Il Bollettino di venerdì 20 gennaio

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #3
Il Bollettino della settimana #3

Dall'ostinata gioia contro il dolore dei C+C=Maxigross alla Sardegna vista con gli occhi di Bluem, dalla rabbia di Speranza al ritorno di Maria Antonietta, passando per Lil Kvneki, Management, Bais, Assurditè, Ele A, Guinevere e molto altro ancora: scopri il meglio della nuova musica nel nostro bollettino del venerdì!

Bais – Vuoto bestiale

Bais canta la necessità di fuggire dalle forze ostili che possono opprimerci dentro un contesto che diventa prigione, sgretolandole con il suo sinuoso pop soul: Vuoto bestiale è quella lacuna che si cerca a tutti i costi di colmare, trovando la soluzione solo negli occhi di un'altra persona.

Bluem – Adele

I suoni della Sardegna in tutto il loro potere ancestrale, rimescolati e stravolti dalle mani di Bluem, con Bawrut alla produzione. La musicista di stanza a Londra omaggia la sua terra partendo dalle composizioni della cagliaritana Adele Madau, portando la tradizione popolare in un nuovo, affascinante universo.

Ciulla – Il cielo sulle spalle

Ciulla firma una canzone d'amore intima e preziosa: Il cielo sulle spalle è una melodia che si incastra tra quei silenzi in cui si vorrebbe dire tutto e non si riesce a spiccicare parola, lasciando che sia la musica a far cantare il cuore. 

Ele A – Globo

Il rap di Ele A oscilla tra l'amore per il sound old school, un immaginario da primi anni 2000 e i pensieri strabordanti di una ventenne che cerca di afferrare il mondo dalle pareti della sua camera, consapevole che basta allungare la mano per prenderselo.

Golpe – Prima repubblica

Da Tangentopoli alla P2, i Golpe esplorano alcuni degli episodi più turpi della politica italiana del secondo dopoguerra, rivestendoli con i loro distintivi arrangiamenti che mescolano noise, math rock e archi per mostrarne tutta la loro depravazione.

Maria Antonietta – Arrivederci

Maria Antonietta torna con un Arrivederci, 5 anni dopo l'ultima volta: un brindisi a tutti quei fantasmi che ci albergano dentro, un addio ai rimpianti e alle occasioni sprecate, per liberarsi di tutto ciò che ci impedisce di brillare e aprirsi, di nuovo, a ciò che la circonda.

Speranza – Welcome to Favelas

Speranza, questa volta con Don Joe alla produzione, lascia che la sua furia ci tempesti senza pietà attraverso barre dure come pietre, plasmate da esperienze personali che ancora gli bruciano sulla pelle e che ogni giorno si ripetono nei quartieri disagiati di ogni città.

Disco della settimana: C+C=Maxigross – Cosmic Res

Il collettivo veronese celebra l'amico Miles Cooper Stanton, scomparso nel 2021, con una grande festa di psichedelia primitiva e ostinata gioia: Cosmic Res non si strugge nel dolore, ma ne ricava una nuova energia vitale, per scacciare la tristezza cantando in mezzo a paesaggi spaziosi e riverberati.

Dischi

Aa. Vv. – Futuro postumo: Davide Bava alle produzioni, Tresdeca, Tito Sherpa, Nasty Mike al mic: così i quattro musicisti, immersi in una Torino notturna e spettrale, si immaginano un futuro irriconoscibile, scosso da sample jazz e soul e filtrato da una leggera ubriacatura perenne.

Asado Film – Rude Boys: La colonna sonora dell'omonimo film del collettivo ligure, che spazia dal rock alla psichedelia, dall’elettronica allo stoner, la world music e il modern jazz, fino all’utilizzo di campionamenti e beat hip hop.

Atarde – Difetti di forma: Atarde arricchisce il suo ep dello scorso anno con cinque nuove tracce, ampliando ancora di più gli orizzonti del suo variegato pop lo fi.

Elettrogruppogeno – Elettrogruppogeno: La band fiorentina si snoda tra indie rock, pop ed elettronica, lasciando che sia il suo vulcanico piglio demenziale a fare da filo conduttore.

Exhibit – Folli rei: Il noise punk cruento degli Exhibit esplode con spietata violenza, lasciandosi avvinghiare dalle spire della follia per esplorare gli angoli più reconditi dell'io.

Murubutu –Storie d’amore con pioggia e altri racconti di rovesci e temporali Deluxe: a un anno dall’uscita l’ultimo album di Murubutu si arricchisce di quattro inediti, per esplorare ancora di più la pioggia e il tempo, temi portanti del disco.

Nebraska – Jonio: Un album d’esordio che racconta la vita di un fuorisede e la nostalgia del mare di casa, tracciando una linea diretta tra la tradizione del cantautorato italiano col brit pop.

Pillo – La confusione: Il cantautore calabrese scava nelle macerie della vita di ciascuno di noi, in cui c'è sempre qualcosa destinato a rompersi, per sfogare tutta la propria frustrazione e disagio, raggiungendo così la vera serenità.

