Dalla ricerca spirituale dei Post Nebbia, nostro disco della settimana, all'Eros di De Leo e delle sue muse, passando per lo sguardo incantato di Memento e la pulsazioni da dancefloor di Whitemary, l'ultimo venerdì prima del MI AMI – ma li hai presi i biglietti? – regala tantissima musica per superare questa settimana d'attesa. Da Clauscalmo a Ceneri, da Queen of Saba agli Eugenio In Via di Gioia, Bnkr44, Coez, Ketama, Tatum Rush, Garage Gang e tantissimo altro nel nostro bollettino del venerdì.
Ceneri – Nello spazio che resta
Lo spazio che resta di Ceneri è quello che non è occupato dalle insicurezze che offuscano la mente e dalle fragilità che sembrano insormontabili. 5 tracce come un rifugio sicuro che respirano la leggerezza di Phoebe Bridgers, dove confessare i pensieri che ci assillano e ripulirsi l'animo.
De Leo – Swarovski
De Leo lascia che a cantare siano le voci del desiderio, dell'Eros, della passione più seducente e viscerale che si apre morbida in un mix tra dream pop, psichedelia e dance pop. Swarovski, cristallo fragile come un sussurro che brilla nel canto di Maria Antonietta, cmqmartina, Rachele Bastreghi, Vipera, Lucia Manca e Clementine Le Fruit.
Memento – Acquadolce
Un primo disco sognante, soffice nel suo pop adolescente e non adolescenziale, che porta Memento a sbocciare sulla riva di un lago che è casa. Acquadolce è un luogo intimo, un cantautorato incantato accarezzato da ventate di autotune, romantico e sognante verso il domani.
Novelo – Oggi se ne va
Novelo canta rimanendo distante, apatico, mentre attorno lui impazzisce un grezzo pop punk dalla leggera veste urban. È l'effetto del cuore spezzato, dell'ennesima relazione andata a male e di tutti quei progetti crollati, di un ennesimo giorno che passa mentre si rimane incastrati nella nostalgia.
Nziria – Xxybrid
Nziria si immerge nell'immaginario neomelodico per ribaltarlo completamente, più di quanto avessimo sentito fino ad adesso. Xxybrid sgretola le radici di Nziria con sperimentazioni di avanguardia e techno spinta, per uscire dagli stereotipi di genere e rivendicarle come proprie.
Queen of Saba – Lingua in fiamme
Cassa dritta, immagini esplicite e un cantato sfrenato: la Lingue in fiamme dei Queen of Saba accende la passione, lascia che la giocosità lasci il posto a un istinto irresistibile, esplora ancora di più l'immaginario sensuale della band in un picco da orgasmo.
Whitemary – Chi se ne frega
Quattro parole che danno un'indicazione ben precisa: Chi se ne frega. Whitemary torna per dominare il dancefloor, annullare il pensiero in un ritmo pulsante da celebrare per tutta la notte. Synth sovrapposti, crescendo irrefrenabili e una voce controllata a mantenere viva la tensione, lasciando che sia il nostro corpo a esplodere.
Disco della settimana: Post Nebbia – Entropia Padrepio
Il terzo, ambizioso disco dei Post Nebbia ci porta per le infinite vie dei misteri della fede: Entropia Padrepio stratifica la psichedelia della band veneta in arrangiamenti con echi di Beatles e library music anni '70, in cui cercare sé stessi e un contatto con un'entità superiore slegandosi dallo straniamento della religione.
Dischi
Bandabardò, Cisco – Non fa paura: La band toscana si fa accompagnare dalla storica voce dei Modena City Ramblers in un album per uscire dal buio, tra inediti, cover e rivisitazioni di brani storici.
Battista – La fame nera: Battista vomita il suo disagio sincero verso tutto ciò che lo circonda in un disco crudissimo e bruciante, che affonda i denti nella carne marcescente del nostro tempo.
Brain Ragu – Gaze at the Sun: Il debutto del trio toscano dei Brain Ragu sfilaccia le trame di uno shoegaze strumentale con cupi sfoghi post rock e improvvise spinte elettroniche.
Diplomatico e il Collettivo Ninco Nanco – Troppe parole: Le scorribande corsare della band veneta si fanno ricche di versi e riflessioni, con una forza elettrica che ci scompiglia i capelli.
DJSTIVO – Dopo la notte: I DJSTIVO seguono la traccia di Thundercat per declinarla in un pop notturno, dalle sfumature nu jazz, carezze r'n'b e schegge impazzite di elettronica.
España Circo Este – Ushuaia: Con il naturale prosieguo di Macchu Picchu gli España Circo Este ci portano in una scalpitante fuga dalla realtà, accelerando sempre di più verso una fine del mondo dal significato ribaltato.
Eugenio In Via di Gioia – Amore e rivoluzione: La band torinese spiccano il volo su romantici arrangiamenti beatlesiani, per aprirci gli occhi con dolcezza sui drammi di oggi e, allo stesso tempo, offrirci uno spiraglio di speranza verso il futuro.
Finnegans – Brianzacore: I Finnegans esasperano l'apatia della loro Brianza con dense nebbie di synth, caos indistricabili di synth, chitarre riverberate e voci lamentose, per trovare uno spiraglio di luce con cui diradarla.
Galeffi – Belvedere: Sospira malinconico Galeffi, con un amore sfuggito dalle mani e la Roma post pandemica sullo sfondo, verso un nuovo inizio che punta al cielo più limpido.
