Dall'accoppiata dance elettronica formata da Bawrut e Cosmo al secondo album di Gaia, dai Mostri di Giorgieness allo sguardo introspettivo di Nayt con Doom, il nostro disco della settimana, fino al nuovo singolo di Giorgio Poi, il disco d'esordio di Troyamaki e il feat tra Dellacasa Maldive e Max Collini. E ancora Giumo, Nicolaj Serjotti, Piotta, Jesse The Faccio, pure Dante Alighieri: tutto questo e molto altro nel nostro bollettino del venerdì, con il meglio della nuova musica.
Bawrut, Cosmo – Eurocasbah
Bawrut e Cosmo si immaginano un club costruito con le macerie della torre di Babele, in un tripudio fluido di lingue diverse, beat allucinati e corpi sudati. Eurocasbah è una danza libera e inebriante, tra il misticismo di Battiato e la tribalità di un ritmo ancestrale.
Gaia – Alma
Al secondo disco, Gaia trova una intrigante forma pop arricchita da saudade, ritmi sudamericani e melodie suadenti. Questo assieme a tanti ospiti, dal trio con Margherita Vicario e Francesca Michielin a Sean Paul, passando per Tedua, i Selton e Gemitaiz.
Giorgieness – Mostri
Giorgieness racconta gli spettri che ognuno ha nella propria mente, meno scuro dei precedenti, con canzoni profonde e introspettive, ma aperte verso il prossimo in un disco che è meno diario segreto e più racconto di una storia.
Giorgio Poi – Giorni felici
Sulla scia del precedente I pomeriggi, Giorgio Poi ci prende per mano e ci porta nel pieno dell'autunno, questa volta con un singolo uggioso e malinconico, stemperato da tiepidi raggi di sole per ritrovare un sorriso che sembrava ormai perso.
Giumo – Malditesta
Una filastrocca stramba e distorta, con improvvise accelerazioni quasi rave: così Giumo racconta il malessere della quotidianità di una vita passata a lottare contro tutto ciò che ci anestetizza e ci rende apatici.
Ne Travaillez Jamais – Lavore
Collettivo apolide formato a Napoli e sparso in tutta Europa, i Ne Travaillez Jamais raccontano a modo loro il mondo alienante del lavoro precario e sottopagato, con il loro incrocio di jazz, guitar music africana e kraut in un mini ep di due brani.
Slon – Majestic Mind Safari Show
Come un alieno che si muove alla scoperta di un pianeta sconosciuto, così Marco Mercuzio Peron, aka Slon, affronta l'ambiente che lo circonda, riorganizzando i suoni in un singolare e stratificato incrocio tra avant pop, IDM e outsider music.
Disco della settimana: Nayt – Doom
Nayt scava a fondo nel suo io interiore, ricostruisce momenti, pensieri e ricordi per poi farli a pezzi e ricomporli nella struttura della sua personale forma canzone. Intimo e fragile, il rapper romano ci trascina in un mondo oscuro fatto di parole e melodie catchy dal gusto super raffinato.
Dischi
99paranoie – Amnistia: Il primo disco di 99paranoie è un percorso lungo 8 tracce in cui imparare ad accettarsi, unendo produzioni tra l'old school e uno sguardo intimo dentro sé stesso.
Aa. Vv. – La vita nuova: La vita nova di Dante viene riletta in 9 tracce da altrettanti artisti, da Emma Nolde a Lorenzo Kruger, dai Tonno a Giancane, per celebrare i 700 anni della morte del Poeta.
Aa. Vv. – X Factor Mixtape Vol. 2: Raccolta degli inediti dei 12 concorrenti che hanno passato la selezione per i live a X Factor 2021.
Angelo Sava – Paura.: Angelo Sava guarda in faccia il più temuto dei sentimenti con un disco fatto di claustrofobici beat elettronici accompagnano una narrazione sghemba e personale, attraverso cui sfidare i propri mostri.
Caveleon – Sometimes I'm Still Drowning: Si chiude la trilogia iniziata ad aprile dei Caveleon con l'uscita di Sometimes I'm Still Drowning, disco che insegna ad accettare anche le ansie e le paranoie più irrazionali come elementi irrinunciabili di un disegno più ampio.
Decrow – Summer rain: Decrow si divide tra la voglia di spaccare il mondo e uno sguardo cupo e sofferente, immergendosi in un'estetica goth post apocalittica.
Disme, Vaz Tè – Glory Days: La Spezia e Genova si incrociano nell’EP dei due rapper, che si raccontano in una sorta di grande flusso di coscienza, combinando tecnica, musicalità e contenuto, con anche le comparsate di Bresh, Izi e Tedua.
Feel In The Void – In etere: La band pugliese arriva al secondo album continuando a cercare un punto di incontro tra sonorità rock spinte e le leggi supreme che ordinano il cosmo.
Giorgio Ciccarelli – Niente demoni e dei: Giorgio Ciccarelli continua il suo percorso solista avvalendosi nuovamente della collaborazione con Tito Faraci, per un disco di angosciante e sferzante rock elettronico.
