Colombre e Maria Antonietta si scambiano sorrisi complici, Vinicio Capossela ci porta in quel Far West che è ormai il presente, Bais si lascia cullare dalle onde del mare. E poi Centomilacarie si strappa un pezzo di cuore, i Tersø attraversano una città che si sta sfaldando, La Niña tra tradizione e ricerca, Dente, Montag, Bluem e Yasmina, Nitro, Vipra e molto altro nel nostro bollettino del venerdì!
Disco della settimana: Corinna – Ancestrale
Ancestrale è il primo viaggio di Corinna Di Petrillo: cinque tracce che si muovono tra le influenze adolescenziali come Joni Mitchell e Nina Simone, e le distorsioni elettroniche, prendendo sempre più coraggio nell'allontanarsi dalla comfort zone e cercare qualcosa che ancora dev'essere scoperto.
Bais – Disco due
Bais riemerge dall'Apnea del suo ep di esordio per navigare su un mare di morbidezze soul, cantautorato pieno di freschezza e quella malinconia sbiadita dal tempo, ma mai scomparsa del tutto. E noi, con lui, a lasciarci incantare dai flutti delle onde.
Centomilacarie – Neanche anch'io
Centomilacarie strappa una pagina del suo diario personale, ci lascia sopra una goccia di sangue e ce la sbatte sotto gli occhi per un brevissimo ma lacerante momento: Neanche anch'io, il suo primo ep, mostra le turbe che rivoltano lo stomaco di un ragazzo neanche ventenne, soffocato da un futuro troppo incerto per riuscire a guardarlo.
Colombre, Maria Antonietta – Io e te certamente
Una canzone d'amore, ma di amore vero. Colombre e Maria Antonietta si scambiano sguardi d'intesa, sorrisi complici e silenzi che valgono mille parole, stringendo le loro voci come se fossero due mani destinate a incontrarsi.
La Niña – Vanitas
La Niña prende ritmi urbani e tribali e melodie mediterranee per fonderli nel respiro cosmico di Vanitas, disco che traccia un arco tra la tradizione e la ricerca, in una incessante dialettica passato-futuro che diventa ciclo perenne di morte e rinascita.
Tersø – Niagara
La città vista dagli occhi dei Tersø si sfalda sotto i raggi del sole, si palesano i glitch in questa simulazione che chiamiamo vita. Niagara è lo scontro tra natura e paesaggi artificiali, in cui cercare uno stretto passaggio per fuggire dall'inquietudine.
Valori – Impercettibile
Al suo primo singolo Valori lascia una crepa sottilissima, che però non si può fare a meno di notare. Impercettibile è il primo passaggio di una trasformazione che passa per la perdita, mostrando tutta la propria vulnerabilità con una melodia che buca la pelle e punta dritto al cuore.
Vinicio Capossela – La parte del torto
Un altro singolo dal prossimo disco di Vinicio Capossela, per trovare una bussola a cui affidarsi in questi tempi schizofrenici: La parte del torto porta in uno scenario western la lotta dove il potere ha annullato la giustizia, lasciando che la polarizzazione noi contro voi annullasse il senso di umanità.
Dischi
Blue Virus – Il dialogo sta nei dettagli: Blue Virus apre il suo diario personale per mostrarci una raffica di pensieri sul quotidiano, che si snodano tra drastici cambi di atmosfere e lasciano spazio tanto al suo lato più intimo quanto a quello più autodistruttivo.
Dodicianni – Neverending Highway: Un viaggio solitario tra sonorità pop languide ed effervescenze anni '70 e '80, per combattere la malinconia a colpi di disco e French touch.
Don Joe – Don Dada: Altri tre brani si aggiungono alla tracklist del nuovo album di Don Joe, di cui una ballad riflessiva metropolitana, un banger da vita di strada e un brano old school con tanto di Jake La Furia presente.
Drast – Indaco: Drast ci porta nel suo mondo con Indaco, dove sfumature malinconiche dipingono la post-adolescenza di un ragazzo incastrato tra sogni, ansie quotidiane e amori traballanti.
Geremia – Da una bolla: Il secondo ep di Geremia concentra in sei tracce uno struggimento personale e universale allo stesso tempo, dove uno spleen emo viene convertito all'elettronica.
I Boschi Bruciano – Riserve: La band cuneese diventa power duo per scrivere un manifesto di ribellione generazionale contro la noia, il degrado, le frustrazioni e le ansie, mescolando elettronica e rock.
Jocelyn Pulsar – Stereolocale: Jocelyn Pulsar si trova chiuso in casa, finendo per scrutarne anche i dettagli più insignificanti e ritrovarci sé stesso, fino a riversare le sue vicende personali in un disco autobiografico e terapeutico.
Livrea – Il canto del villaggio (atto I): Il primo capitolo di una storia raccontata in tre atti, che traccia il percorso verso la liberazione dai demoni che circondano ed ossessionano Livrea.
Luca Re – Umore 01: Luca Re apre una sua trilogia emozionale di pop elettronico e r&b con tre brani, specchio di altrettanti momenti, in cui sensazioni e riflessioni mostrano l'eterno contrasto tra cuore e cervello.
