Dal ritorno di Achille Lauro al disco di debutto di Anna, passando per il piglio surreale di Valerio Lundini, le notti insonni di Pufuleti e molto altro ancora: è online il nostro nuovo bollettino del venerdì, con tutto il meglio della nuova musica appena uscita!
Disco della settimana: Riva – Pensiero stupendo universale
Pensiero stupendo universale è il primo disco dei Riva, una perfetta mistura tra la ricercatezza di suono e adattamento al mainstream del pop, per una serie alternata di carezze fresche e pungenti che stupiscono strada facendo.
Achille Lauro, Salmo, Gemitaiz – Banda Kawasaki
Achille Lauro torna a fare quello che gli riesce meglio: Banda Kawasaki è l'ideale continuazione di Thoiry Remix, un ballo sfrenato sui marciapiedi della metropoli reso ancora più grezzo dagli interventi di Salmo e di Gemitaiz.
Caro Wow, Edonico – Pagine bianche
Le voci acute di Caro Wow e Edonico si rincorrono senza mai incontrarsi, nell'impossibilità di trovare un punto di contatto: Pagine bianche è la prospettiva di due persone che viaggiano su rette parallele, dove gli sguardi da lontano diventano un pop agrodolce ammantato di elettronica.
Mille piccoli cieli – Lacrima nuova
Mille piccoli cieli, collettivo nato nell'hinterland veneziano, riesce a unire anime diverse ma ugualmente disperate in un canto frammentato, tra bruciature emo, deviazioni elettroniche e una veste di pop malinconico per far brillare ancora di più un dolore comune.
Pufuleti – Gotico romanzo
Appena qualche mese dopo il precedente Perle ai porci, Pufuleti pubblica un nuovo album: Gotico romanzo si fa ancora più crepuscolare e raccolto nel sound, un viaggio intimo attraverso notti insonni fatto di sagome sfocate e un linguaggio sussurrato, per un ruvido flusso di coscienza dai tratti ermetici.
Valerio Lundini, Vazzanikki – Innamorati della vita
La comicità di Valerio Lundini sfocia in un album che fotografa il nostro presente mentre attraversa una miriade di generi diversi, per andare a pescare situazioni surreali della contemporaneità e trasformarle in deliranti brani in cui è fin troppo facile ritrovarsi.
Valucre – Blurosso
Il tono placido di Valucre si snoda tra la disillusione verso ciò che la circonda e la sensazione di incapacità di cambiare la traiettoria della propria vita, cercando uno spiraglio di luce in magnetiche produzioni lo fi che smorzano le sensazioni negative da cui è colpita.
Vanarin – A Fly on the Wall
A Fly on the Wall segna il ritorno dei Vanarin con un brano sfaccettato e minimale al tempo stesso, con la voce del cantante David Paysden manipolata distorsioni e riverberi e un groove leggero alla Hot Chip per celebrare l'arrivo della bella stagione.
Dischi
Anna – Vera baddie: Anna sancisce il suo momento d'oro con un album di debutto ricco di brani e di feat., dove rap, trap, urban ma anche hyperpop e richiami afrobeat si legano insieme.
Edonico – Concordia: Edonico parte dal proprio paesino nella provincia veneta per trovare i punti di contatto tra il rapporto con le proprie origini e le difficoltà che le relazioni umane portano dentro di sé.
Mancha – Wipe Out: È nel momento di difficoltà massima che prende forma il disco di debutto di Mancha, per una manciata di canzoni salvifiche attraverso cui rimettere insieme le schegge del proprio animo e provare a ricominciare a camminare.
Neemo – Cellule: Un disco che è anche un film e traccia un contatto diretto tra l'Italia del Dopoguerra e il presente, in un continuo rimbalzo tra un'estetica di cantautorato anni '60 e le deviazioni hyperpop della contemporaneità.
Pit – Teo: Il debutto del cantautore milanese parte dalla perdita di una persona vicina per ricomporre la propria vita, cercando di dare un senso alle tragedie e di capire cosa farne di quello spazio vuoto rimasto dentro.
Skelets On Me – Gazzaladra: Gli Skelets On Me svoltano verso una dimensione elettronica senza snaturare troppo il loro DNA indie rock, facendoci convivere dentro anche frammenti dream pop, trip hop e pure nu lounge.
Singoli
5070 – Caldo a Milano: Il piglio tragicomico di 5070 fotografa le difficoltà della vita dentro al tritacarne di Milano, mascherando le angosce con un brano dalla veste spensierata.
Addict Ameba, Elasi – Cicale: Addict Ameba e Elasi affidano le ultime speranze dell'umanità alle nuove generazioni, in un gioioso afrobeat che prova a ribaltare il destino a cui sembriamo aver condannato la nostra Terra.
Anzj – Surf: Anzj si apre ai dubbi esistenziali su un arrangiamento che sconfina verso le manipolazioni elettroniche, dove lo struggimento oscura il sole estivo e si attanaglia alla gola.
Atarde – Dubbi anthem: Atarde chiude il suo ep Muschio con un inno alle incertezze, con una melodia che scava nel profondo per poi librarsi alta e fuoriuscire in aria con un canto leggero.
Apollo Quattro – Tulipano: La voce di Apollo Quattro si agita su una schizofrenica produzione elettronica, fino a esasperare tutte le contraddizioni di chi cerca di comprimere le proprie emozioni perché gli altri non si accorgano di cosa proviamo davvero dentro.
Comrad – Nati stelle: Il nuovo brano dei Comrad si accende fin dall'attacco con un'esplosione di chitarre sfrenate, che preparano il terreno a un cantato viscerale ancora più potente.
Diodato – Molto amore: Diodato si lancia in una gioiosa canzone che racconta un amore travolgente, che nel ritornello diventa un canto universale che riempie i polmoni.
Elasi – Tigre bianca acoustic version: Elasi dà una nuova vesta al suo ultimo singolo, molto più intima e raccolta, dove le sue sinuose spire elettroniche lasciano il posto a un arrangiamento acustico ipnotico.
ETT – Frankie: Il cantato di ETT tenta di scardinare l'incomunicabilità all'interno di un rapporto con movimenti leggeri, stringendosi in una delicata spirale elettronica dall'anima pop.
Eugenio in Via Di Gioia, Toomaj – Farò più rumore del ratatata: La band torinese dedica una canzone antimilitarista sulla libertà di espressione al rapper iraniano Toomaj, la cui condanna a morte da parte del regime del suo Paese è stata da poco annullata.
FoFoForever – Ombrastella: Il side-project di Stefano Poletti de L'officina della camomilla canta con tono fiabesco un amore che brilla in mezzo alla rivolta, per un giocoso pop lo fi dalle venature baustelliane.
Mavie – Mama: Il rap di Mavie prende una svolta elettropop dal sapore nostalgiche, con le sue barre che rivivono i ricordi del passato per guardare con occhio diverso le sfide poste dal futuro.
Omini – 666: Il trio torinese esplode in un liberatorio rock 'n' roll di fronte allo spaesamento delle mille voci che riempiono le nostre vite in continuazione, per metterle a tacere anche solo per qualche minuto.
Palmaria – Le cose: Un canto sussurrato si alza con i colori dell'alba, per un brano sognante e dalle sfumature r&b con cui elaborare la perdita.
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L'articolo Il Bollettino di venerdì 28 giugno di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-06-28 10:30:00
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