Anche nel venerdì in cui comincia il nostro MI MANCHI non abbandoniamo il nostro bollettino settimanale, per raccontarvi il meglio della musica uscita in questa settimana. Dalla delirante collaborazione tra Pop X e Calcutta nel progetto Friuilli al Lato arancio del Banzai di Frah Quintale – nostro disco della settimana –, dal ritorno dei Casino Royale a quello ancora più assurdo dei Sottotono, senza dimenticare Cristina Donà, il tormentone ecologista di Elasi, il secondo disco di cmqmartina – che verrà suonato oggi sul palco del Magnolia per la prima volta –, l'album collaborativo dei Tonno, i Cactus?, N.A.I.P., P L Z con Whitemary, Giungla e molto altro ancora.
Invece del solito appuntamento di Casual Friday, oggi, come anche sabato e domenica, avremo una sorpresa: sul nostro canale Twitch, dalle 17 alle 23 circa, saremo in diretta dal Magnolia, per raccontare a chi non potrà esserci il nostro piccolo e prezioso MI MANCHI, con la partecipazione degli artisti che saliranno sul palco (e non solo). Ci vediamo dopo!
Casino Royale – Polaris
Ci siamo smarriti da ben prima del covid. I Casino Royale declinano a modo loro il caos pre-apocalittico in cui sembriamo trovarci, portandoci in territori che spaziano dal trip hop al funk, dall'orchestra all'elettronica, tenendo come unico punto di riferimento la stella polare.
cmqmartina – Disco 2
Sarà strano vederla sul palco oggi senza potersi dimenare sotto cassa, tanto più con un nuovo album così trascinante da far scoprire al pubblico: cmqmartina è la sacerdotessa della cassa in 4 per la generazione Z, pronta a convertire una nuova schiera di adepti al suo culto liberatorio e sfrenato.
Colapesce, Dimartino – Musica leggerissima (Remixes)
Sul successo di Musica leggerissima sono in pochi che ci avrebbero scommesso. Chissà chi invece si sarebbe immaginato di vedere questo singolo stravolto dalla leggenda Moroder, da un altro producer mitico come Cerrone, dal nuovo talento Ceri, da quei matti di Ivreatronic e pure da Fargetta. Be', sono tutti qua.
Cristina Donà – Desiderio (Cannibal version)
Dal profondo del nostro animo fino alle stelle più lontane: Cristina Donà si strugge sulla meraviglia e l'autodistruzione della natura umana di chi è incapace di tenere sotto controllo i propri istinti, finendo per farsi soggiogare e cannibalizzare dal desiderio.
Friuilli – Gabbiano
Le affinità elettive tra Davide Panizza e Calcutta hanno almeno 10 anni di storia, ma è la prima volta che vediamo comparire un singolo ufficiale dei Friuilli: Gabbiano è un pop lisergico e pazzoide pieno di malinconia, come solo due personaggi del genere sono in grado di unire.
Gaspare Pellegatta – Post amarcord
Il primo, innafferrabile album di Gaspare Pellegatta è figlio di un rock che non è rock, non è integralista, con le influenze dell’elettronica, della dance, del funky e con qualche violino ad accarezzare le melodie come fosse vento in una macchina verso la meta di villeggiatura.
Tonno – Spinoff
Spinoff è un meraviglioso regresso all'infanzia in cui la cover band degli Zaino ha deciso di rinchiudersi e fare picchetto al doposcuola con gli amici migliori: Giallorenzo, Maggio, Tropea, Le Endrigo e Materazi Future Club, tutti uniti sotto il vessillo del cazzeggio sbandierato dai Tonno.
Disco della settimana: Frah Quintale – Banzai (Lato arancio)
Lato arancio è la naturale reazione più solare al malinconico blu del primo lato del disco: scorre leggero e gioioso e sembra disegnato intorno all’autoradio in un viaggio in superstrada o nel superspazio. Anno dopo anno, non si può che dire alla prima nota: “È lui. È Frah Quintale”.
Album
Comete – Solo cose belle: Un percorso terapeutico e di accettazione, dove Comete scopre l’importanza di essere grati per tutto quello che arriva lungo la strada e non vede l’ora di condividerlo.
Durmast – Alone: Un viaggio solitario alla ricerca di sé stessi, tra beat lineari, synth trance anni ’90, suggestioni house e atmosfere dreamy e psichedeliche.
Ku.da – Two pathetic souls: I Ku.da aprono il loro vaso di Pandora per far pervadere la loro musica da un’anima perversa e distorta.
Lil Busso – Sbagli di proposito: Il primo album del rapper bolognese è un racconto intimo e sfaccettato, in cui compaiono anche i concittadini DrefGold e Tredici Pietro.
New Candys – Vyvyd: I New Candys allargano gli orizzonti della loro musica, dando più spazio alla melodia e all'elettronica, in un disco che vive a cavallo tra sogni e incubi.
Riva – Ho fatto un po’ di cose: Indie pop introspettivo e malinconico, accompagnato da ritmiche R&B rallentate che danno spazio a sette brani pensierosi e inquieti.
Scarda – Bomboniere: Dieci canzoni tra il pop e il cantautorato, dove splende l’amore nella sua forma più empatica e avvolgente.