Mava – Giudizi inutili: Al suo primo ep, Mava si presenta con cinque tracce con al centro i rapporti umani, ragionando su sé stessi e il mondo intorno, con arrangiamenti tra pop luminoso e sprazzi elettronici.
Nostromo – Cambi stagionali: Piccoli passaggi che determinano grandi svolte: Nostromo, con una rinnovata consapevolezza e prese di coscienza del mondo che cambia attorno a sé, avanza un passo alla volta verso la maturità, con 10 brani di cantautorato sospeso e delicato.
Solaris – Abbiamo una legge e per questa legge deve morire: Altri due brani per i Solaris nel corso del loro "ciclo delle collaborazioni", che stringono le loro scariche post stoner attorno al nostro collo in una morsa soffocante.
The Turin Horse – Unsavory Impurities: Il duo torinese scava in una zona di puro abbandono, affondando i denti in un bruciante e malevolo noise-sludge rock e poi lanciandolo in altre dimensioni.
Singoli
Agon – Disko Berlino: Un viaggio notturno attraverso le sonorità e i colori dei club berlinesi, dove oscurità e passione si intrecciano nel racconto di una relazione vissuta all'estremo.
Bluem, Yasmina – Moonlight: Bluem, accompagnata da Yasmina, rievoca la leggenda dei balli delle janas sarde, portando una tradizione millenaria nel presente e rivestendola di elettronica.
Boheme – Palazzi celesti: Lo sguardo su di una città imponente per trovarsi riflessi sui vetri dei grattacieli, con una sensazione di risveglio nel ritagliarsi un momento di respiro salvifico.
Daniela Pes – Carme: Le visioni ancestrali di Daniele Pes ci portano in un brano minimalista nel suo
arpeggio ipnotico, per poi esplodere in un tripudio di chitarre, synth e percussioni finali.
Dente – Allegria del tempo che passa: Dente riveste di saudade l'ultimo singolo che anticipa il suo prossimo album, lasciando quel sapore agrodolce di malinconia coperta di spensieratezza in cui è bello crogiolarsi.
Diora Madama – Ok Millennial: Diora Madama scrive il suo manifesto di una generazione martoriata da crisi economiche, ecoansia e traumi psicologici, bombardando i suoi versi con beat taglienti e bassi letali.
Don Said, See Maw – Maglia 4XL: Synth caldi e beat uptempo accompagnano la fine di una relazione che si continua a manifestare nel quotidiano, trovando l'amore di un tempo nella felpa di un altro.
Dum Dave – My Feelings (Straight to My Heart): Dum Dave debutta con un singolone vecchia scuola che sembra arrivare dritto dritto dalla British Invasion, per colpirci dritto al cuore.
Montag – Pezzettino di fuoco: Il traliccio di Montag si scopre sempre di più, questa volta con una richiesta d'aiuto che cerca di galleggiare sul mare di distorsioni e glitch a firma Fight Pausa.
Naska – A testa in giù: Naska esce dalle feste del college dal sound pop punk per buttarsi in un rockabilly in chiave 2023, con lo stesso piglio sfacciato di sempre.
Nava – Runway: Nava torna a trovare punti di contatto tra Milano e Teheran, le sue due città, questa volta sottolineando il ritmo frenetico e metallico delle metropoli, tra stridori industrial e melodie sensuali.
Nitro – Outsider: Nitro anticipa il suo prossimo album con la title-track, un manifesto identitario e politico di come va intesa l'arte, senza accettare compromessi, incastrando le sue barre infuocate su una strumentale violentissima.
Peter White – Trattami come vuoi: Peter White lascia cadere ogni resistenza per abbandonarsi all'amore, lasciandosi cullare dolcemente da una ballata introspettive senza la paura di mostrarsi fragile.
Santachiara – Le cose che non dici mai: Un susseguirsi di quesiti, dubbi, cose non dette o malcelate, fino a lasciarsi andare in un ritornello liberatorio in cui voce, archi, organi e cori si mescolano e danno forza l’un l’altro.
Sina – Bruciamo insieme: Sina ha un fuoco che brucia dentro e lo lascia divampare su una produzione tra l'urban e l'r&b, con tutte le sfumature dell'amore che riescono a intravedersi tra le fiamme.
Tera – Non è un buongiorno: Tera riparte da quell'essenzialità che si perde in chi insegue il futuro, scordandosi di afferrare il presente, per mostrare quanto ogni giorno conti davvero.
Toolbar – Panettiere/Accelerare: I Toolbar tornano con una doppietta di singoli a metà tra voglie futuristiche ed influenze passate, con la frustrazione per una vita piatta che viene poi scaricata nella voglia di uscirne.
Vipra – Guardami! - Mango: Vipra contrappone a Mango la figura di un immaginario cantante contemporaneo, cinico e affamato di successo, su un rabbioso rock con tanto di inaspettato stacchetto twist.
Yoniro – The island: Tra pop destrutturato e atmosfere clubbing, Yoniro ci porta in un'isolotto sperduto nel nulla, dove le brezze marine diventano sintetiche e ipnotiche.
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L'articolo Il Bollettino di venerdì 24 marzo di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-03-24 10:30:00
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