In June – Common Grounds: Gli In June, nel loro ep d'esordio, affrontano un viaggio nei traumi che vanno superati e a cui bisogna trovare il modo di sopravvivere, tra rock alternativo inglese e atmosfere nordeuropee ricche di riverberi.
Kazemijazi – Music for blind people: Il nuovo disco dell'italo-iraniano Omid Kazemijazi integra dimensioni distorte con suoni cosmici, lasciandosi ispirare da Depeche Mode, Beach House e vaghi richiami shoegaze.
Oliver Onions – Future Memorabilia: Guido e Maurizio De Angelis ripercorrono la loro carriera in un avventuroso road trip in dieci tappe, con i featuring di Claudio Baglioni, Elio e le Storie Tese, David Hasselhoff(?!) e tantissimi altri.
Santo Trafficante – Sicario su commisione: Santo Trafficante risponde alla follia del mondo con ulteriore follia e rabbia, con il suo distintivo gangsta rap fatto di flow impastato e strumentali oscure.
Troyamaki – TROYA.CUM: Dopo il mixtape HORNYLAND 2000, Troyamaki debutta col suo primo album in un viaggio peccaminoso all’interno di un nightclub, tra sostanze stupefacenti, risse e un dancefloor che cambia sound per ogni traccia.
Singoli
Aggie – Gironi: Aggie sfoga la sua rabbia in un rap urlato, selvaggio, che si consuma in meno di un minuto e mezzo sulla strumentale ansiogena di Light d'Orange.
Bloody Vinyl – Testamento (La resa dei conti): Il Bloody Vinyl omaggia Gomorra, ricreando nelle barre quanto nella strumentale le inquietanti atmosfere delle serie con un tocco di malinconia in più.
Brødo – Ho voglia di cazzo: "Tu lo sai, io lo so": un mantra ululato, esplicito e destinato a piazzarsi in testa quello di Brødo, come una sorta di inno post(?)ironico di una generazione fluida.
Bye Bye Cachi – Mal di testa: Il duo bergamasco anticipa il nuovo ep con il singolo Mal di testa, dove l'insofferenza cronica di una generazione diventa un ronzio costante da cui si cerca, disperatamente, di scappare.
Carver – Brianza: Continua l'inquietante viaggio notturno dei Carver, questa volta passando per le ombre di una Brianza industriale, grigia e tossica, narrata attraverso un taglientissimo spoken word.
Celestopoly – Dracula: In occasione di Halloween, Celestopoly canta il suo inno all'hangover, schizofrenico nel ritmo e nel sound, cupo e paranoico proprio come un post sbornia.
Dellacasa Maldive, Max Collini – Sto perdendo me stesso: Nello spaesamento generale, Dellacasa Maldive si fa aiutare da Max Collini e da innumerevoli punti di riferimento musicali citati nel testo per ritrovare la bussola con uno spoken word caraibico-new wave.
Ensi, Silent Bob – Mai: Con la produzione di Crookers, Ensi urla al mondo quanto la lealtà sia uno dei suoi capisaldi, aiutato da Silent Bob con una strofa killer.
Flora – I balconi delle case: Flora tiene lo sguardo rivolto verso i balconi altrui, uno dei simboli della quarantena, per trarre dalla solitudine un inno alla vita e all'amore.
Jesse The Faccio – Che resta: Il Jesse più rassegnato si vede vittima delle paranoie in Che resta, dove si mette ancora più a nudo (letteralmente, nel video del singolo) per mostrare quel profondo senso di solitudine che può colpire chiunque.
Legno, Lo Stato Sociale – Che sarà mai: Assieme ad Albi de Lo Stato Sociale, i Legno si inventano una sorta di nuova Always Look on the Bright Side of Life per mostrarci il loro incrollabile ottimismo anche nei momenti più bui.
Mavie – Sole: Tra le più promettenti artiste della scena urban, Mavie racconta la sofferenza di trovarsi smarriti, morendo e rinascendo ogni giorno per trovare la forza di non mollare.
Milano Shanghai – Shanghai: Il trio milanese si spinge fino al suo estremo più a est, dove una melodia orientaleggiante fa da collante tra due culture diversissime ma capaci di vivere in simbiosi.
Nicolaj Serjotti – Toc x3 Freestyle: Nicolaj Serjotti – accompagnato dall'immancabile Fight Pausa – torna con il suo singolo più sporco e autocelebrativo concentrando tutte le sue barre in un minuto, per poi lasciare che la strumentale si spenga al rallentatore.
Piotta – Lella... e poi: In occasione della giornata mondiale UNESCO del patrimonio audiovisivo, Piotta fa la sua versione di un classico del cantautorato romano.
Santoianni, The Andre – Forfait: Due improbabili viaggiatori sognanti si trovano, con un mezzo di fortuna e pochi altri preparativi, a imbarcarsi, con l’obiettivo di raggiungere la Luna.
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L'articolo Il Bollettino di venerdì 29 ottobre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2021-10-29 10:30:00
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