Naska apre le porte della sua camera, il futuro secondo Andrea Poggio, il debutto solista di Federico Dragogna, i Coma Cose sognano agosto. E poi Queen of Saba con BigMama, Mecna, Abe, Nava, Lo Stato Sociale, Tacobellas, Anton Sconosciuto, Ibisco, Giovanni Ti Amo, J Lord, Milanosport: tutto il meglio della nuova musica è qui, nel nostro bollettino del venerdì!
Disco della settimana: Abe – Opale
Il debutto di Abe intreccia spigolature math, dilatazioni post rock e le parole di chi guarda il mondo con gli occhi di un bambino con la profondità di un adulto: Opale è una pietra che cambia colore, un'allucinazione in cui sognare a occhi aperti e immaginare nuovi mondi.
Andrea Poggio – Il futuro
Andrea Poggio si mette di sbieco tra l'eleganza del cantautorato classico e visioni avanguardistiche, per tratteggiare un domani criptico da cui lasciarsi affascinare. Sia che si riveli l'utopia che vorremmo, sia la catastrofe che temiamo.
Anton Sconosciuto – To Make Room
Anton Sconosciuto apre uno spiraglio nella sua vita da girovago con il suo album di debutto: To Make Room, scritto e registrato in case diverse di città diverse, è una raccolta di esperienze che si aprono su un soffice bedroom pop venato di jazz ed elettronica, per evadere stando comodamente stesi sul divano.
Coma Cose – Agosto morsica
Anche nel caldo più asfissiante ci si può ritrovare: Agosto morsica è la hit estiva secondo i Coma Cose, dove i frammenti di un'estate passata insieme, tra albe incredibili e tormentoni insopportabili in radio, diventano un romantico mosaico di nostalgia.
Federico Dragogna – Dove nascere
Dopo vent'anni coi Ministri, Federico Dragogna si ritaglia uno spazio personale per lanciarci un messaggio: Dove nascere è il suo primo disco da solista, dove 12 tracce ci mettono davanti a scorci diversi del nostro presente per insinuare pensieri e dubbi sempre pungenti.
Mecna – Stupido amore
Torna il Mecna più intimo, romantico e malinconico, affondato tra le lenzuola di un letto sfatto incapace di alzarsi e con le mani affondate nei cocci di uno Stupido amore. Esperienze di vita, frustrazioni che bruciano ancora, cicatrici profonde con cui imparare a convivere, declinate in uno dei suoi album più maturi.
Naska – La mia stanza
La camera di Naska è un vortice frenetico di rock e perdizione, in cui basta mettere un piede dentro per uscirne completamente scombinati. La mia stanza concentra la sua agitazione pop punk in mezz'ora fuori controllo, per ricordarci come la vita possa essere sempre una festa.
Queen of Saba, BigMama – Cagne vere
L'irruenza variopinta dei Queen of Saba incontra il rap sfacciato di BigMama: Cagne vere promette una "apocalisse queer" pronta ad abbattersi contro bigottismo e omofobia, dove rabbia e passione si incontrano in una danza sfrenata.
Dischi
Canostra – Canostra: L'ep d'esordio della band veronese è uno sguardo dentro di sé, con ogni traccia a svelare un punto nascosto dei nostri pensieri, per illuminarlo col calore di un nido sicuro.
Carlo Amleto – Facciamo che io ero: Il primo album di Carlo Amleto esplora, con un umorismo tra il demenziale e l'arguto, i controsensi del nostro presente, trasformando tutto in un gioco dalle regole deliranti.
Davide Diva – Oggi, domani, per sempre: Davide Diva apre le pagine di un diario che è nostalgico e guarda al futuro al tempo stesso, al suono di un pop rarefatto che si insinua tra i ricordi per puntare al domani.
Egreen, Attila – Bengala: L'omonimo mixtape del 2017 prende nuova vita, sbarcando sulle piattaforme streaming con le strumentali inedite firmate dal producer J.O.D..
Il Re Tarantola – Sono un vecchio: Il Re Tarantola prende la crisi di mezza età e la trasforma in una dissacrante stagione creativa, muovendosi tra tra cantautorato, rock n’roll e un incrollabile spirito punk.
Lo Stato Sociale – Stupido sexy futuro: Lo Stato Sociale getta uno sguardo al percorso fatto insieme, tra politica e sentimento, quel che è rimasto dell'indie e Sanremo, in cui ritrovarsi sempre regaz, anche quando si rischia di dimenticarlo.
Matteo Prencipe – Bianco: Bianco, come la somma di tutti i colori che si accavallano tra ricordi, sogni, speranze e decisioni di una vita intera, che qua pulsano di una vivida energia rock.
Nava – N130A: Il secondo capitolo della trilogia di ep di Nava esplora il contrasto tra la vulnerabilità della carne e la brutalità delle metropoli, per un percorso di emancipazione attraverso il ballo.
Pop X – Anal House: I Pop X sempre più estremi e sempre più folli, questa volta alle prese con una selezione di sessioni di improvvisazione con il software Max.
