Il Bollettino di venerdì 3 febbraio

Le migliori uscite della redazione scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settiman #5
Il Bollettino della settiman #5

Dall'asse Tirana-Rozzano di Paky allo sfogo generazionale di Narcolessia, passando per l'internet libero cantato da Montag e le sfaccettature di Bordeaux. E poi Ricche le Mura, Yonic South, Pleading Fern, Pablo Suzuki, GiglioLüzai e molto altro nel nostro bollettino del venerdì!

Bordeaux – Prisma

Bordeaux unisce le atmosfere latineggianti più sfacciate e taglienti con brani intimi, delicati, retti da fragili equilibri: Prisma è la rifrazione della sua complessità interiore, che in appena cinque brani riesce a mostrare un mondo pulsante di vita.

Lüzai – Casa

La Casa di Lüzai non è un luogo sereno, ma è lacerato da un difficile rapporto padre/figlia che si vuole a tutti i costi sistemare. Un canto di amara disperazione, colorato da una fiamma di inestinguibile amore, che tende la mano nonostante tutto il dolore.

Montag – Open access

Il ritorno di Montag, percorso solista del frontman dei Giallorenzo, è un singolo pieno di distorsioni alt rock dedicato a chi ha sacrificato tutto per abbattere le barriere economiche della conoscenza su internet, con la consapevolezza di non poter mai davvero vincere.

Narcolessia – 17 Benadryl

Narcolessia, uno dei centri nevralgici dell'hyperpop italiano, concentra nelle fiammate sintetiche della sua musica tutto il disagio di una generazione, dall'ansia costante di deludere le aspettative all'incomunicabilità con chi ci sta vicino.

Paky, Finem – Tirana

Paky stringe un forte sodalizio con il rapper Finem, in cui le prospettive da una parte all'altra dell'Adriatico si incrociano per mostrare storie simili. Tirana è il risultato, un singolo che avanza su un beat nerissimo, tamarro il giusto, e taglia la nebbia con le sue metriche spezzate.

Pleading Fern – Sleepy Time

Michele Nannini, aka Pleading Fern, nelle ore più buie della notte si trova protagonista di incubi ansiogeni, dove vocine pitchate, accelerati beat jungle bassi violentissimi si abbattono sul suo corpo incapace di reagire, fino a polverizzarlo.

Ricche le Mura – Lusso

L'alt folk della band lombarda inizia a svelarsi in tutta la sua alienante eleganza, seguendo una traiettoria che parte dai Pearls Before Swine e arriva ai Big Thief più elettrici: Lusso è l'isolamento come fuga dalle proprie responsabilità, che cerca in un abbraccio immaginario un caloroso rifugio in cui nascondersi.

Disco della settimana: Pablo Suzuki スズキ – Arkangelo

L'anima da raver di Pablo America si svela in tutto il suo delirio in Arkangelo, disco che mette una cassa in quarti nel metal, negli anime giapponesi e nella musica latina, gettando tutto ciò che lo circonda in un buco nero di technazza da cui è impossibile fuggire.

Dischi

Giglio – Scintille: Il primo ep del cantautore torinese contiene 4 canzoni-diario dalle atmosfere bohémien, con tinte vintage anni ’70, ma anche pennellate jazz e estetica indie pop.

Il sistema di Mel – Dimmi che va tutto bene: Tra post rock, emo e grunge, la band bresciana sviscera e esorcizza alcune storture insite nelle relazioni sociali dopo un trauma universale come la pandemia.

The Hysterical Sublime – Void: La band siciliana riempie il vuoto con un art rock variegato, facendo convivere elettronica gelida, suoni concreti, ritmiche ossessive, dilatazioni ambient e molto altro ancora.

Yonic South – Devo Challenge Cup: Gli Yonic South frullano i Devo in una tempesta di fuzz, tutta concentrata in un garage di periferia, per 6 tracce da cui lasciarsi amabilmente martellare.

Singoli

7mondays – Golden: Il duo dei 7mondays porta le dilatazioni shoegaze in territori pregni di catrame e nebbie fosche, dove dance e industrial si prendono a sberle a vicenda.

Antartica, Schiuma – Più piccolo: Gli Antartica e Schiuma impersonano le due prospettive di una relazione compromessa, dove in entrambi i casi si finisce per star male senza però staccarsi mai del tutto.

Autune – Story of a Bee, a Drop and a Tree: Autune entra in contatto con la natura che ruota attorno a sé per mostrare come ogni parte del tutto sia indispensabile per mantenere l'equilibrio, come nell'amore.

Candra – Genova 21 ottobre 2010: Candra rivive un momento di felicità cristallizzato nel tempo, per ricordare prima di tutto a sé stesso che nessuno è solo la parte peggiore della propria storia.

Castelli, Bornajeans – Wave Goodbye: Castelli e Bornajeans danno vita un singolone synth pop che gioca con la nostalgia e con un patinato immaginario 80s.

Davide Diva – Campo minato/Centrale nucleare: Due singoli a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro per Davide Diva, che prima fa zigzag tra i piccoli problemi quotidiano cercando di farli esplodere, poi si trova a rendersi conto di quanto sono minuscoli di fronte alla complessità del mondo.

Il Re Tarantola, Mike Orange – I bulletti della scuola che mi volevano picchiare li odio ancora tutti: Il re tarantola è pieno di rancore, ma va detto che ha anche le sue ragioni, per questo lo incanala tutto in un singolo di scombinato hard rock.

Lou – Guardi me: Lou, al suo debutta, non ha paura di mettere subito in mostra le sue fragilità su un liscio tappeto di synth, tra le cui pieghe si riesce a cogliere una rabbia che ha bisogno di venire fuori.

Risen – Non sono solo: Il rapper campione di freestyle esorcizza la propria solitudine di fronte alle sue battaglie quotidiane con la sua arma più affilata, ossia le sue barre, lasciandole correre sulla ricca strumentale di Avage.

Saint Yves – Dresscode: Saint Yves si immagina nella West Coast del mito hip hop con un singolo che riprende a piene mani da quel contesto, puntando alle stelle nonostante il punto di partenza sia una provincia che non fa sconti.

Sianlout, Nae M. – Sweet Blue Bar: Il duo dei Sianlout, qua accompagnato da Nae M., affrontano i limiti che ciascuno di noi ha o pensa di avere, per cercare di superarli e prendersi così quelle occasioni che pensiamo al di fuori della nostra portata.

Stain – A Melted Toy: I pugliesi Stain incastrano tra di loro strutture spigolose e metalliche per poi avvolgerle con scariche imprevedibili di elettroniche, fino a liquefarle del tutto.

Talea, Antonio Aiazzi - Sconnessi: La voce eterea e sensuale di Talea (X Factor) immersa nelle basi dissonanti di Flavio Ferri (Delta V) e impreziosita dal piano di Antonio Aiazzi (Litfiba) trova una sua nuova dimensione

Tito & Yanko – Dall'ultimo banco: Tito e Yanko mettono insieme le loro esperienze personali, in cui si sono trovati sempre fuori dai crismi di una società in cui non si riconoscono, con la musica come unico mezzo di rivalsa.  

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 3 febbraio di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-02-03 10:30:00

COMMENTI (1)

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  • sbuzzo 21 mesi fa Rispondi

    Ciao,
    su spotify fate ancora la playlist "il meglio del 202x" per il 2023?
    io non la trovo.
    Grazie