Rose Villain – Radio Gotham: La rapper pubblica un primo album ricco di esperienze personali e di tensioni febbricitanti, con svolte inaspettate e beat esplosivi che attraversano i vicoli più oscuri di una metropoli cupa.

Samuel – La cena del tempo: Il nuovo, ambizioso progetto crossmediale del cantante dei Subsonica è un dialogo immaginario tra un artista pop e Vivaldi, dove gli spartiti del compositore veneziano vengono trasformati in un’opera sonora tra musica elettronica e barocca.

Samia – Cadiamo a pezzi: Samia arriva drittissima al punto, con le sue metriche taglienti e brani tra l'elettro soul e l'urban pop, lasciando sgorgare libero il suo flusso di coscienza.

Zero Vicious – Quattro stagioni: Il rapper ligure si serve di quattro catastrofi naturali per altrcome metafore per guardare l'amore da diverse prospettive, mettendosi totalmente a nudo nelle sue barre.

Singoli

Aftersat – Terra c'accide: Il rapporto di odio e amore con la propria terra e le proprie radici, rappresentato dalle due voci che si intrecciano nel cantato e nell'incontro tra il testo in dialetto e le infiltrazioni contemporanee del brano.

Assurditè – Pressione bassa: Vi siete mai sentiti addosso molti più anni rispetto a quelli indicati sul passaporto? Assurditè sì: con Pressione bassa scherza sul suo stare fuori dal presente per rifugiarsi nel passato, tra sonorità vintage e precoci dolorini alla schiena. 

Benedetta – In tutti i miei giorni: La delicatezza della voce di Benedetta si stende su un essenziale arrangiamento acustico, che finisce col riempirsi di suoni e di amore.

Brain Saga – Midnight: I milanesi Brain Saga, ispirati dall'Ariel Pink di Pom Pom, si presentano con un singolo che surfa tra le onde più nere del psych rock lo fi, fino a renderle color arcobaleno.

Fosco17 – 3 cose: Il secondo capitolo di una storia fatta di musica e immagini, un piccolo cassetto che custodisce armonia e bossa nova, cantato con voce sognante coperta da un’ironica tristezza.

Guinevere – The Waves Are Calling Us: Guinevere, accompagnata dalle note di un piano che scorrono leggere, ci guida con la sua voce verso il fondo del mare, fino a farci trattenere il respiro e scoprire i colori stupefacenti del fondale.

I Dolori del giovane Walter – Coralli: Una ballatona indie-pop che nasce da un momento di debolezza, un attacco di nostalgia da cui lasciarsi un attimo sopraffare per ricordare la dolcezza di una quotidianità ormai perduta.

Kuni – Home to Me: Kuni canta una ninna nanna sulla fragilità dei rapporti, dove la solitudine e la frustrazione diventano insopportabili, con una melodia che si regge su un sospiro a mostrarci tutta la sua inconfessabile tristezza.

Lil Kvneki, The American Boyfriends, VillaBanks – Domani: Lil Kvneki, sempre più nei panni di Casablancas, canta la sua personale ode alla procrastinazione, aiutato dall'amico VillaBanks.

Lo Stato Sociale, Naska – Che benessere!?: Dopo un singolo di riflessione profonda e spietata, Lo Stato Sociale si fa raggiungere da Naska per un brano satirico della società in cui viviamo, in pieno stile regaz.

Management – Anita: Tra suoni più morbidi e una visione cruda del mondo, i Management cantano con delicatezza una vita senza amore sul punto di spezzarsi, fino a toccarci nel profondo.

Piccolo intervento a cuore aperto – Sottobosco: La band bergamasca, ispirata dai "vicini di casa" Verdena, cerca un riparo lontano da tutto e tutti dove rifugiarsi, per leccarsi le ferite e prepararsi a ricominciare.

Rosita Brucoli – Qualcuno nel tuo letto: Rosita Brucoli aggiunge prezioso tassello al suo disco Camminare e correre, prendendo in mano sentimenti per analizzare l'amore, cercando di non lasciare che ci sopraffaccia.

Strati – I miei occhi: Il cantante classe 2003 debutta con una malinconica ballata bedroom pop, dove la lacerazione per la fine di un amore fa sì male, ma non intacca la sua anima.

Tony D'Alessio – Tutto è diverso: L'attuale voce del Banco e ex frontman degli Ape Escape debutta da solista con un brano potente, condanna assoluta dell'assurdità della guerra.

T Vernice – Techno: A discapito del titolo, T Vernice affonda in una melassa psych gommosa, da cui lasciarsi inglobare quando l'apatia prende il sopravvento su tutto il resto.

Tony Scorpioni – Sirene: La voce profonda di Tony Scorpioni si sovrappone al canto ammaliante di una sirena irraggiungibile, inseguendola per placare le sofferenze di un mondo alla deriva.

White Ear, Lapè, Fausto Dee – Hi My Name Is Planet Earth And I Will Kill You All: La minaccia di morte del pianeta Terra all'umanità, che non è altro l'unico modo che ha di salvarsi, è la macabra immagine di cui White Ear si serve per raccontare un dramma reale e ormai impossibile da ignorare.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 20 gennaio di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-01-20 10:30:00

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