Ribaltavapori – Rifiuti speciali: Ribaltavapori raccoglie schegge di passato, come se fossero scarti di un presente alternativo, e ci modella sopra nove canzoni delicate, fino a lasciarle rigogliare.
Sacrobosco – IVXVI: Primo capitolo di due opere gemelle per Sacrobosco, dove sample pescati perlopiù dal jazz vengono manipolati fino a essere irriconoscibili, per una IDM stralunata e incandescente.
Tacobellas – Boobsbumps: Esplicito e giocoso, Boobsbumps vuole irritarci e solleticarci allo stesso tempo, con il suo sound iper punk e artigianale in pieno spirito DIY.
The Doormen – The Truth in a Dark Age: The Doormen ritornano con un concept album che è un cupo percorso di autoanalisi, sconquassato da echi noise e post punk.
Turbetto – Conigli: Il nuovo disco dei Turbetto è una raccolta matta di fiabe dell'assurdo, personaggi spiazzanti e vita quotidiana, il tutto frullato in dieci tracce imprevedibili.
Vulva De Leyva – Cosa è?: Tra chitarre sghembe, ritmiche frenetiche e melodie spezzettate, i Vulva De Leyva trovano risposte improbabili a domande assurde, per un rock che è tutto inciampi, rincorse e pause sigaretta.
Singoli
Acate – Vitami(n)a: Acate ci centrifuga dentro la dipendenza che si crea in una relazione tossica, fino a mostrarci come spezzare quelle catene per spiccare di nuovo il volo.
Assurditè – Figlie della luna: Assurditè balla sotto la luce di una luna enigmatica, scrollandosi di dosso i pesi della giornata con un ritornello carico di groove.
Bohème – Cusio: La provincia che da grigia diventa ricca dei colori della natura, per un brano che è un risveglio dei sensi con cui sconfiggere l'asfissia degli scenari metropolitani.
Dirty Söcks – Non essere cattivo: I Dirty Söcks si struggono nel contrasto tra ciò che non possiamo modificare e ciò con cui dobbiamo confrontarci nelle situazioni più scomode, per cercare un labile punto d'equilibrio.
Dolcedormire – Cuore sacro: Il mondo di fiaba di Dolcedormire racconta del trovarsi vicino a un punto di svolta, con una produzione tra urban, pop e echi di drum 'n' bass che porta un ritornello da cantare a squarciagola.
Ernia – Lewandowski X: Il decimo capitolo della saga di Ernia ispirata dal calciatore polacco, devastante come sempre su un beat incisivo che switcha a metà.
Ganzo – Ridicolo: Ganzo si trova ancora una volta in balia del suo pazzo cuore, lasciandosi travolgere da un nuovo amore e da tutta la malinconia che il suo animo romantico può reggere.
Giovanni Ti Amo – Falene: Una confessione viscerale in cui Giovanni Ti Amo mette in mostra tutte le ansie di una generazione, dove aggrapparsi a un futuro ancora troppo incerto è l'unica alternativa possibile.
Hollyspleef, Sianybby – Cautious: Il producer jazz hop si fa accompagnare dalla voce soul della cantante londinese Sianybby, per un singolo in cui far distendere i battiti del cuore e trovare il ritmo giusto con cui affrontare le cose.
Ibisco – Seduci: La passione più feroce diventa il motore del nuovo singolo di Ibisco, affondando i denti nella carne con la sua new wave animale e glaciale al tempo stesso.
J Lord – Addo staje: Il nuovo singolo di J Lord si muove su sonorità lugubri e notturne, che riflette la realtà della vita di quartiere e delle sue dinamiche veloci e adrenaliniche.
Maltus – Persi di vista: Una ballata romantica e sognante, fatta di incontri sfuggenti in cui realtà e immaginazione si confondono.
Milanosport – Something Is Not Right: I Milanosport cercano di scardinare i binari prestabiliti in cui spesso si trova incanalata la vita, agitandosi su un brano nervoso e serratissimo.
Palmaria – Buche: una corsa a ostacoli tra i tanti imprevisti che si incontrano lungo il proprio percorso, impreziosita dagli intrecci melodici di Bluem e i synth di Giumo.
Spaziocalmo – Fumo negli occhi: Gli Spaziocalmo cantano di un momento di stallo in una relazione, dove l'incomunicabilità diventa un ostacolo sempre più grande, fino a un bagliore di speranza sul finale.
The Andre – Signora mia: The Andre guarda con cinismo le posizioni più becere del dibattito pubblico, quello arroccato in posizioni anacronistiche e insostenibili, per smontarle con il suo acuto pop.
Ventidue – Quanto è semplice: Il primo singolo del cantautore veneto scava nella sofferenza di chi ama troppo, alla ricerca di un equilibrio spacciato per semplice, ma a cui basta un soffio di vento per crollare.
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L'articolo Il Bollettino di venerdì 5 maggio di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-05-05 10:30:00
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