IchBinBob – Discoteca di stato: IchBinBob dà la sua prospettiva sulla storia della Prima Repubblica, con sample di comizi, testimonianze dell'epoca remixate e una italo disco in costante evoluzione.
Merifiore – Dentro: Dentro al mondo di Merifiore luccica un funky allegro, spinto da melodie pop e testi ironici e in cui ritrovare sé stessi abbandonandosi a una danza sfrenata.
Miss Fritty – Gangsta Lady: 18 tracce per un rap iper contaminato, capace di passare dall'r'n'b all'house fino al grime, in cui Miss Fritty celebra al massimo la figura della donna moderna.
Rough Enough – Che la testa ti sia lieve: Il nuovo disco del duo siciliano è un abbraccio complice avvolto in un suono hard blues/stoner, per scuotere le proprie debolezze e liberarsi dalle costrizioni emotive.
Singoli
Aquarama – Tsunami: Sulle sognanti spiagge del Brasile, impreziosite da atmosfere da library music italiana anni '60/'70, si staglia la minaccia di una spaventosa onda anomala, in un crescente gioco di contrappesi tra tensione e incanto.
Bnkr44 – Cosa ci resta: Accelerate di beat frenetici, voci disperate e distorsioni sintetiche per un amore agli sgoccioli che ci lascia con una ferita che attraversa tutto il petto.
Bobby Wanna – Lacrime d'oro: Incrocio tra ritornello pop romantico e sofferto e barre morbide introspettive, in cui si cerca di riunire i cocci del proprio cuore spezzato.
Camilla Magli, BigMama – Knock Out: Lo struggimento di Camilla Magli trova una nuova energia nello sconfiggere i pregiudizi altrui, complice l'intervento esplosivo del rap di BigMama.
Caterina Barbieri – At Your Gamut: Un lungo processo di trasformazione che parte da una placida ambient bucata mano a mano da molecole di elettronica acidula, che si compattano fino a disgregarsi di nuovo.
Clauscalmo – Riviera Rivoli: La "gioia subliminale" di Clauscalmo rimane sospesa nell'immobilità dettata dalla timidezza, con la morbidezza di chi sta schiudendo le proprie confessioni mai dette in un canto fragile.
Coez – Essere liberi: Il racconto di una libertà ritrovata ma non cercata, accompagnata da un senso di solitudine come prezzo da pagare per poter vivere così.
Davidof – Drive In: Dentro una melassa anni '80 pulsa il cuore di Davidof, invischiato nelle trame di una torrida notte d'estate che riluce di un nuovo amore.
Drown – I Love Everybody/Canzone di stasera: Il nuovo doppio singolo di Drown incrocia folk e hip hop in un mix notturno, dove si colgono le vocalità tormentate di Puma Blue e lo sguardo torvo di Mark Lanegan.
Emilio Stella, Simone Cristicchi – Salva: Il cantautore romano cerca di cristallizzare ciò che merita di essere salvato in un singolo dal forte potere evocativo, dove si incrociano strumenti acustici con archi drammatici e curve sintetiche.
Garage Gang – Poliamore: "Feste promiscue dove non succede niente", sulla scia di un synth pop/new wave anni '80 à la New Order in cui cerca sfogo l'apatia dei millennial.
I Le Lucertole – Orbo: Un incontro tra un signore anziano e la morte, che non si dispera nello guardare gli ultimi attimi volare via, ma li riempie di una vita bruciante che cancella la paura.
Il Re Tarantola – Aiutiamoli a casa loro comprando le loro lauree: Il Re Tarantola torna per deridere la nostra incredibile capacità di lamentarsi sempre, con un brano dalle spinte punk in cui la realtà è più assurda della fantasia.
Kaufman – Siddharta: Per allontanare i conflitti interiori e gli sbalzi d'umore i Kaufman ci regalano un singolo leggero, capace di riportare la calma nel nostro caos interiore e di farci riprendere il respiro.
Ketama126 – Armageddon: Ketama126 anticipa l'uscita del suo nuovo disco con la title-track Armageddon, un trip autodistruttivo che si muove tra fumi trap e in cui si coglie una vena di solitudine di fronte alla consapevolezza degli errori commessi.
Klen Sheet – Non mi mancherà: Una canzone rap intima, introspettiva e liberatoria, per imparare a staccarsi da quei rapporti che ci hanno ferito nel profondo.
Moci – Mi faccio paura: Moci affronta la parte più buia di sé in un singolo capace di trasformarsi a ogni passo, passando dalla ninnananna a un incubo senza uscita e alternando rabbiosi sfoghi post punk con la dolcezza di un placido bedroom pop.
N!C – Bella così: Tra una strofa eterea e intima, dove ci tormentano i dubbi di sempre, e un ammiccante ritornello funky, N!C crea un rapporto di tensione tra insicurezza e passione, superando la prima gettandosi nell'altra.
Palmaria – Ultraviolet: Un inno alla nostra forza interiore, per abbandonare le insicurezze più recondite e lasciare il posto al coraggio di chiedere aiuto quando ci si sente soli.
Planet Opal – Dancing Trees: Ad anticipare il disco Cartalavonu remixed, i Planet Opal si lasciano stravolgere da una tempesta di meteore a firma Protopapa e Hey Cabrera!.
Tatum Rush – Sparring Partner: Un party chic pieno di personaggi di ogni sorta a bordo della piscina di Tatum Rush, dove un r'n'b swingato apre le porte a una nottata magica.
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L'articolo Il Bollettino di venerdì 20 maggio di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2022-05-20 10:30:00
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