioti, finendo per essere uno dei pochi a essere serio. E lo dimostra con Rosolo rosa,  ep in costante bilico tra il lol e il romantico, dove l'amore che trionfa è quello per il rischio.

Dischi

Alsogood – Elsewhere: Il producer Alsogood porta le sue radici jazz e hip hop verso un viaggio spirituale nell'aldilà, accompagnato da numerosi feat. di pregio.

Angela Iris – Elisir: Il secondo ep di Angela Iris vuole essere un antidoto agli amori che inquinano il cuore, in un flusso r&b che ondeggia tra la malinconia e la felicità.

Bengala Fire – La band: Il primo disco della band passata per X Factor si agita in un rock che viaggia per le periferie e che prende a pugni la nostra quotidianità.

Cranìa – 584: L'esordio di Cranìa si muove in ordine alla ricerca di un fugace attimo di luce, per un pop notturno che sa trovare quando è il momento giusto per brillare.

Exhibit, Serpe Terror – Splitalia: Quattro cover di brani iconici della musica italiana maciullate dal noise punk degli Exhibit e dal delirio gabber screamo dei Serpe Terror, per uno split che vi spaccherà la testa.

Golpe – Seconda Repubblica: I Golpe continuano il loro racconto di un mondo politico attraverso il loro intreccio di jazz, post rock e library music, entrando nei meandri più oscuri e significativi dell'era berlusconiana.

Kiwi666 – Y: Il cantautore Kiwi666 fa confluire il suo animo più psichedelico in un mondo sonoro che va dal folk rock alla new wave per raccontare una serie di personaggi che cercano la libertà senza sapere davvero dove trovarla. 

Kostja – Negative Of A Reverie: Il nuovo ep di Kostja si districa tra le immagini di un finto benessere quotidiano facendo emergere un disagio interiore cronico, il tutto unendo sintetizzatori, batterie elettroniche e fraseggi alt rock in una dimensione pop.

MOLTObELLO – Eterno al lotto: Il duo si trova in bilico tra il trovarsi adulti e il sentirsi ancora bambini all'interno del mondo, cercando di non intaccare la loro visione utopistica con un pop che si prende la libertà di sognare sempre.

Oyoshe – A.M.E.N.: Il rapper e producer napoletano porta un nuovo album che trasuda rabbia e riflessività al tempo stesso, con lo scopo di mandare un messaggio di unione a un'umanità sempre più frammentata.

Princess Nostalgia – Inanna: L'italoamericana Princess Nostalgia mescola per la prima volta inglese e italiano in un electro pop iper contaminato, con scenari imprevedibili che si susseguono uno dietro l'altro.

Sally Cruz – Confessione: Sally Cruz fa del suo primo ep un diario dove raccontare anche gli aspetti più intimi e dolorosi della propria vita, per un pop venato di urban e afflitto da mille tormenti.

Seife – Keep quiet, stormy night: Seife attraversa la notte con tre tracce, ognuna accompagna da un feat., per raccontarne al meglio tutti i contrasti che risaltano ancora di più nel buio.

Suvari – Buh: Suvari affronta un percorso di nove brani per riappacificarsi con i traumi del passato che ancora lo tormentano, andando a sbatterci dritto con un mix di post punk, elettronica e cantautorato.

Singoli

Arianna Pasini, Generic Animal – Tempo: In mezzo agli scatoloni impolverati di un trasloco confuso Arianna riflette sulle cose perse che non torneranno indietro, con un filo di voce che si muove sugli spigoli dell'arrangiamento e la voce di Generic Animal a fare da eco.

Assurditè – Bella storia: Assurditè ci proietta avanti nel tempo di cent'anni, immaginandosi un ultimo matrimonio sulla terra come rappresentazione più pura dell'amore che si adagia su una dolce melodia.