Sottotono – Originali: Il ritorno di Big Fish e Tormento raccoglie sia inediti che nuove versioni di brani del passato, con le collaborazioni di Mahood, Elodie, Fabri Fibra e molti altri.
Singoli
Addolorata – Normie: l'ultimo singolo del trio napoletano cerca di smontare la mentalità da social (e soprattutto da IG) per la quale tutti siamo star e tutti vogliamo essere famosi.
Davide Amati, Matteo Alieno – Specchio: Primo singolo di un ep composto solo da feat, Specchio vede il giovane talento Davide Amati assieme a Matteo Alieno in un romantico trip che alterna melodie con sfoghi psichedelici.
Atomi – Tutte quelle cose: Una storia d’amore autentica che si inizia pian piano a sgretolare e che viene rivissuta tra i ricordi dei momenti migliori passati insieme.
Bruno Belissimo, Funk Rimini – Disco eccezionale: Un giro di basso killer, un groove irresistibile e un ritornello che è un inno alla bella stagione, alla libertà, alla Riviera.
Cactus? – Track 3: Continuando sulla loro svolta hyperpop, i Cactus? affrontano la frustrazione dettata dal fare musica cercando ossessivamente suoni nuovi.
Cartapesta – Quello che si perde: I Cartapesta cantano della paura di fallire, del timore di perdere quei sogni che si inseguivano da bambini, della forza di non mollare per “andare insieme a toccare le stelle”.
Giorgio Ciccarelli – Non credo in Dio: Un brano tormentato ed elettronico, con tanto di sample dell’iconica sezione strumentale di A Day in the Life dei Beatles.
Elasi – Cocoricò: Il tormentone green di Elasi, dove l’ecologia e la salvaguardia della Terra diventano brutale racconto in forma di un apparentemente leggero electro pop.
Flora – Serenità: Il personalissimo inno pop di Flora all’amore, alla serenità e alle piccole cose che contano più di tutto.
Giovapiùgiova – Cellophane: il racconto di un disagio affrontato tramite l'abuso di sostanze, il ritratto di un percorso di crescita in cui a volte si prendono decisioni sbagliate per affrontare le paure e la sofferenza.
Giungla – Jump: Giungla si avvicina allo stoner in un singolo nevrotico che affronta tutto quello che è al di fuori del nostro controllo.
Kolè – Red fruits: Kolè crea un incredibile esperimento sussurrato ed elegantissimo tra trip hop, funk e nu soul, svelando un amore che sa che prima o poi finirà.
Rico Mendossa, Young Rame – Wesh Kho: Banger dal suono afrotrap, ispirato al sound che riempie le vie di Marsiglia, che cementa l’amicizia tra Rico Mendossa e Young Rame.
Missey – Decade: Singolo ipnotico, che gravita su una riflessione che si ripete in loop e che si traduce in un’autoanalisi su un arrangiamento di r’n’b contaminato da elettronica pulsante.
Nahaze – Moonlight: Per la prima volta Nahaze canta quasi interamente in italiano, attingendo dallo slang super contaminato della generazione Z, in un brano disco dance fresco e sbarazzino.
N.A.I.P. – David chi?: N.A.I.P. fotografa la fragilità sociale, artistica, umana di questo tempo in un brano tra il tamarro e il politico. “David chi? Bowie? No, David Guetta”.
Nosara – Stonata: Le Nosara raccontano una relazione impossibile, per tutti quelli che, almeno una volta, si sono sentiti come una retta parallela, con qualcuno vicino che non possiamo mai toccare davvero.
P L Z, Whitemary – M E G A: Un mantra elettronico che si ripete vorticosamente, inneggiando al bacio come atto rivoluzionario.
Renee - A casa mia: A casa mia mette in luce l’anima artistica di Renee su un trascinante brano trainato da un intricato tappeto di percussioni.
Sina – Sangue (puoi fidarti di me): Avvolto nelle sonorità cupe della produzione di Pherro, Sina mostra il suo lato più drammatico e intenso.
Sudestrada – Quattro appunti: Continua il surreale viaggio dei Sudestrada con un terzo capitolo inquieto e frenetico, dagli echi jodorowskiani.
Tanca – Brbcue: Un flusso di rime sincopate come una dichiarazione d’amore per uno stile di vita e d’appartenenza alla Klen Sheet.
The French Fries – Take me beside you: Fragoroso, frenetico, serrato e pieno di energia, Take me beside you richiama i migliori eccessi del synth pop e del glam pop condito da particolari chitarre squillanti.
Vieri Cervelli Montel - Almeno tu nell'universo: Con la produzione di Iosonouncane, il musicista ex handlogic ribalta, plasma e destruttura un classico della tradizione italiana, in una versione accelerata e distorta.
Vikowski – Distance: Tra gli accordi del piano e un solo di tromba straziante, la voce di Vikowski aleggia nella sua espressività minimale in un singolo di grande eleganza.
Yvan – Cosa mi frega: Una fuga dal blocco mentale e sociale che ha segnato quest'ultimo anno, una via d'uscita da tutto i limiti che ci hanno tenuti incastrati e ci hanno impedito di vivere al massimo.
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L'articolo Il Bollettino di venerdì 4 giugno di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2021-06-04 10:00:00
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