Atarde – Muschio: Un incontro casuale con una persona un tempo importante diventa un vortice emotivo che finisce per sovrastare Atarde, che esprime tutto il suo disorientamento in un pop di elettronica febbricitante.

Bartolini – Cimitero: Bartolini canta una canzone all'apparenza leggera che dentro nasconde un trauma mai del tutto elaborato, raccontando tutto il dolore e il disorientamento che continuano a riecheggiare dopo una perdita.

Dj Fastcut ft. Murubutu, Frank Siciliano, Davide Shorty – Ritorno al futuro: Il quarto capitolo della saga Dead Poets si arricchisce di un singolo che mescola l'hip hop classico con la drill, in un continuo scambio tra presente, passato e futuro anche nel testo.

DJ Shocca, Silent Bob, Clementino – La fame: DJ Shocca aggiunge un tassello al suo Sacrosanto mettendo tutto lo struggle di Silent Bob e Clementino su una traccia imponente.

Eakos – Chiuso nel cubo: Le domande che affliggono Eakos nel suo trovarsi bloccato in una stasi da cui non sa come uscire si traducono in un r&b riflessivo, dai chiaroscuri elettronici, in cerca di una risposta che possa fargli cambiare il passo.

Fuera – Santo: I Fuera raccontano un momento di passaggio vestendo di malinconia la loro elettronica uptempo, dove l'inevitabilità di un addio viene mitigata dalla spinta del beat. 

Giovanni Ti Amo – 18+: Una storia di fine estate vista dallo sguardo da eterno romantico di Giovanni Ti Amo, tra chitarre liquide e una passione travolgente che finisce con lo spegnersi con la stessa velocità con cui si era palesata.

Il quadro di Troisi – La verità: Il quadro di Troisi diventa trio e presenta il suo nuovo corso con La verità, un singolo dominato dall'elettronica e dalla forte vena cantautorale, in cui dare una acuta prospettiva sul nostro presente.

Leon Faun – Anima: La versatilità del flow di Leon Faun brilla in un brano che infila una serie di immagini e di ricordi malinconici, per poi farli esplodere in un ritornello con la cassa in quattro.

Mäelys, Filippo Cattaneo Ponzoni – Buio (al sicuro): Le voci dei due musicisti cercano un rifugio dalle proprie insicurezze, tenendo tutte le ansie fuori dalla propria testa nel ripararsi dentro a un morbido brano r&b.

Margherita Vicario – Dove te ne vai: Margherita Vicario chiude il suo nuovo ep con un dolce canto d'amore che supera le distanze e le attese, acceso dalle fiammate della produzione di Dade.

Montag – Fascicolo: Un brano scritto all'inizio dei vent'anni e ripreso a distanza di tempo come fotografia della fine dell'adolescenza, per provare a ricostruire il puzzle di un rapporto tra due persone senza averne davvero tutte le tessere.

Rondine – Chi lo avrebbe mai detto: Il giovanissimo cantautore romano canta l'amore prima dei vent'anni perdendosi nelle immagini di una storia tra due persone che abbraccia una generazione intera.

Tripolare – Lame e collane: Tripolare canta la sfida di non farsi corrompere dal male che ci circonda nel mondo, usando la violenza che vede attorno a sé come specchio delle proprie emozioni.

Tueri Damasco – Primo rischio assoluto: Tueri Damasco si presenta con una ballata cantautorale dall'anima emo, con sentimenti confusi che incespicano in un crescendo che finisce per riportarci allo stato intimo da cui eravamo partiti.

Ugo Crepa, Ghemon – Candeline: Un biglietto d'auguri sotto forma di canzone, dove Ugo Crepa e Ghemon si alternano nel descrivere una persona cara in un continuo gioco di rime e di incastri.

Voina – Che vita di merda: Su un arrangiamento fatto di chitarre pesanti si infrangono i sogni dei Voina, nel quadro decadente di un presente dove il declino sembra inesorabile.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 19 gennaio di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-01-19 10:30:00

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